martedì 31 marzo 2009

Viola di Mare, un Film Lesbo sulle Note di Gianna Nannini



La fine dell'inverno e l'inizio di primavera sono stati caratterizzati da una presenza massiccia di tematiche omosessuali nel mondo della musica e del cinema, ma spesso trattate con un occhio buonista ed ammiccante alla retrograda ed omofoba società civile in cui siamo costretti a vivere, parlando di gay che magicamente si tramutano in eterosessuali. Una ventata d'aria fresca dal sapore lesbo, arriverà grazie a Viola di Mare un film di Donatella Maiorca che affronta il tema dell'omosessualità al femminile, in uscita probabilmente in autunno visto che proprio in quel periodo sarà forse presentato al prossimo Festival del Cinema di Roma. Il cast vedrà impegnata la brava Valeria Solarino nei panni di una ragazza innamorata di un'altra donna, interpretata da Isabella Aragonese, e proprio per lei si trasformerà in uomo fasciandosi il seno e tagliandosi i capelli, coltivando quindi la sua parte maschile. L'ambientazione della Sicilia di fine '800 non aiuta di certo a sviluppare un amore libero tra due donne e ciò ha probabilmente affascinato moltissimo una delle interpreti più intense della musica italiana, idolo della comunità lesbica, Gianna Nannini che ha voluto firmare la colonna sonora di Viola di Mare con un brano inedito dal titolo Sogno. Un film evento per la comunità GLBT che sicuramente farà parlare di sè, sperando faccia riflettere sulla condizione fin troppo simile che le protagoniste vivevano un secolo fa e che le coppie gay si ritrovano a vivere ancora oggi.

lunedì 30 marzo 2009

Uno Psicologo Su Sei Cura l'Omosessualità


Nonostante sia ampiamente verificato e testimoniato che l'omosessualità non sia una malattia ma un modo di vivere il proprio orientamento sessuale dettato esclusivamente dalla natura stessa, in molti sono ancora convinti che l'omosessualità sia un'epidemia da debellare, una sorta di virus che miete sempre più vittime diffondendosi come una moda. Ad inculcare questo ragionamento è spesso il forte sentimento religioso che ci viene trasferito fin dalla giovanissima età, rinnegando il culto della carità e dell'amore verso il prossimo senza distinzione di sesso, razza e chiaramente di preferenze sessuali. L'idea che essere gay significhi essere malati è molto grave per principio ma è ancora peggio quando ad essere convinti di ciò sono gli psicologi: in una recente ricerca infatti, uno psicologo inglese su 6 pare che abbia lavorato per far sì che i propri pazienti sconvolti dalla scoperta della propria omosessualità guarissero tornando etero. La cura, se così vogliamo chiamarla, a detta anche dei ricercatori del dipartimento di psichiaria dell'università di Londra, sarebbe quella di portare il paziente ad una graduale accettazione della propria natura e vivere tranquillamente il proprio amore e le pulsioni sessuali verso le persone dello stesso sesso. La terapia per indurre l'eterosessualità, anche se voluta dal cliente stesso non può e non deve essere praticata dai luminari della psicologia ai quali si rivolgono perchè è giusto avere, almeno dalla persona alla quale ci si affida per i propri problemi, l'idea che l'omosessualità non sia più considerata una malattia ma un istinto identico e rispettabile come l'eterosessualità.

domenica 29 marzo 2009

Piercing, Quando il Metallo Provoca Piacere


I nostri genitori, esattamente al pari dei tatuaggi non sarebbero stati molto contenti di vederci esibirlo in giro e molti sono i "perbenisti" che odiano avere il corpo intaccato da elementi estranei per il semplice gusto di seguire una moda ed andare incontro ad alcune tendenze. Fatto sta che il piercing è spesso osteggiato e visto di cattivo occhio, ma il roveschio della medaglia è invece una vera e propria mania per chi sa apprezzare quell'anello o quella piccola asticella di metallo che si fonde con il proprio corpo. Da quelli più sobri e facli da portare come quelli all'orecchio in qualunque posizione fino a quelli ormai quasi obsoleti come i classici al naso, fino ad arrivare a quelli posti tra le più piccanti zone erogenee o a quelle che non sono visibili da tutti ma vengono nascosti in parti del corpo che soltanto un partner o una persona molto intima riescono a raggiungere. Nel mondo gay il piercing è spesso visto come un elemento molto utilizzato tra gli amanti del fetish che trovano una certa sintonia tra la pelle di alcuni succinti indumenti e il metallo che buca la carne e diventa un accessorio sexy e piacevole da stuzzicare, maneggiare e leccare. Chi lo ha e trova un amante particolarmente bravo a giocarci giura di provare sensazioni che prima non avrebbe nemmeno immaginato e una volta incontrato un uomo con il piercing diventa un gioco molto stuzzicante iniziare a spogliarlo per scoprire in quale parte del corpo risiede il corpo estraneo nuovo centro del piacere sessuale.

sabato 28 marzo 2009

Daniele di X-Factor, Imitazione Gay a Scorie


Appena ha messo piede nel programma direttamente dalla prima puntata si è fatto subito notare per la sua voce sorprendente, una pulizia vocale da far invidia ad un cantante professionista e alla facilità con la quale è riuscito a presentare alcuni brani, sia in italiano ma soprattutto in inglese, che in molti quasi non riescono ad interpretare. Daniele Magro, uno dei personaggi simbolo della seconda edizione di X-Factor tra critiche costruttive e meritati elogi fa ancora bella mostra di sè nel talent show di Raidue nonostante qualche rischio nelle ultime puntate l'abbia corso, ma dopo alcune esibizioni particolarmente riuscite, è tornato fermamente in carreggiata. Si è già discusso della probabile omosessualità del concorrente, ma ad esibirla ed enfatizzarla in modo esplicito e marcato è Sergio Friscia, abile imitatore e caricaturista di noti personaggi quali Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e il mitico Commissario Montalbano, che nel programma Scorie ha più volte offerto al pubbico una sua particolare versione di Daniele. Ciò che ne è venuto fuori è una simpatica parodia che mette in luce le movenze un pò effemminate dell'aspirante cantante professionista e del suo linguaggio dalle cadenze prettamente sicule, ma già l'idea che possa avere un'imitazione fa di lui un personaggio che si è fatto notare. Se qualcuno poteva ancora avere dei dubbi sull'idea che Daniele potesse essere gay, direi che dopo questa sorta di outing indiretto non avrà la possibilità di mascherare molta facilità la sua omosessualità una volta uscito da X-Factor quando sarà in preda ai giornalisti affamati di gossip. Intanto godetevi un paio di video nella colonna qui a destra che riguardano proprio questa simpatica imitazione.

venerdì 27 marzo 2009

Uno Scatto Gay Vince il World Press Photo 2009


La passione per la fotografia è un dono che non bisognerebbe tralasciare se si riesce a sentire una certa predisposizione verso questa pratica: calcolare la luce esatta per una buona definizione dell'immagine, pazientare quanto basta per carpire il momento giusto in cui scattare e chiaramente scegliere i soggetti giusti da immortalare. Nel nostro piccolo tra foto delle vacanze a Gran Canaria, tentativi di foto erotiche al nostro compagno e quant'altro, ci si butta nel mondo del digitale, ma c'è chi con un soggetto omosessuale ci ha vinto addirittura un premio internazionale di fotografia. E' successo al 31enne Mattia Insolera che si è aggiudicato il secondo posto per la categoria "vita quotidiana" del World Press Photo 2009, un importantissimo riconoscimento per un nuovo talento tutto italiano. La foto ritrae un uomo che si prepara in bagno per una cerimonia e una bambina lo osserva sullo sfondo: probabilmente ciò non evocherebbe nulla se non si conoscesse la storia dietro quello scatto. Infatti il protagonista della foto è il padre della ragazzina sullo sfondo e si sta preparando per il proprio matrimonio che si celebrerà a Barcellona con il suo compagno, insomma una vera e propria mini-storia gay tutta condensata in un'immagine digitale. Uno specchio dei nostri tempi che ha avuto l'onore di portarsi a casa un riconoscimento: ormai anche il mondo della fotografia e dell'arte ha aperto gli occhi di fronte ai nuovi tipi di famiglia e sarebbe ora che anche chi di dovere si accorgesse di una buona fetta di popolazione che ancora lotta per i propri diritti.

giovedì 26 marzo 2009

Alessandra Amoroso Vince Amici, e il Coming Out?


Ed anche quest'edizione del talent show più amato e seguito dal pubblico gay è giunto alla sua conclusione incoronando il suo vincitore a cui consegnare ben 200.000 euro e soprattutto l'onore di poter seguire le orme di chi l'ha preceduto, un certo Marco Carta dapprima criticatissimo e poi campione a sorpresa all'ultimo Festival di Sanremo. L'ottava edizione di Amici di Maria De Filippi è stata vinta da Alessandra Amoroso, che dopo Giulia Ottonello, per quanto possa avere modi poco femminili ed anzi alquanto virili e veraci, rappresenta la seconda donna a vincere il seguitissimo programma. Pugliese di nascita, Alessandra si è subito fatta notare per il suo timbro black che l'ha portata ad essere una delle voci più interessanti di quest'annata, strumento vocale con il quale è riuscita ad interpretare benissimo canzoni dalle sonorità soul ma adattandosi anche a ritmi più melodiosi o al contrario più ritmati. In barba ai pronostici che volevano la vittoria del presuntuoso Valerio, sancendo così una sorta di progressione sarda sul podio di Amici, sfidando soltanto il suo compagno di squadra, Alessandra ha portato a casa il titolo ed è pronta, insieme agli altri cantanti finalisti del serale, a lanciare e promuovere il suo primo album che di sicuro raggiungerà ottimi risultati di vendita. Proprio a causa dei suoi atteggiamenti particolarmente mascolini, per il suo taglio di capelli estremo e per il suo piglio esageratamente caricato, alcune voci di corridoio mormorano che Alessandra sia lesbica, ma se così dovesse essere e se dovessere raggiungere il successo sperato, sarebbe interessante un suo eventuale coming out che sdoganerebbe l'omosessualità in un programma come Amici che è sempre pieno di gay anche se nessuno lo dice e nessuno lo dovrebbe sapere. Ringrazio il sito Nemici di Maria per le foto

mercoledì 25 marzo 2009

Diverso da Chi?, Nigro Batte Argentero


E' sicuramente uno dei titoli di punta a tematica gay di questa stagione cinematografica, probabilmente l'unico di nazionalità italiana che abbia avuto il coraggio di affrontare l'argomento attraverso una storia leggera e briosa con un cast molto affascinante e ben diretto dal regista Umberto Carteni. Il film in questione è l'ormai celebre "Diverso da chi?" la commedia con Luca Argentero, compagno del dolcissimo ma geloso Filippo Nigro alle prese con la sua elezione come cadidato a sindaco e l'amore improvviso per la morigerata e poi femme fatale Claudia Gerini. La pellicola sulla carta ha messo d'accordo Chiesa ed associazioni omosessuali, con tanto di consulenza di Arcigay per la creazione del progetto, ma a conti fatti, il gioco non si capisce bene se valga la candela e se la comunità omosessuale può definirsi contenta di essere rappresentata in quel modo. Molto spesso si casca nello stereotipo, dall'aiutante visibilmente troppo effemminato fino ai più banali luoghi comuni sull'omosessualità, dalla mania per lo shopping (basta un'uscita per negozi per mettere d'accordo un attivista gay e una conservarice?) alla novità riguardo la facilità di rimorchio se si possiede un cane. La perla del film, a mio modesto parere, scartando il belloccio Argentero e la brava Gerini, è sicuramente Filippo Nigro, con un personaggio che riesce a rendere dolce ed insicuro, bellissimo e curato ma totalmente assuefatto al suo uomo da quasi 3 lustri, un compagno sexy dalle labbra invitanti e dai penetranti occhi azzurri che avrà di certo fatto sobbalzare più di qualcuno ad ogni primo piano e che fa venire una voglia matta di abbracciarlo. Un film tutto sommato promosso ma con la sufficienza scarsa.

martedì 24 marzo 2009

Roma Pride, Fissato per il 13 Giugno il Gay Pride Romano


Era la data ufficiale per cui era previsto il corteo del Gay Pride nazionale che quest'anno di terrà a Genova ma che è stato, per vari motivi posticipato di due settimane fissando il suo appuntamento per il prossimo 27 giugno per le strade del capoluogo ligure sfidando le strutture alberghiere che mal volentieri accoglieranno i gay in trasferta e il solito scetticismo generale. Ma il 13 giugno non rimarrà vuoto come giorno utile per dare alla comunità omosessuale italiana di manifestare ancora una volta per far valere i propri diritti ed urlare a chi di dovere la propria presenza e la propria volontà ad ottenere ciò che ci spetta, è il caso di dirlo, di diritto. Proprio per il 13 giugno infatti è stato fissato il Roma Pride di cui fa parte il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e che resta quindi un appuntamento fisso per tutti i gay capitolini e tutti quelli che pososno raggiungere la città ed avere così una nuova occasione di scendere in piazza e far sentire la propria voce. Data a rischio quella prescelta visto che lo stesso giorno gli italiani potrebbero essere chiamati alle urne per un referendum riguardo la legge elettorale, ma speriamo che ciò non abbassi il numero di partecipanti alla manifestazione che quest'anno, seguendo i buoni propositi e il grande cambio di guardia che ha caratterizzato la storia americana contemporanea con l'elezione di Obama, avrà come simblo una stilizzata Statua della libertà. Una libertà che speriamo ci venga concessa a favore di uno stato laico a tutti gli effetti che si accorga di come il modello sociale attuale e l'idea di famiglia siano molto cambiati rispetto a 50 anni fa.

domenica 22 marzo 2009

Due Partite, il Film sulle Donne che Piace ai Gay



E' quasi emblematica la rivalità che caratterizza la presenza di più attrici femminili in scena, che si tratti di uno spettacolo teatrale o di girare un film cinematografico: è impossibile tenere ferme e buone delle donne nello stesso set o palcoscenico senza scatenare capricci e rivalità che a quanto pare sono insite nell'animo femminile delle star. Eppure qualcuno ha fatto il miracolo infatti, prima Cristina Comencini a teatro e poi Enzo Monteleone al cinema sono riusciti a tenere salde le caratteristiche di ognuna delle perle che fanno parte del cast di Due partite, prima commedia teatrale ed ora film. Se in entrambe le versioni possiamo vedere Margherita Buy, Marina Massironi, Isabella Ferrari e Paola Cortellesi, al cinema si aggiungono nel ruolo delle figlie Alba Rohrwacher, Carolina Crescentini, Claudia Pandolfi e Valeria Milillo per un concentrato di psicologia al femminile che attraversa due generazioni di donne. Amiche, a volte rivali ma comunque unite nel bene e nel male, ognuna confessore dell'altra riguardo i mille problemi della vita comune, dal tradimento alla voglia di maternità, dalle paure del parto alla perfezione ossessiva del partner. Forse sarà dovuto proprio per la quasi totale assenza di personaggi maschili, se non mute comparse, il grande appeal del film sul pubblico gay che scopre un sapore quasi almodovariano, le canzoni simbolo di Mina negli anni '60 e alcune icone per eccellenza come Margherita Buy e la stessa Cortellesi. Un film che non è un film, una conversione dal teatro al grande schermo che mette in luce l'animo delle donne, il tutto coadiuvato dalla presenza di un vero talento per la recitazione comune a tutte le protagoniste.

venerdì 20 marzo 2009

Legrottaglie, Autobiografia Shock Contro i Gay


Ci sono delle categorie di persone che secondo il mio modesto parere non dovrebbero esser autorizzate ad esprimere le proprie idee e i propri concetti di vita in pubblico, per il semplice motivo che basta ascoltarli per cinque minuti per comprendere quanto sia limitato il loro modo di ragionare e di comunicare determinati pensieri. Non me la sento di fare di tutta l'erba un fascio, ma è quasi oggettiva l'idea che ai calciatori non andrebbe mai avvicinato un microfono o comunque data la possibilità di parola, in special modo se iniziano ad inneggiare contro qualcosa che non si conosce, innalzandosi a guru della santificazione e del perdono. E' emblematico il recente caso di Nicola Legrottaglie, difensore della Juventus che sta per pubblicare la sua autobiografia intitolata "Ho fatto una promessa perchè la fede ha cambiato la mia vita" e per promuovere la sua creatura cartacea ha iniziato a lanciare delle provocazioni belle e buone. Dalla sua castità totale da tre anni a questa parte per recuperare il valore ed attendere la donna giusta fino alla consapevolezza piovuta dal cielo che l'omosessualità maschile e femminile sia un peccato. In più Legrottaglie vorrebbe rivestire anche il ruolo di guida spirituale per tutti quei calciatori gay che vivono male la propria condizione ed aiutarli, con l'intervento della bibbia e della chiesa, a recuperare la retta via, proprio come un buon samaritano. Insomma, dopo l'omofobia dilagante di Gattuso, ci mancava anche il santone juventino per etichettare ancora meglio il mondo del calcio come profondamente retrogrado ed inaccettabile da un punto di vista sociale, a causa delle continue dichiarazioni che di certo non aiutano la comunità omosessuale a vivere un'esistenza tranquilla.

giovedì 19 marzo 2009

Amici di Maria De Filippi, Josè Balla in Perizoma


Probabilmente il nome Josè Perez non dirà moltissimo quasi a nessuno, ma se associo il suo nome a quello del talent show più seguito della tv italiana, Amici di Maria De Filippi, probabilmente vi scatterà in mente il suo volto visto che più volte lo avrete visto in azione proprio lì. Insieme al nutrito corpo di ballerini professionisti che fanno parte del cast fisso della trasmissione, Josè incarna uan delle punte di diamante: dotatissimo dal punto di vista coreografico, può vantare numerosi riconoscimenti e un gran lavoro nel suo passato, tra il Sud America, dove nasce e l'Italia che l'ha sapientemente adottato. Bravo sia nel classico che nei pezzi più moderni, ogni coreografo della scuola lo seleziona per gli esempi dei propri balletti, ma nell'ultima puntata di Amici, abbiamo potuto notare qualcos'altro di lui che, a parte qualche mise particolarmente aderente, ha sempre celato al pubblico. Infatti Josè nell'ultimo serale ha ballato praticamente nudo, indossando un ridotto perizoma e completamente dipinto con la tecnica del body painting, insomma un vero colpo di scena per un programma in prima serata seguito in particolar modo da casalinghe e ragazzi giovanissimi. Dopo il seno nudo a causa di un abito con poca voglia di stare addosso alla ballerina Eleonora, è stata questa volta a beneficio dei tanti occhi delle ragazzine ormonate e dei numerosi gay incollati al teleschermo, la visione che Josè ha regalato agli spettatori, con i suoi soliti movimenti fluidi montati su una coreografia sensuale ed artistica. Ringrazio il sito Nemicidimaria per le foto.

mercoledì 18 marzo 2009

Dolcenera, Il Mio Amore Unico Video Ufficiale e Duetto con Syria


Il suo nome d'arte vorrebbe essere un omaggio all'omonima canzone del grande cantautore Fabrizio De Andrè nonostante l'interprete della musica italiana che l'ha rubato non segua espressamente le orme del famoso cantautore genovese. Salentina d'origine, Dolcenera nasce artisticamente sul palco dell'Ariston nella sezione giovani dove arriva prima con "Siamo tutti là fuori": il suo look dark e tenebroso la rende subito carica di personalità e carisma tanto da permettele di essere una delle poche vincitrici degli anni 2000 a farsi notare anche dopo la sua partecipazione al Festival. Il suo ricercatissimo look l'accompagna anche per gli anni a venire quando torna a Sanremo e soprattutto partecipa al reality Music Farm, tutto dedicato agli artisti musicali in cerca di notorietà o pubblicità, vincendo il programma. Il suo animo rock e qualche voce di corridoio che la vorrebbe della parrocchia la etichettano subito vicina al mondo gay ma soprattutto la definiscono una delle nuove icone lesbo, nomina confermata dai festeggiamenti per la vittoria a Music Farm in cui tenta di sbirciare sotto la gonna di un'imbarazzata Simona Ventura. Dopo qualche anno di silenzio la ritroviamo quest'anno a Sanremo con un vortice di colori che ha sopraffatto il nero costante del suo aspetto, e con un brano finalmente più pop e vivace che è stato il mio personale vincitore della manifestazione ma che non è piaciuto al pubblico visto che è stata sbattuta fuori al secondo girone. In compenso non stanno andando male le vendite del suo album "Nel paese delle meraviglie" e mi fa piacere farvi vedere il video ufficiale de "Il mio amore unico" con cui ha partecipato a Sanremo 2009 e, proprio da quel palco il duetto con Syria da molti definito "rigurgito di lesbo-rock".. cliccate nella colonna a destra.

martedì 17 marzo 2009

Amici e X-Factor, in Sfida i Talent Show Preferiti dai Gay


Il primo è ormai un programma di punta del palinsesto Mediaset con una conduttrice simbolo della tv italiana e costruito ad arte per condensare in un solo format ballo, canto, un briciolo di recitazione ed una tonnellate di litigi e critiche da ogni parte, che siano allievi, professori o quando capita pubblico parlante. Il secondo è appena alla seconda edizione ma può fregiarsi di aver immesso sul mercato discografico il tormentone chiamato Giusy Ferreri estrapolandola dalla cassa del suo supermercato e trasformandola in un'icona della musica contemporanea. I due talent show della tv italiana, X-Factor ed Amici di Maria De Filippi anche se concorrenti e rivali hanno una caratteristica in comune, ovvero il pubblico, formato in gran parte da casalinghe, da giovanissimi ma anche da una nutrita fetta di gay che hanno praticamente eletto i due programmi tra i preferiti da seguire grazie anche a quella punta di trash mista a velleità artistica che tanto colpisce. Se fino alla scorsa settimana i due pseudo reality erano collocati in giorni differenti, da stasera, essendo entrambi alle battute finali, dovranno darsi battaglia nella guerra degli ascolti: Simona Ventura furibonda contro quel carro armato di Maria De Filippi che si lancia in controprogrammazione: chi vincerà la sfida? Di certo a vincere non sarà il pubblico che si ritrova nella stessa sera due dei suoi programmi culto senza la possibilità di poterseli gustare in giorni separati com accaduto finora, il tutto a causa delle leggi di mercato della tv che sfavoriscono gli spettatori da casa.. siamo sempre noi a rimetterci.