Il mondo della danza classica è sempre stato, nell'immaginario collettivo, soltanto ad appannaggio di madri frustrate che iscrivono le giovanissime figlie a corsi quasi bellici per imparare la preziosa arte, quando
loro non ebbero questa possibilità, o di fresche ragazze che pensano così di avvicinarsi a qualcosa di leggiadro e di etereo. Più ampiamente, l'universo della danza classica è stato un briciolo sdoganato dal talent show Amici condotto da Maria De Filippi nel quale, tra balletti di stile jazz, latini e più in generale di moderno, vengono alternate anche coreografie di classico che hanno fatto capire un pò a tutti alcuni movimenti base. Chi apprezza questo settore dovrebbe correre al cinema a vedere Il Cigno Nero, un discusso film che dallo scorso venerdì è u
scito nelle sale italiane portando sui grandi schermi una storia che prende le basi dalla danza classica, amalgamando però il tutto con una storia di thriller con un pizzico di film a tematica gay. La severa disciplina con la quale le danzatrici di classico vengono istruite su questa nobile arte sarà soltanto un piccolo ingrediente
della furia omicida e della rivalità mista ad amore saffico che verrà presentata tra le due protagoniste, Winona Ryder e Natalie Portman, seguite dal maestro Vincent Cassell, uno degli attori francesi più affascinanti. Non un vero e proprio film lesbico ovviamente, ma un appassionante thriller con un'estetica ben curata e allucinazioni che potrebbero gradire anche i fans degli horror più blandi.
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