giovedì 31 marzo 2011

Svastichella Voleva Uccidere, Condannato l'omofobo del Gay Village


Sembra ancora incredibile che alcuni episodi come quello che scatenò una vera e propria ondata di omofobia qualche tempo fa nella nostra capitale, e non solo, possano ancora avvenire all'alba di un nuovo millennio che dovrebbe invece essere all'insegna del rispetto e della tutela per tutti i cittadini senza differenza alcuna. Eppure un personaggio immondo come Svastichella ha trovato il suo valore di esistenza semplicemente conficcando un coccio di bottiglia nella carne di un ragazzo omosessuale all'uscita del Gay Village per il puro gusto di infliggere del male ad una persona che considerava diverso da sè, che, in quanto gay, non meritava probabilmente di vivere. Un semplice gusto sessuale differente, tra l'altro di una persona sconosciuta che quindi non avrebbe cambiato nulla nella vita quotidiana del tristemente celebre Svastichella, è riuscito a spingere un uomo, evidentemente poco incline al rispetto altrui, ad un gesto incredibile. Ancora privi di una legge che infligga una pena supplementare per i reati di odio come appunto l'omofobia, Alessandro Sardelli, già noto come si diceva come Svastichella, è stato ufficialmente condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione secondo la decisione del giudice che si è occupato del caso. Secondo la magistratura infatti l'uomo avrebbe agito con il puro intento di provocare la morte del ragazzo, che sarebbe effettivamente sopraggiunta a causa della copiosa emorragia, se non fosseroa rrivati immediatamente i soccorsi. Una pena fin troppo lieve per un uomo che incarna in pieno, purtroppo anche con una rappresentazione tristemente reale, dell'odio verso i gay ancora ben presente nella società di oggi.

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