Ci sono dei contesti lavorativi in cui in mlti pensano che un gay non debba assolutamente mettere piede o che almeno non sia apertamente dichiarato il suo orientamento sessuale in quanto ambiente considerato dichiaratamente omofobo e restrittivo nei confronti degli omosessuali. Un esempio può essere rappresentato da alcune discipline sportive, come il calcio dove gli omosessuali pare abbondino ma senza avere un marchio rainbow stampato sulla divisa, tacendo le proprie pulsioni sessuali e sacrificando la propria libertà personale. Ma l'esempio più emblematico è quello dell'esercito, in special modo se va ricordato quello del Regno Unito dove fino a dieci anni fa, l'omosessualità al suo interno era praticamente illegale. Dopo una manovra di convinzione della Corte Europea per i Diritti Umani, i gay hanno potuto entrare a far parte dell'esercito senza problemi, rassicurando l'esistenza di molti personaggi che ora trascorrono in modo più tranquillo e aperto la propria vita. E' il caso di James Wharton, militare gay dichiarato a cui viene dedicata la copertina di Soldier, la rivista militare britannica che lancia un servizio proprio sull'omosessualità all'interno delle forze armate di Sua Maestà e di come si viva in modo pacifico nell'ambiente di lavoro. Nell'articolo si parla anche delle differenze con l'esercito americano dove regna ancora la legge del silenzio riguardo la propria omosessualità, dando ancora più preoccupazioni a gay e lesbiche che vogliono servire la propria patria ma che sono obbligati a nascondere il proprio orientamento sessuale. Chissà che con Obama e la sua apertura mentale non cambi qualcosa molto presto.
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