
Ed eccoci giunti anche quest'anno ad una delle festività più consumistiche che gli Stati Uniti ci abbiano mai tramandato, una
di quelle introdotte da poco tanto che i ragazzi di una volta ancora non sanno che in questi giorni si celebra la famigerata e spaventosa festa di Halloween, l'incontro tra il regno dei vivi e quello dei morti. Moltissimi saranno i party che verranno organizzati in varie location, dai locali privati fino alle case dei nostri amici e se siamo tra gli invitati ed ancora abbiamo dei dubbi sull'abbigliamento da indossare, proviamo a farci venire qual
che idea. Se si possiede un fisico abbastanza prestante e non c'è vergogna a stare quanto meno senza maglietta per tutta la sera, un abito da angelo nero che comprende solo delle ali corvine, una maschera sul viso e un boxer aderente nero sarebbe davvero l'ideale. Se invece c'è qualche chilo di troppo e magari un bel torace peloso, si può immaginare di travestirsi da leather bear, un orso appassionato di sadomaso con una tenuta in pelle con pantaloni e simpatico accessorio per il busto, magari anche un bel cappellino nero dello stesso materiale. Se proprio invece si vuole consolidare lo stereotipo gay e si vuole osare molto
, allora la divina per eccellenza, Madonna, potrebbe essere l'ispiratrice per il costume principe della serata, chiaramente in versione dark alla Frozen per rispettare il clima spettrale tipico di Halloween. Tra un dolcetto e uno scherzetto, con un pò di fantasia e materiale a disposizione si possono simpaticamente stupire tutti gli amici.

Dopo il successo, forse inaspettato, del primo anno, da ieri è iniziata ufficialmente la seconda edizione di una nuova rassegna
di cinema a tematica gay che porta anche in una città purtroppo minata spesso da episodi di violenza e di omofobia, a conoscere la cultura e l'arte omosessuale. Omovies, questo il nome dell'evento napoletano ideato da Carlo Cremona e Marco Taglialatela a cura della programmazione dello scrittore Massimiliano Palmese, che ha tagliato i nastri di partenza ieri e si concluderà il 1 novembre, arriva al suo secondo anno, sempre presso il cinema Academy Astra, con una versione ancora più ricca. E' stata infatti introdotta una sessione c
ompetitiva che metterà in gara alcuni corti a tematica omosessuale valutati l'ultima sera da una giuria presieduta da Vladimir Luxuria, a concludere una serie di proiezioni di lungometraggi e un'interessante retrospettiva su Pappi Corsicato. Il regista napoletano, presente all'inaugurazione sarà omaggiato con una carrellata dei suoi più noti film, da "I buchi neri" fino all'ultima divertente commedia "Il seme della discordia". Tra i film che saranno proposti ci sarà spazio per il vecchio e per il nuovo, alternando la pellicola d
'apertura "Una giornata particolare" a documentari sulle coppie gay come "L'amore e basta" terminando con il piccolo capolavoro intitolato "Ciao" purtroppo mai arrivato nelle sale. Un nuovo anno per un festival che fa sentire la sua voce e che propone in modo gratuito un'occasione inedita per scoprire e riscoprire vecchi e nuovi classici del cinema gay.

Gli artisti che vanno a comporre il cast di ogni edizione di X Factor hanno sicuramente una dote vocale
particolarmente interessante, che sia per un timbro originale o per la capacità di raggiungere delle tonalità impressionanti, ma per dimostrare di avere proprio l'X Factor del titolo bisogna avere anche qualcosa in più. Essendo un programma televisivo non basta una bella voce, è necessario avere anche una presenza scenica o quanto meno un'estetica interessante che possa generare entusiasmo, sensualità, bellezza, fascino e quant' altro nel pubblico che ascolta i brani via via presentati. Solitamente sono sempre stati i ragazzi più giovani a pun
tare su questo, magari ancora un pò acerbi dal punto di vista vocale, ma molto interessanti dal punto di vista fisici, ma stavolta è stata Claudia Mori nella categoria dai 25 in su ad introdurre un affascinante concorrente che ha rubato il cuore a molte. Ha turbato molte donne ma non solo ovviamente, l'intrigante Damiano, il bel tenebroso dotato di un fisico magrolino e longilineo, lontano dai canoni classici del maschio latino, ma con un viso avvolto nel mistero di una barba folta e con due occhi brillanti davvero molto espressivi. Nell'ultima
puntata andata in onda ieri sera le Yavanna l'hanno spuntata ancora facendo eliminare proprio il bel Damiano: un'idea vincente per permettergli di lavorare sull'uscita del suo primo lavoro discografico oppure una mossa che tenderà ad eliminare dal mondo della musica un promettente cantautore?

Ci hanno visto giusto stavolta gli autori del reality show più longevo della tv italiana che quest'anno tocca la decima edizione
con una versione allungata a ben 5 mesi e ricche sorprese che aspettano i telespettatori puntata dopo puntata, compresa una caccia al tesoro. Il tesoro in questione di cui sono a caccia tutti gli appassionati del Grande Fratello è un trans che ha già fatto il suo ingresso nella casa oppure sarebbe uno dei prossimi a varcare la famigerata porta rossa, ma Alessia Marcuzzi non ha voluto comunicare altro. Una donna che ora è un uomo, un tipo di transessualità diffusa, ma molto meno esibita rispetto a qu
ella più tradizionale, se così si può dire, che ha visto in Silvia Burgio già un esponente all'interno del Grande Fratello. Chi potrebbe essere questo transessuale che si prepara ad entrare o già vaga all'interno della casa in incognito? Le ipotesi sarebbero tante visto che ogni maschietto presente nella casa, in fin dei conti potrebbe essere stato in realtà una ragazza. A destabilizzare totalmente la mentalità minata dai pregiudizi del popolo medio, sarebbe sorprendente svelare che il trans misterioso sia in realtà Massimo, il muscoloso istruttore di body building dall'incomprensibile idioma, dotato sì di bicipiti imp
ressionanti, ma anche di una vocina non esattamente virilissima. Perchè una donna non potrebbe essere diventata un titano dal corpo d'acciaio? Proprio per il desiderio di possedere un corpo maschile, chi può dire che la bambina mostrata nelle foto non abbia lavorato per diventare una sorta di incredibile Hulk pugliese? La prossima settimana il mistero dovrebbe essere svelato, non ci resta che aspettare.

Questa sera la porta rossa della casa più spiata d'Italia si aprirà ancora una volta per permettere l'ingresso di nuovi concorrenti dando così vita ad
una nuova edizione del principe di tutti i reality show, quello da cui tutti gli altri hanno poi copiato captando pregi, difetti e valutando le opportune modifiche del caso. Da questa sera si darà ufficialmente inizio al Grande Fratello 10, un'edizione speciale per il reality più longevo della tv presentato ancora una volta da Alessia Marcuzzi e allungato fino a sfiorare la durata record di ben 5 mesi di reclusione per i coraggiosi concorrenti. Il tutto inizierà con 16 concorrenti ma nuovi ingressi sono previsti durante le prossime settimane tanto da arrivare ad un numero pari a circa 40 persone all'interno della casa: numeri mai raggiunti per il Grande Fratello che già ha
presentato alcuni protagonisti. I soliti casi difficili, passati tormentati e personaggi già inventati per farsi prendere in giro dai programmi di satira nonchè l'arrivo di un belloccio tale Alberto Baiocco che a quanto dice si mantiene ancora vergine, si alterneranno a nuovi elementi per stupire l'italiano medio. Se già in una precedente edizione una transessuale dichiarata come Silvia Burgio fece il
suo ingresso nella casa, quest'anno ci sarà una donna che è diventata uomo in veste di concorrente, dando luce ad un tipo di transessualità che esiste ma che non è praticamente mai stata presa in considerazione. Non ci è dato sapere ancora se ci saranno omosessuali che entreranno a far parte del nuovo Grande Fratello, ma viste le precedenti edizioni dove gay e lesbiche non sono di certo mancati, pur velandosi dietro una finta eterosessualità, non sarebbe male tenere acceso il nostro gay radar per scovarne ancora.

Erano diverse le ipotesi riguardo la pellicola vincitrice del riconoscimento come miglior film per questa quarta edizione del Festival
di Roma, ma oltre ad Up in the Air con l'affascinante George Clooney e l'interessante L'Uomo che Verrà di Giorgio Diritti, quello che spiccava era senza dubbio Brotherhood. Ed è stato proprio il film danese di Nicolò Donato a portarsi a casa il tanto agognato Marc'Aurelio d'oro per aver portato sul grande schermo una storia ben girata, ben diretta, con ottime prove recitative per quanto riguarda gli attori e soprattutto per una storia intrigante e in qualche modo molto attuale. La vicenda è quella d
i Lars ex-sergente dell'esercito che stringe una salda amicizia con Jimmy, appartenente ad un gruppo di neonazi condividendo ideali che si rifanno al Furher tedesco che ben conosciamo, andando a caccia di omosessuali, in special modo quelli non dichiarati. Questa forte passioni che li lega si evolverà in qualcosa in più, il sentimento che condividono li avvicina in modo tale da creare un'unione diversa, di sentimenti e di forti istinti, facendoli scoprire esattamente come quei gay che si divertono ogni giorno a pestare. Ambientato nei giorni nostri, Brotherhood narra una storia che affonda
le radici in un clima di omofobia che sentiamo purtroppo molto nostro, mettendo in luce quanto spesso l'ipocrisia e la non accettazione di sè stessi possono trasformare un uomo nel carnefice dei suoi stessi simili. Un premio meritatissimo per un film crudo e violento che racchiude una storia d'amore decisamente sui generis.

La scia di lutti che contraddistingue questo 2009 a quanto pare proprio non vuole cessare visto che dopo le scomparse illustri nell'ambiente musicale che già
conosciamo, come Michael Jackson e più di recente Stephen Gately membro della band Boyzone, è un personaggio italiano questa volta a lasciarci. Si tratta di Carla Boni, voce italiana per eccellenza che negli anni ci ha regalato moltissime interpretazioni di alcuni dei brani più belli del repertorio nostrano calcando più volte i palcoscenici più importanti e trasformandosi in icona vera e propria. Da simbolo musicale italiano a vera e propria icona gay, l'artista scomparsa era molto vicina alla comunità GLBT visto l'affetto che i gay provavano e co
ntinueranno a provare per la sua personalità e per la sua carriera tanto che decise di festeggiare gli 80 anni in una sede insolita. Fu infatti il Gay Village a fare da location, tra canzoni e candeline, ad un traguardo prestigioso come un ottantesimo compleanno, segno che la Boni ci teneva molto al suo fidato pubblico omosessuale. Viene ricordata per
la sua vittoria nel '56 al Festival di Sanremo con il brano "Viale d'autunno" e per il celebre matrimonio con Gino Latilla da cui ebbe due figli, nonchè per una vera perla del repertorio italiano che non ci stanchiamo mai di ascoltare e riascoltare. A lei infatti dobbiamo la diffusione del brano "Mambo Italiano", storico successo ascoltato anche in tanti film che riprese di recente grazie al dj Flabby in una versione moderna ed attuale. Con la morte di Carla Boni abbiamo una perdita nel panorama delle icone gay e della musica italiana, ma sarà sempre ricordata dai suoi numerosi fans.

Il bacio è sicuramente uno dei gesti tra due persone che ha un maggior numero di significati: può essere un dolce saluto così
come un fuoco che pian piano si accende per liberare una passione più o meno sopita, può essere un timido gesto d'affetto così come un modo per dire grazie ed esprimere la propria gioia. In ogni caso un bacio è qualcosa di bello, qualcosa che tutti vorrebbero ricevere e vorrebbero regalare, ma forse non proprio tutti visto il polverone mediatico dato proprio dal contatto di labbra avvenuto nel corso di una partita di calcio nella passata giornata di campionato. I protagonisti sono due giocatiori del Frosinone che, dopo una f
ortunata rete, si scambiano questo gesto d'affetto e d'esultanza davanti ai tifosi e alle telecamere di Sky che hanno immortalato tutto. Vincenzo Santoruvo è il baciatore ufficiale del suo compagno di squadra Aurelio, ma dopo aver notato come molti siti web e molti giornali specializzati avessero ripreso il gesto, si è subito tirato indietro affermando che il bacio non era sulle labbra ma sulla guancia. Episodi di baci più intimi del normale sui campi di calcio sono già stati mostrati più volte senza mai andare a fondo della questione, ma in un mondo così omofobo come quello del pallone,
sono sicuramente in pochi i calciatori gay che non avrebbero problemi ad uscire allo scoperto con un coming out. Magari Santoruvo è stato preso davvero da un momento di euforia per la rete segnata, tanto da dimostrarlo in quel modo con un suo compagno di squadra, ma è assurdo che ancora oggi un bacio tra due uomini debba far così tanto scalpore.