
Il Festival è moscio sotto ogni punto di vista.. I conduttori secondo me non hanno sinergia: il pubblico di Baudo è completamente differente dal pubblico di
Chiambretti, le vallette anche sono fin troppo diverse, una ha troppo fuoco e smanie, l'altra dove la metti lì resta e questo si nota e da fastidio. Ospiti stranieri: il bambino prodigio dagli occhi a mandorla e la semi-sconosciuta venuta da Israele? Ma ridateci Mika, Madonna, ma anche i Take That quasi quasi.. Che dire dei cantanti? A parte qualcosa che sentiremo ancora ma probabilmente solo perchè alcune canzoni sono abbastanza orecchiabili e possono passare in radio, manca la vera musica che piace ascoltare e quindi più di mezzo festival cadrà nel dimenticatoio. Chi invece resta sulla cres
ta dell'onda tra polemiche, vizi, capricci e una canzone che tutto sommatto è d'impatto, è sempre lei, Loredana Bertè che nella serata dei duetti ha superato sè stessa inscenando una sorta di Che fine ha fatto Baby Jane presentandosi con Ivana Spagna e trasformate per l'occasione in dark drag-queen con tanto di manette ai polsi per denunciare la sua esclusione dal festival a causa del plagio di cui è stata probabilme
nte colpevole. Look da urlo per i vestiti disegnati dalla stessa Bertè con gonne lunghe e ballonzolanti, acconciature lisce e sontuose, trucco che l'amico della Tatangelo non imparerà mai a fare e piccoli accessori inutili che però fanno scena come l'enorme sveglia con le paillets. Un momento unico per lo sghignazzo collettivo, uno dei momenti clou di questo festival che vi ripropongo con il video completo dell'evento nell'evento!

E le due puntate iniziali di Sanremo sono scivolate via anche quest'anno presentandoci le 34 canzoni, tra big e giovani che sono state
scelte per meritarsi l'agognato primo premio. La domanda a questo punto sorge spontanea: se queste sono le canzoni selezionate attentamente dopo una puntigliosa riflessione e dopo ascolti multipli, come saranno mai state quelle scartate?! E soprattutto, dopo queste 5 lunghe serate, cosa rimarrà di questo festival, cosa passerà in radio, chi venderà dischi e che precipiterà nel dimenticatoio mediatico? Lo scopriremo molto presto, ma intanto momenti di goduria per le orecchie ce n
e sono stati davvero pochini. La tant discussa Tatangelo truccatissima come una 40enne attempata e con le tette al vento, sciorina le sue banalità sull'amica frocia truccatrice, la Bertè pazza più che mai si cuce un cuscino nel cappuccio e inizia a dare di matto facendosi abbracciare come una malata di mente a cui dare sostegno e un posto sicuro per passare la notte.. Mietta propone una canzone che non entrerà nell'Olimpo del festival ma dopotutto n
on è così male, soprattutto per il futuro video girato con Vittorio De Franceschi dell'Isola dei famosi. Stupiscono per la grande intonazione la coppia da musical Giò Di Tonno - Lola Ponce che oltre a scopare praticamente sul palco mentre cantavano, hanno secondo me quasi la vittoria in tasca, se non altro per aver proposto un brano copiato da Sei nell'anima della Nannini stessa, ma almeno un pò più originale rispetto alle classiche solfe sanremesi.

Perchè Sanremo è Sanremo! Il Festival più discusso, più criticato ma chiaramente anche il più guardato e curiosato d'Italia s
ta per aprire i battenti per la sua nuovissima edizione 2008 con l'onnipresente Pippo Baudo e con Piero Chiambretti per un'edizione che, come ho già detto nel post in cui si ufficializzavano i nomi dei partecipanti, è davvero poco gay-friendly. Lo si nota dalla presenza di appena 5 donne nel cast, anche se di queste 5 donne alcune sono delle piccole grandi icone della musica e dei gay, sto p
arlando chiaramente di Mietta, Loredana Bertè e della Tatangelo. Se Mietta porta un brano tutto sommato nella media, quasi come un voler riconfermare quello che è senza stupire più di tanto (ma magari ci stupirà durante la prima serata di gara), la Bertè si piazza subito come trasgressiva scomodante Cristo e Lucifero nel suo testo che di sicurò inveirà come solo lei sa fare. La Tatangelo invece ha fatto tanto chiacchierare con questo testo antidiscriminatorio sui gay scritto dal suo compagno/compare Gigi D'Alessio e adesso che tutti abbiamo in mano il testo in questione possiamo iniziare a criticarl
o definendolo medievale visto che tratta l'omosessualità come una diversità e una devianza parlando di trucchi e di ammiccamenti come se i gay vivessero solo di quello.. Il messaggio di amore ed apertura però rimane e in fondo gliene siamo grati, vedremo quanto sarà bella canzone e quanto successo avrà, intanto preparate i pop-corn che la prima serata si avvicina!

Mi rifaccio al sondaggio attualmente in corso per parlarvi di una particolarità che per ovvie ragioni abbiamo solo noi
maschietti e di cui possiamo beneficiare noi accaniti fans del genere, ovvero quella peluria appena accennata o quei morbidi e setosi peli che spuntano dalle nostre facce e da quelle degli uomini che fanno breccia nel nostro cuore e fanno palpitare i nostri ormoni impazziti. La barba è un segno tangibile della virilità maschile più schietta ed evidente: quanti di voi saranno rimasti a bocca aperta, chiaramente se piace il genere, vedendo un delizioso maschietto con tanto di pizzetto ben curato, immaginando il piacevole sol
letico che poteva portare una volta avvicinato alle nostre labbra e chissà in quale altro posto... Di norma chi ha il pizzetto viene immaginato anche pelosissimo in ogni punto del corpo, scatenando quindi l'idea che chi abbia la barba, ma tutto sommato anche il pizzetto, possa appartenere alla categoria degli orsi, ma è una pura illusione visto che spesso degli uomini poco irsuti sfoggiano delle barbe belle curate ingannando con l'assenza di peli sul resto del corpo. Ma voi preferite la barba a capretta, alternativa e particolare, oppure una
rassicurante barba folta? Magari un pizzetto appena accennato, o magari quella piccola mosca che viene modellata sulla base del labbro inferiore.. Se le donne possono giocare con acconciature e vestiti, noi uomini abbiamo la barba a nostro favore come arma di seduzione e di divertimento nel cambiare look.

Per ben 8 lunghi anni ed altrettante stagioni televisive ci ha tenuto compagnia esorcizzando lo stereotipo del gay macchietta tutto trucchi e vanità a favore di
un'omosessualità vissuta con naturalezza nella vita di tutti i giorni approfondendo tematiche interessante all'universo gay. La serie televisiva in questione è Will & Grace che recentemente ci ha salutati ponendo fine ad uno dei serial più amati del panorama gay televisivo e che ha vinto numerosi premi durante la sua intensa vita in tv. Se Jack l'amico del cuore del protagonista era piuttosto superficiale, incarnando la classica checca, Will era invece il classico ragazzo della prota accanto, di cui si fatic
a quasi a scoprirne l'omosessualità. Da quei geni che hanno scolpito personaggi esilaranti ma ricchi di spunti riflessivi, sta per nascere un nuovo serial! David Kohan e Max Mutchnick stanno elaborando una nuova trama per una serie tv in onda prossimamente sulla ABC e, visto che il tema è caro ad entrambi, parlerà ancora di omosessualità. Il serial sarà piuttosto autobiografico visto che i due protagonisti, co
me gli autori del nuovo telefilm, saranno due colleghi, uno gay e l'altro etero, compagni da una vita e alle prese entrambi con una nuova storia sentimentale che dovranno conciliare con la loro amicizia pluriennale. Il genere sarà ancora quello della sit-com quindi con tanti momenti divertenti, ma chissà se ci sarà qualcuno che potrà anche vagamente somigliare a quella cinica urbiacona di Karen Walker?! :)
Carnevale è passato ormai da qualche giorno, ma l'aria di festa in maschera e non solo si riaffaccia in questo blog grazie ai risultati del sondaggio che prontamente vi faccio conoscere. Dunuque, la mia domanda era sul travestirsi da donna: l'avete mai fatto? In che occasione? C'è chi pensa sia un divertente giochino erotico, chi lo fa per puro scherzo e chi invece usualmente come abitudine, ma veniamo ai risultati. Nessuno di voi si è travestito da donna semplicemente per gioco, e la cosa mi sembra strana ma a quanto pare è così. Il 25% di voi invece si è travestito da donna a Carnevale per partecipare immagino ad una divertente festa mascherata, ma un altro 25% afferma di travestirsi da donna abitualmente, forse per stuzzicare gli ormoni di un partner sonnecchiante o per manifestare la propria dirompente femminilità. A vincere col 50% però è chi non si è mai travestito, nè per bisogno nè per gioco. Il nuovo sondaggio invece torna su temi un pò più virili visto che parleremo di barba. A voi piace l'uomo con la barba? E che tipo di barba vi piace? Pizzetto ursino oppure una bella barba folta? O magari un viso liscio e pulito come quello di un ragazzino? Non di soli orsi si può parlare quando si tratta l'argomento barba.. Fatemi sapere cosa ne pensate e tra qualche giorno avrete i risultati!

Nello showbiz sono molte le star che sono dedite a consumi estremi di cocaina, alcol, droghe varie e miscugli alcolici di ogni tipo, ma alla ribalta delle
riviste e dei siti di gossip, a bene vedere ci sono sempre i soliti nomi che per un motivo o per l'altro sono riusciti a calamitare l'attenzione su questo grave problema esagerando davvero con dosi e con situazioni poco piacevoli. Oltre la regina incontrastata di ogni eccesso, dalle rapate a zero fino alla perdita della custodia dei figli, che è Britney Spears e su cui stenderei un velo pietoso, un'altra star stavolta proveniente dalle terre inglesi, è riuscita a far parlare di sè musicalmente e quasi subito dopo per il suo vizietto di alzare un pò il gomito diventando c
osì la nuova giovane star a base di sesso, droga e rock'n'roll, sto parlando di Amy Winehouse. La 25enne inglese dall'infinita cofana di capelli neri (che ora dovrebbe essere diventati biondi..) è esplosa nel 2006 con l'uscita del suo secondo album Back to Black facendo fare al suo singolo d'esordio "Rehab" il giro del mondo con il tormentone "No, no, nooo" che a me sta sulle palle ma che piace ancora tanto. Tra una bevuta e l
'altra e una visita coniugale al compagno in carcere, in attesa probabilmente di fare la stessa fine visto l'andazzo, è riuscita a partorire un altro piccolo capolavoro che prende proprio il nome dall'album grazie al quale ha recentemente vinto anche ben 5 Grammy Awards! Vi propongo quindi i video delle due citate hits, ma non prendete esempio dai vizietti della Winehouse, mi raccomando!

Di politica vorrei spesso non parlare. Non è un argomento che mi emoziona più di tanto visto che mi ha sempre regalato sentimen
ti che vanno dalla rabbia alla tristezza all'indifferenza alla vergogna e poche, pochissime volte ho gioito per qualcosa che è stato fatto in ambito politico in Italia. L'appena terminato governo Prodi era ricco di speranze per il popolo glbt, ma a conti fatti non è stato fatto assolutamente nulla di tutto quello che avevano promesso. Niente legge che punisca i reati di omofobia, niente che faciliti la vita alle transessuali come voleva Vladimir Luxuria nè tanto meno è stata approvata nonostante i cambi di nome e di modello la cosiddetta legge che tuteli le coppie di f
atto. Adesso si ritorna alle urne.. la speranza resta ancora in piedi o dobbiamo solo sperare che arrivi il male minore al governo? Il Partito Democratico, diciamocelo, è fin troppo puntato verso il Vaticano per testimoniare la laicità del nostro stato, e la Sinistra Arcobaleno appena nata potrebbe essere interessante sulla carta, ma in quanti la voteranno? Ma cosa ci resta fare allora? Chi votare per tutelare finalmente noi gay e non farci apparire sempre come persone contro natura? Berlusconi? Mi faccio una sana risata, considerando soprattutto le vane speranze che custodivano quelli d
i Gaylib, movimento omosessuale di destra che davvero pensava che il cavaliere osasse difenderli a spada tratta.. Già non riesco a capire come faccia un gay ad essere di destra, ma questo aprirebbe un altro infinito capitolo. In attesa che la campagna elettorale diventi più accesa e si facciano promesse da marinaio io resto in stand by..

E puntuale come ogni anno è arrivata la fatidica data, quel 14 febbraio che tutti temono oppure aspettano con ansia, il
giorno di San Valentino è finalmente o purtroppo arrivato con tutti gli annessi e i connessi. E come reagisce a San Valentino una coppia gay? Bella domanda, non tutte le coppie gay sono uguali, il mondo non è mica facile, soprattutto quello omosessuale. C'è la coppia poco consumistica che si chiude in casa e non si azzarda a festeggiare perchè in fondo San Valentino è ogni giorno, perchè quindi dissanguare il portafogli per un tubo di cioccolatini quando si è a dieta dopo le abbuffate d
i Natale ed Epifania e solo perchè lo dice la società sperperatrice? C'è la coppia innamorata da poco che va in crisi per il regalo: solo i cioccolatini forse è troppo poco, potrebbe non capire il mio amore, ma comprargli quello schermo al plasma che vorrebbe tanto non sarebbe un pensiero troppo invadente? Magari lo metto in condizione di ricambiare e lui non può permetterselo! E poi c'è la coppia media, quella che si limita ad andare fuori a cena e a farsi gli auguri come una coppia di sposi decennali che ci tengono alle tradizioni di famiglia. Ma come metterla con il cameriere cretino che vedendo una
coppia di due uomini o di due donne seduta ad un tavolo di un ristorante chic come di una pizzeria casareccia nel giorno di San Valentino non riesce a trattenere sguardi maliziosie risatine soffocate? Non è mica facile San Valentino per le coppie gay, che ne dite di trovare un altro santo apposta per noi?

E se Ponte Milvio è tuttora considerato il ponte dell'amore per tante coppiette di giovanissimi eterosessuali della Mocc
ia-generation lobotomizzati da tanti "Tre metri sopra il cielo" e "Scusa ma ti chiamo amore", uno dei ponti storici della capitale mette al bando per una volta i lucchetti fittizzi che lo infestano per dar spazio ad una manifestazione che incoraggia ancora una volta le tanto agognate unioni gay legalizzate. Il Partito Umanista, in piena corsa verso le elezioni politiche, per difendere la propria bandiera di laicità ma soprattutto di libertà, provocatoriamente vuole riunire proprio sul Ponte Milvio tante coppie di fatto, in special modo gay per tornare a discutere del tema dei Pacs, Dico, Cus o come si voglia chiamarli estendendo anche alle coppie o
mosessuali la possibilità di contrarre addirittura il matrimonio. Forse ho già espresso il mio giudizio in altri post, ma del matrimonio personalmente non sento assolutamente la mancanza soprattutto perchè non è certo davanti al Signore in abito bianco che devo testimoniare il mio amore, e mi va benissimo un bel Dico con cui sancire la mia bella unione con la persona che amo, con la quale voglio dividere tutta la vita e iniziare un percorso identico a quello di una coppia etero in quanto a diritti
e dovere visto che oltre alle preferenze sessuali non ci sono differenze. La provocatoria ma gustissima manifestazione per le coppie gay e non solo, è in programma proprio durante il giorno della festa degli innamorati, il 14 febbraio dalle 15 in poi: se siete di Roma o vi trovate da quelle parti, che siate gay, etero, italiani o stranieri, farci un salto non sarebbe male e aiutereste la nostra buona causa.