Grande passerella di volti più o meno noti si è avvicendata nell'ultima settimana a Roma per il grande evento del Festival del Cinema che ormai da cinque anni, grazie all'organizzatrice Piera Detassis
prende vita nella capitale italiane tra luccichii di star e ottimi film in concorso. La giuria presieduta dal bravo Sergio Castellitto ha annunciato ieri sera i vincitori della kermesse consegnando i tanto agognati Marc'Aurelio d'oro a chi ha meritato questo importante riconoscimento. Se per l'Italia si è distinto Toni Servillo come miglior attore nel film "Una vita tranquilla" in cui mostra il lato più bear di sè ed una buonissima prova recitativa, a godersi il titolo di migli
or film è stata una pellicola che ha stupito pubblico e critica fin da subito. Si tratta di "Kill me please" un ironico spaccato di vita e di morte ambientato in una clinica dove è praticabile l'eutanasia, un progetto belga del regista Olias Barco che ha selezionato nel cast anche un personaggio decisamente pittoresco. Lottando un pò col bianco e nero perenne del film ed un'atmosfera che può ricordare i capolavori di Charlie Chap
lin, fa bella mostra di sè Zazie De Paris nel ruolo di una transessuale che perde la voce e, non potendosi più esibire come un tempo, sceglie la dolce morte per porre fino al suo mal di vivere. Clamore ma molto rispetto per un premio meritatamente consegnato a "Kill me Please" mettendo di nuovi sotto i riflettori un tema molto controverso in un gioiello cinematografico realizzato in modo originale e convincente.
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