
Con il caso dell'appena maggiorenne Noemi Letizia, le polemiche intorno ai personaggi che rappresentano il governo attuale si fanno sempre più fitte e sentite
da una quantità di persone sempre maggiore, facendosi molte domande senza ottenere molte risposte. Ben prima della ragazzina di Casoria, è stata un'altra la donna con smanie di protagonismo passando tra prestazioni da valletta in tv e calendari particolarmente piccanti che magicamente è riuscita addirittura ad avere un Ministero tutto suo. Si tratta ovviamente di Mara Carfagna, prima scociata soubrette televisiva, ora morigerata nei suoi tailleur difendendo la famiglia tradizionale senza un briciolo di coerenza con il ruolo che dovrebbe rivestire come Ministro delle Pari Opportunità. L'ultima chicca che ci ha regalato è la ca
ncellazione di persone omosessuali e trans da una sezione del sito del Ministero stesso, precisamente nella lista di coloro che subiscono forti discriminazioni nella società, un colpo davvero basso per l'intera comunità GLBT quotidianamente vittima di problemi. Immediato il coro di proteste delle associazioni omosessuali e recente la difesa della stessa Carfagna per placare le urle che volevano le sue dimissioni, affermando che quella sezione era stat
a cancellata già dallo scorso gennaio. Ma questo è anzi, un disagio in più visto che sapendo bene dell'assenza della nostra categoria sul sito di un Ministero che dovrebbe appunto occuparsi di Pari Opportunità, lei non abbia fatto nulla per integrarlo istantaneamente com'è giusto che sia viste le mille difficoltà che ancora oggi ci tocca superare per vivere in modo più sereno. Un nuovo punto in negativo per un governo che non ci aiuta e che sceglie persone decisamente non in grado di sostenere cariche pubbliche impegnative con un pò di professionalità.

Tutto è iniziato in quel di Torino qualche settimana fa permettendo a migliaia di persone di sfilare in piazza per la
manifestazione regionale, dando inizio a quella che può essere considerata la stagione dei Pride, estendendo questa possibilità ai cittadini appartenenti anche alle altre regioni italiane. Oggi è il turno dei napoletani che troveranno un'occasione di rivincita con il Napoli Pride organizzato dall'associazione IKen Onlus e che avrà inizio da Piazza Bellini, luogo di ritrovo della comunità gay napoletana dalle 16.00 facendo partire a tutti gli effetti la marcia. Era dal lontano 1996 che Napoli non ospitava più un vero e proprio pride privando il caloroso popolo napoletano di manifestare i propri diritti
e di avere così un'opportunità di far sentire la propria voce a chi di dovere per tentare una modifica in positivo della società. Il Napoli Pride non è stato privo di polemiche, sia interne alla realtà omosessuale campana che dal punto di vista politico, col mancato appoggio finanziario dei locali gay della città sia per le scissioni nel PD sulle presenze più o meno confermate durante i comizi che saranno effettuati durante la manifestazione. Niente nudi, niente volgarità, il pride napole
tano dovrebbe essere sobrio sotto questo punto di vista ma colorato e divertente, trasformandosi infine in una festa che si svolgerà a Pozzuoli dopo aver toccato l'arrivo fissato a Piazza del Gesù. Interessanti anche le attività collaterali del Napoli Pride come Pride Time, una serie di appuntamenti teatral-culturali con autori ed interpreti vicino al mondo gay, per appartenenza, tematiche trattate ed ideologia, confermando che la passione napoletana anche in questi casi riesce a farsi sentire.

La stagione televisiva 2008/2009 sta quasi per concludersi e sono già terminati tutti i reality show
che il palinsesto mediatico di quest'anno ci ha propinato per l'ennesima volta, sfornando una nuova dose di personaggi senza arte nè parte affamati di riflettori e notorietà. Nonostante sia giunto addirittura alla sua nona edizione e si pensa già a qualcosa in grande per la decima come un tempo prolungato di mesi e mesi, quasi una prigionia indotta per i nuovi inquilini, l'ultima annata del Grande Fratello in quanto ad ascolti sembra sia stata alquanto soddisfacente. Forse grazie al ricambio di protagonisti davvero continuo immettendo nel grande appartamento volti diversi dalle differenti personalità ma quasi
tutti basso profilo culturale e personale, senza offrire, ancora una volta, veri spunti di riflessione. A parte la solita buona dose di lacrime fatte sgorgare dai soliti casi umani come quello che ha permesso la vittoria di Ferdi Berisa, montenegrino dal passato difficile, fatto di furti, viaggi in barconi per arrivare in Italia e poi riscatto sociale per un rom come tanti. Il nuovo status che la televisione gli ha dato gli ha permesso di dire la sua riguardo l'omosessualità, avvicinando le sue illazioni a quelle dell'omofoba
Federica già ascoltate nella casa. Ferdi ha infatti chiaramente espresso che i gay sono uno sbaglio della natura e che Dio ha creato uomo e donna per la procreazione, cosa che gli omosessuali non possono fare, sciorinando tutta una serie di luoghi comuni inculcati dalla religione e dal pregiudizio. Simpatico punto di vista per uno che ha condiviso tre mesi con una lesbica dichiarata all'interno della casa ammettendo anche che la forzata convivenza con Siria gli aveva fatto conoscere nuovi aspetti della vita ampliando i suoi orizzonti.. mah!

Condottiera della televisione italiana al pari della signora Maria De Filippi per la quantità di trasmissione gestite nella stessa
stagione mediatica, imperatrice del tubo catodico, femminilità prorompente e dialettica entrata ormai nell'uso comune. Tutto questo è Simona Ventura, istrionico personaggio che da qualche anno ormai imperversa nei palinsesti Rai con una serie di programmi ancorati dall'affetto del pubblico e che si ripropongono anno dopo anno portando nuovi successi alla presentatrice piemontese. Nell'ultima edizione del famoso reality show da lei condotto, l'Isola dei Famosi, la Ventura ha voluto a tutti i costi Vladimir Luxuria, personaggio in fondo scomodo ma utile a sdognare alcuni pregiudizi della gente comune: una scelta coraggiosa per un programma in prime time destinato a t
utta la famiglia. Il grande clamore e la dimostrazione d'affetto ottenuta dalla partecipazione, associato a molte altre situazioni in cui la Ventura ha appoggiato la comunità omosessuale sostenendo la sua dignità e la necessità di immediati diritti, ha fatto sì che ricevesse durante una serata speciale svoltasi a Milano per la Giornata Mondiale contro l'Omofobia, il Pegaso d'oro. Si tratta di un riconoscimento assegnato annualmente dall'Arcigay destinato ad un personaggio del mondo dello spettacolo che per dichiarazioni, gesti o prese di posizione si
dimostra molto vicino al mondo gay e la signora Ventura se l'è tutto meritato. Uno speciale Pegaso d'oro è poi andato proprio a Vladimir Luxuria, la stessa beniamina del reality venturesco, come personaggio GLBT dell'anno, avendo dimostrato ancora una volta una grande intelligenza e la speciale qualità di rendere agli occhi della massa, gli omosessuali meno "spaventosi".