venerdì 4 dicembre 2009

Cardinale Barragan, i Gay e le Trans Non Andranno nel Regno dei Cieli


E' la scoperta dell'acqua calda, si sa benissimo purtroppo quello che la retrograda mentalità vaticana della Chiesa cattolica pensa riguardo l'omosessualità e la transessualità, argomenti sempre scomodi a quanto pare, fenomeni che è sempre meglio affossare e non dichiarare. Ma a quanto pare secondo recenti interviste, ci sono degli sviluppi che riguardano non tanto le lotte ai diritti civili negati e al codice di condotta da seguire per vivere dignitosamente l'esistenza terrena. L'ultima simpatica dichiarazione, nel caso specifico del cardinale Barragan, riguarda il viaggio finale, quello che prima o poi dovremo fare tutti verso l'aldilà, ma a quanto pare, seguendo le sacre scritture, i gay e le trans troveranno delle barriere molto spesse. Secondo un'intervista al sito Pontifex il cardinale Barragan, noto per aver partecipato praticamente in modo attivo alla vicenda Englaro, ha reso noto che secondo San Paolo gli omosessuali non potranno entrare nel regno dei cieli una volta passati a miglior vita, a causa del peccato di essere gay o trans. Questo, specifica ancora il cardinale però non esce dalla sua bocca ma appunto dall'eredità di San Paolo, ma ciò si proclama senza voler mancare di rispetto alla comunità omosessuale che è composta comunque da esseri umani. Un nuovo attacco al mondo gay da parte della Chiesa, ancora un segno di come i tempi purtroppo non cambiano e un punto a favore ancora di tutta quella benzina che alimenta il motore dell'omofobia e della violenza ai danni degli omosessuali.

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