
Spinto dalla buona quantità di commenti sul losco individuo in questione quando ho trattato l'argomento dell'omosessualità che in Italia viene ancora celata,
mi accingo ad evidenziare meglio il personaggio variopinto ed appariscente di Jonathan Kashanian. Costui non è nient'altri che un ex-concorrente del Grande Fratello che, attraverso mossette tipiche di Albin de Il Vizietto e un'ambiguità che ha sempre fatto fatica a celare, ha eliminato uno ad uno tutti i colleghi fino a vincere la quinta edizione del reality. Nelle interviste che successivamente si sono sprecate su magazine e riviste di ogni tipo, il giovane di origine iraniana ha sempre negato di essere gay ed anzi ha più volte espresso giudizi positivi su alcune d
onne dello spettacolo, affermando di aspettare ancora la ragazza giusta per capitolare. Eppure le caratteristiche tipiche da gay, oserei dire, quasi da transessuale, ci sono proprio tutte, dal suo modo di parlare alla camminata particolarmente ancheggiante, dal gusto impeccabile nel vestire in modo stravagante fino alle sue minuziose conoscenze nel campo della moda. Insomma un personaggio che si faticherebbe a definire un vero uomo etero anche da parte di una qualunque casalinga, ma che in Italia è forse costretto a vestire ancora i panni di sciupafemmine per quella
sporca abitudine di non dichiarare, nemmeno davanti all'evidenza, il proprio orientamento sessuale, agendo nell'ombra e scatenando paure e disagi nei giovani omosessuali che altrimenti avrebbero dei modelli di riferimento nel panorama dei personaggi pubblici televisivi e non. Mi auguro cambino presto le cose e la mentalità di alcune persone che pensando di ottenere maggiori benefici celando la verità, sfruttano la propria popolarità nel modo sbagliato.

Nei reality ormai sembra abitudine introdurre un personaggio vicino al mondo gay per accontentare qualsiasi fetta di
pubblico che tra i concorrenti troverà quindi quello a cui affezionarsi o, per assurdo, quello che maggiormente ci rappresenta perchè associato ad alcuni ricordi o alcuni avvenimenti del passato. Nel caso della Talpa, è toccato a Fiordaliso l'arduo compito di interessare la schiera di pubblico gay al reality condotto ignobilmente da Paolo Perego ed ancora peggio da Paola Barale, una delle icone più sottotono del panorama gay italiano. Se da un lato troviamo personaggi eclettici e ben più appriscenti, Donatella Rettore su tutte, c'è anche un gruppo di cantanti do
nne che non ama strafare ma consolidare la propria posizione con battaglie femministe come donne emancipate e forti. Fiordaliso incarna alla perfezione quest'aspetto e l'ha ribadito più volte all'interno della Talpa dove, scelta probabilmente per il ruolo di mamma chioccia, non ha fatto altro che creare scompiglio e litigare con i maschi più prepotenti del gruppo. Nel reality com'è giusto che sia l'abbiamo vista anche in condizioni non proprio perfette, soprattutto per una signora che ha superato gli "anta" e deturpata dalla chirurgia plastica, sorprendendola qui
ndi con capelli scomposti, trucco non adatto, abbigliamento da notte della talpa, sporca di fango, bagnata fradicia e soprattutto incazzata nera. Ma il suo viaggio è finito e lei è stata vittima della misteriosa talpa che ancora agisce nel gruppo: Fiordaliso torna in Italia, noi ti preferiamo come artista e non come concorrente di un reality.

Se Madonna, oltre a finire su tutti i giornali per il suo recente divorzio che le farà perdere una marea di soldini da sborsare per il caro Guy Ritchie, ha
anche festeggiato pubblicamente i suoi 50 anni, un'altra signora della musica festeggia un cinquantennio. Non si tratta proprio di 50 anni d'età ma del glorioso traguardo di 50 anni di carriera, una strada costellata di successi e di brani indimenticabili che hanno lasciato il segno all'interno della musica italiana. Ornella Vanoni, una delle voci più caratteristiche del panorama musicale, una donna che ha accalappiato l'interesse di un buon numero di fans gay che amano il modo in cui interpreta le sue canzoni e il suo esse
re diva elegante e sofisticata, festeggia uno degli anniversari più invidiati restando ancora sulla cresta dell'onda. La "sciura" della canzone italiana festeggia in grande stile proponendo un nuovo cd "Più di me" dove ripropone i brani più importanti della sua carriera in versione inedita duettando con vari artisti come Giusy Ferreri che ormai viaggia incontrastata come una nuova regina, Fiorella Mannoia e Carmen Consoli solo per citarne alcuni tra i più affini al gusto gay. Ma oltre ai brani gi
à noti, la Vanoni offre al suo pubblico anche due inediti: "Solo un volo" con Eros Ramazzotti e il tanto atteso super-duetto con Mina, la grande assente dagli schermi che da sempre è stata considerata acerrima rivale della Vanoni e a giudicare dal titolo del brano "Amiche mai" a quanto pare era così. Un grande ritorno per una grande artista, buon anniversario Ornella!

Ogni volta che vedevamo apparire sui giornali il nome di Britney Spears c'era una scandalosa foto che testimoniava il declino verso il quale la
cantante si stava dirigendo dopo abusi di sostanze non specificate, capelli rasati e custodie perse di figli ed animali domestici. Poi tutto ad un tratto ecco la magia, una Britney rinvigorita e ringiovanita se possibile, che sbanca come se niente fosse i Video Music Awards con Piece of Me, un video che parla un pò della sua storia. E da lì la strada torna ad essere in salita visto che le hanno permesso, a distanza di un anno da quel tragico flop che è stato Blackout, di proporre un nuovo lavoro preceduto dal singolo, già battuto in molte radio e soprattutto in ogni locale gay che si risp
etti, che prende il nome di Womanizer. Il donnaiolo di Britney Spears si è recentemente trasformato anche in un video che potrebbe essere considerato il migliore della sua carriera, battendo addirittura quel piccolo minifilm che era Toxic. La Spears incarna tre diverse donne che alla fine si rivelano essere tre versioni della stessa persona, dapprima completamente nuda ed ammicante, si trasforma in una ragazza che prepara felice la colazione al marito, una segretaria sexy ed una cameriera altrettanto provocante, tutte rinchiuse nella Britney di una volta che alla f
ine fa addirittura sparire quel tocco di maschio che si ritrova accanto nel video. La canzone è frociarola quanto basta e il video mette quel tocco in più di coreografia che in discoteca qualcuno senza dubbio oserà provare senza vergogna. Ma godetevi il video di Womanizer per festeggiare il ritorno della miglior Britney di sempre, sperando che questa fase duri per sempre.