
Quando qualcuno immagina un modello, sicuramente la mente viaggia per materializzare la figura di un ragazzo dai lineamenti quasi femminili, senza ombra
di dubbio slanciato e magrissimo, magari con caratteristiche particolari come belle labbra e begli occhi ma nulla di virile nel suo aspetto. Eppure nel mondo delle sfilate mondiali, a volte capita di assistere a delle originali passerelle in cui i canonici fisici anoressici, anche maschili, che la moda ha imposto nel corso degli anni, vengono sostituiti con delle tipologie fisiche completamente diverse. E' il caso
della recente sfilata Wonderbear in cui, e il nome è tutto un programma, a mostrare un'inedita collezione di abiti, è stato un gruppo di quelli che comunemente nel vocabolario gay si defeiniscono orsi. Quindi ciccia e pelo a go-go, barba folte ma curatissime, lineamenti maschili e decisamente diversi da quelli che normalmente si vedono sulle passerelle delle grandi griffe mondiali. L'idea è venuta allo stilista Walter Van Beirendonck che ha deciso di dedicare appunto un'intera collezione a quel tipo di uomo, piuttosto comune
rispetto alle taglie striminzite presentate durante le varie stagioni della moda, che ha lo stesso bisogno di qualcosa di originale per valorizzare il proprio corpo. Tra colori luminosi e vivaci, occhiali che ricordano le zampette d'orso, simbolo che spesso si incontra nella grande famiglia degli orsi, e con una proposta di costumi da bagno, Wonderbear si è imposta come l'ideale per la comunità ursina mondiale che segue la moda attuale.

Una cappa di mistero e di segretezza da sempre copre il sottobosco mediatico composto da personaggi di spicco ma anche di comparse e protagonisti fugaci,
appartenenti alla comunità GLBT ma totalmente in incognito rispetto al proprio orientamento sessuale, esibendo spesso un'eterosessualità o addirittura un'omofobia in genere sospette. La grande preoccupazione per gli attori e gli artisti riguardo il proprio coming out è impareggiabile tanto da inscenare fidanzamenti o addirittura matrimoni pur di celare i veri interessi riguardo l'amore ed il sesso, senza minacciare la propria carriera. Per fortuna alcuni protagonisti cinematografici riescono ad uscir fuori da questo tunnel ignorando i possibili riscont
ri negativi che affermazioni del genere potrebbe scatenare, ed uno di questi "eroi" è sicuramente Ian McKellen, l'attore inglese ormai da un pò gay dichiarato. Da Magneto nella saga degli X-Men fino al barbuto Silente nella serie di Harry Potter sono molti i personaggi interpretati da McKellen, che non ha affatto risentito di questa sua scelta, continuando ad ottenere ottimi ruoli e grandi successi. Di recente l'attore
ha confermato quanto sia vasto il numero di artisti omosessuali nascosti dietro un velo, invitando tutti ad esporsi per provare la sensazione di libertà e di fiducia in sè stessi che un coming out può scatenare. Una proposta che probabilmente verrà ignorata, ma sarebbe un grande gesto quello di esibire apertamente la propria natura sessuale, facendo crollare alcuni inamovibili tabù che minano la società attuale purtroppo ancora omofoba e difficile per il mondo gay.

Chi l'avrebbe mai detto che dai litigi più o meno costruiti di una delle ultime edizioni del talent show Amici avrebbe trasformato la vittima preferita delle ingiurie dei
professori in una stella del panorama musicale italiano tanto da arrivare alla vittoria di Sanremo? Eppure il ciclone inarrestabile chiamato Marco Carta che è ancora l'idolo delle ragazzine, senza temere la feroce concorrenza di Alessandra Amoroso sua diretta collega vincitrice dell'ultimo capitolo del noto programma condotto da Maria De Filippi. Su Marco Carta è stato detto qualunque cosa, dalla sua presunta omosessualità in merito alle foto saltate fuori qualche te
mpo fa che lo ritraevano completamente nudo e prese, a quanto pare, su un sito per incontri gay, fino alla sua vittoria sanremese acquistata e non meritata. La verità, si sa, non la sapremo mai, ma un noto settimanale ha pubblicato di recente alcune nuove foto che ritraggono il cantante, in atteggiamenti giocosi con il suo tour manager nella piscina di un albergo. Tra bianchi costumini aderenti, tuffi acrobatici ed un grado di affinità davvero invidiabile tra i due, la fatica tra un concerto e l'altro sembra sparire grazie agli spruzzi d'acqua e ai massaggi complici con il collega di lavoro. Gli scatti ben riusciti e la pubblicità all'hotel in cui i protagonisti del servizio fotografico si divertono sono alquanto sospetti e fanno pensare ad un accordo tra l'artista e il fotografo della rivista, alimentando così ancora le voci riguardo la sua ambiguità
su cui ormai pare giocare, viste anche le ultime dichiarazioni in cui non avrebbe problemi a dichiarare di essere omosessuale semmai lo fosse. Marco Carta sta intraprendendo questa strada già battuta da molto e pregna di curiosità e interesse verso la sua figura, ma speriamo che non baserà la sua carriera esclusivamente sul gossip.

Un tempo c'erano le Destiny's Child, eroine della musica black/soul/pop internazionale, un trio d'eccezione di donne di colore giovani e bellissime pronte a
sorprendere i propri fans con video altamente patinati ed accattivanti e una musica che ha rapito i cuori di moltissimi appassionati. Ma poi la febbre dello scioglimento ha infettato anche loro, trasformando la vera protagonista, Beyonce, in una diva solista d'eccezione capace di affollare intere location per i suoi concerti e di sfornare dei brani accompagnati da coreografie che rimangono ben impresse nella mente dei suoi fans, concupendo anche una buona f
etta di pubblico omosessuale. Ma non è soltanto Beyonce quella che si è data da fare dopo lo scioglimento delle Destiny's Child visto che anche la conturbante Kelly Rowland, in special modo nell'ultimo periodo, si sta dando molto da fare tra proposte di brani inediti e discrete collaborazioni. Anche la Rowland può vantare un certo gradimento all'interno della comunità GLBT e come diva dell'estate, insieme a David Guetta ci presenta When Love Takes Over un brano dall'atmosfera vacanziera con mare, sole e una musicalità che gli permetterà di essere trasmessa tra spiagge e discoteche. Come dimenticare poi il duetto con
Tiziano Ferro, il nuovo emblema della musica italiana ha realizzato infatti nell'ultimo disco una versione inglese della hit Indietro intitolata Breathe Gentle che vede la partecipazione proprio di Kelly Rowland nei panni di un'affascinante ladra. Nella colonna qui a destra trovate i suddetti video, anche se le canzoni ormai tormentoni estivi riuscirete ad ascoltare in molte, molte occasioni.

Ci sono degli appuntamenti che, con cadenza annuale, si fanno attendere come un'abitudine in periodi prestabiliti,
mettendo spesso in competizione canzoni, artisti, personaggi o semplici uomini e donne pronti a scipparsi una fascia o un titolo. E' il caso, in tema omosessuale, anche del concorso intitolato Mister Gay che premia ogni anno, esattamente come cita l'intestazione, l'uomo gay che meglio riesce a colpire la giuria preposta quell'anno ad affidare la golosa fascia. Anche quest'anno, dopo alcune selezioni regionali grazie alle quali sono st
ati scelti i meritevoli finalisti, si è svolta l'edizione del premio ai Giardini Margherita di Bologna dove ha preso forma una giuria presieduta da Franco Grillini. La competizione è stata dura ma alla fine l'ha spuntata Luca Giordano, un giovanissimo studente di economia e commercio di Napoli che appena un mese fa aveva ottenuto la fascia di Mr Gay Campania ed ora può fregiarsi di essere anche il primo gay italiano. La motivazione espressa dalla giuria ha etichettato Luca come il ragazzo italiano più carino, simpatico ma soprattutto felice di essere gay e in special modo quest'ultima motivazio
ne sembra essere l'elemento fondamentale per ricevere questo riconoscimento. Oltre ad aver ottenuto un premio morale indossando la fascia di Mr Gay Italia, Luca Giordano ha anche guadagnato 1000 euro e la possibilità di essere il testimonial di alcune campagna promozionali. Un primo passo verso il mondo dello spettacolo, qualora il vincitore lo volesse, il tutto condito in salsa queer senza false ipocrisie come il mondo mediatico di oggi tristemente insegna.

E' stato uno dei telefilm degli anni '90 a diventare il simbolo importante per una generazione come poi in futuro forse solo Dawson's Creek, più o meno sugli
stessi temi amorosi tra giovani ragazzi, riuscì a fare, trattenendo ancora oggi numerosi fans. Il serial in questione risponde al nome di Beverly Hills 90210 e proprio grazie al successo e alla popolarità che ancora oggi il telefilm con Shannen Doherty riscuote a livello mondiale, si è pensato di creare un ideale seguito ribattezzato semplicemente 90210. Grandissimi successo in America, giunto in Italia in questa stagione televisiva, il fantomatico sequel di Beverly Hills non è riu
scito a fare breccia nel cuore degli appassionati di vecchia data nè tanto meno nei nuovi spettatori, bocciando alla grande l'esperimento. Negli Stati Uniti però il discreto riscontro ottenuto ha fatto sì che venisse progettata una seconda serie che partirà dalla prossima stagione televisiva e che porterà una ventata di novità, in special modo al cast. Tra i nuovi ingressi si segnala anche quello del personaggio di Gia, una ragazza lesbic
a che farà parte della redazione del giornale scolastico insieme ad altri protagonisti già conosciuti. L'attrice che dovrebbe interpretare questo ruolo è Rumer Willis, figlia del sexy Bruce Willis e di Demi Moore prima che fuggisse col baby-fidanzato che già è stata ammirata in La vita segreta di una teenager americana. Il suo personaggio dovrebbe portare un pò di scompiglio all'interno del cast e chissà che non nasca anche un'intensa relazione lesbica, sperando che non venga censurata come avvenne con le streghe in Buffy.

Con l'inizio dell'estate e con la sua lunga permanenza, i palinsesti televisivi autunnali vedono pian piano la luce dal buio tunnel del segreto e del mistero in cui
erano imprigionati fino a poco tempo fa, mostrando al pubblico quello che dovremo aspettarci nella prossima stagione autunnale ed invernale. Dopo la Rai è anche Mediaset ad alzare i veli sulla programmazione per il nuovo biennio di fine 2009 ed inizio 2010, tra un inedito Grande Fratello che per festeggiare i 10 anni dura ben cinque mesi e di sicuro sarà condito da almeno un esponente della comunità omosessuale, più o meno velato, e grandi ritorni come quello di Paolo Bonolis. Con i vari switch off e switch over del digitale terrestre però,
si pensa un pò più in grande, creando dal nulla vere e proprie nuove reti televisive capaci di affrontare programmazioni anche differenti dagli stereotipi classici della tv in chiaro, provando a solcare mari prima quasi del tutto sconosciuti. E' questo uno degli obiettivi di Italia 2, nuova emittente presentata da Piersilvio Berlusconi che dovrebbe vedere la luce presto appunto sulla piattaforma digitale terrestre come nuova base più giovane e spregiudicata rispetto all'ormai salda Italia 1. Se il target dovrebbe essere piuttosto
giovane e moderno, pcoo si conosce sull'effettiva programmazione, ma tra le voci corridoio che si sprecano negli ultimi mesi, pare che si voglia addirittura proporre una sorta di contenitore dedicato al queer, senza specificare riguardo i formati, se in stile talk show o semplici film e telefilm a tematica gay. In ogni caso sarebbe un'ottima iniziativa, sperando non venga condita con tanta salsa pubblicitaria edulcorata in tipico stile Mediaset.

Molti sono i ruoli che l'affascinante attore inglese ha interpretato nella sua lunga carriera cinematografica,
ma il mondo omosessuale lo ricorda principalmente come amico gay un pò stereotipato della Pretty Woman Julia Roberts, restando sempre vicino alla sua anima gemella frociarola. Da quando Rupert Everett ha fatto coming out, i ruoli che gli sono piovuti addosso sono praticamente sempre quelli di omosessuali più o meno dichiarati ed esibiti, senza permettere all'artista di mettersi nei panni di personaggi di altro genere che probabilmente gestirebbe in modo perfetto. Un'altra parte con cui si è recentemente proposto nelle sale va addirittura oltre il solito ruolo da gay, trasformandosi addirittura in una donna un pò attempata, vestendo gli abiti di Camilla Fritton, preside sopra le ri
ghe dell'istituot St. Trinian's che da anche il nome alla pellicola. Everett non indossa soltanto i panni del clone di Camilla Parker Bowles, ma anche quelli di suo fratello Carnaby, stavolta sì, un omosessuale ma con una figlia al seguito da portare nel co
llegio che fa da sfondo alle vicende. Una commedia divertente e piacevole adatta ad un pubblico alquanto trasversale, ma per Rupert Everett è probabilmente soltanto una tacca in più da segnare nel suo curriculum composto dalle innumerevoli partecipazioni a film in cui serviva preferibilmente un gay dichiarato per portare in scena nel modo migliore alcuni personaggi. Chissà se nella vita privata gli andrà meglio, dopo aver dichiarato di cercare un uomo in modo insistente e che avrebbe potuto ricorrere al lifting ai glutei per apparire migliore di fronte al suo prossimo uomo..?

Gli inconcepibili e testardi appassionati di calcio, quei tifosi più sfegatati che ogni santa domenica si ritrovano allo stadio per dare coraggio alla propria squadra del
cuore, probabilmente ora sono in lutto a causa dell'impossibilità di seguire il campionato e di doversi necessariamente dedicare ad altre attività domenicali. Ma i sostenitori di altre discipline probabilmente se la stanno godendo visto che a Roma si stanno tenendo i mondiali di nuoto, ospitando vari tipi di competizioni tutte legate all'acqua, dal nuoto
sincronizzato fino alla pallanuoto nonchè le coreografiche e spettacolari gare di tuffi. Quest'occasione è ghiotta anche per il pubblico gay che può approfittarne non solo per assistere ad una competizione veramente importante, ma anche per ammirare i corpi tonici degli atleti che obbligatoriamente devono presentarsi in costume, rigorosamente olimpionico. Gli orsi lesbici faranno bene a guardare altrove visto che questo tipo di sport richiede una depilazione pressochè totale e chiaramente il faticoso allenamento tempra i fisici fino a farli diventare asciutti ma muscolosi ed armoniosi, elementi che faranno storcere il naso ai fanatici di ciccia e pelo. Per tutti gli
altri invece il trionfo dell'addome piatto, delle braccia ben definite e dei pettorali da accarezzare per ore ed ore in diretta tv in varie occasioni quotidiane saranno all'ordine del giorno per far illuminare i nostri visi, non soltanto per il gusto della sfida, ma anche per la bellezza oggettiva degli atleti sul trampolino.

Bolle d'aria calda africana si stanno abbattendo in questi giorni sulla nostra penisola portando un'afa ovviamente in
piena regola per il bollente mese che segna il calendario, ma che resta insopportabile all'intera popolazione causando anche una discreta dose di disagi. In più bisogna aggiungere un buon numero di casi limiti in cui si va completamente fuori di testa a causa delle terribile botte di calore di cui siamo costretti a soffrire e di cui a quanto pare anche Massimiliano Tonelli è fortemente vi
ttima. Appartenente alla lista civica per Rutelli, il trentenne romano ha recentemente tirato fuori dal suo cilindro una serie di accuse gratuite alla comunità GLBT che è solita affollare la cosiddetta gay street capitolina, soltanto per problemi di parcheggio. Secondo Tonelli, i clieni dei bar presenti vicino il Colosseo sono presi d'assalto dalla "frociaglia starnazzante" che parcheggia in modo disordinato impedendo la circolazione e dando molto fastidio al quartiere romano. Da qui una sequenza davvero poco gradevole di insulti totalmente gratuiti, da "orda di checche" a "culattoni da rinchiudere nel ghetto", il tutto per alcune automobili in sosta, da cui difendersi urlando in modo violento ed offensivo ai
danni degli omosessuali romani frequentatori della gay street. Che le auto a cui si riferisce Tonelli siano esclusivamente di proprietà dei gay non c'è ovviamente prova, ma a quanto pare, pur di far sentire la sua voce, finora inascoltata anche in sedi elettorali, l'esponente dell'ex-Margherita ha ben pensato di prendersela con una minoranza: un modo sbagliato di presentarsi all'opinione pubblica, pagabile probabilmente con poco successo per la sua carriera politica.

Il mondo intero è rimasto sbigottito, sorpreso e soprattutto commosso e rattristato dalla notizia che qualche giorno fa ha straziato gli animi dei suoi estimatori e ha
gettato un alone di mestizia a livello internazionale riguardo la scomparsa di un simbolo musicale. Michael Jackson non era soltanto un cantante ma una vera e propria star, non c'è x-factor che tenga, non c'è solo la gran voce, è tutto quello che gli ruota intorno che lo ha fatto diventare il re del pop, una figura mitologica che adesso è davvero pronta per entrare, per l'appunto nel mito. Molti
sono stati gli episodi della sua vita privata che hanno permesso alle riviste di gossip di vendere molte più copie, dalle uscite in mascherina per il terrore di contrarre delle malattie fino alle cocenti accuse di pedofilia che ben si conoscono. Non era di certo una persona facile nè tanto meno una persona comune Michael Jackson e grazie alle particolarità della sua vita e al clamore della sua morte, il biografo non ufficiale Ian Halperin decide di mandare in stampa "Senza Maschera: gli ultimi anni di Michael Jackson". Si tratta di un approfondimento su quello che era la notissima popstar compresi dettagli inediti che sconvolgerebbero le notizie che comunemente sono state riferite, in s
pecial modo riguardo il suo matrimonio con Lisa Marie Presley a quanto pare una mera montatura per nascondere l'omosessualità del cantante. Michael Jackson gay quindi e con una particolare attrazione verso i più giovani, senza scivolare però nella pedofilia, amanti da cui spesso si faceva trovare addirittura vestito da donna. Ora se ne diranno tante sul grande artista, ma la sua fama non smetterà mai di brillare.