Se con l'ultimo film, Lust - Lussuria, è riuscito ad ottenere un discreto successo, la sua consacrazione è stata con il capolavoro intitolato Brokeback Mountain con cui ha dato una svolta al cinema a tematica omosessuale grazie ad una storia ben raccontata e all'intensa passione tangibile tra i due protagonisti. Torna dietro la macchina da paresa Ang Lee con un nuovo film che tenta di rievocare le tinte arcobaleno hippy con Motel Woodstock, una sorta di dietro le quinte del più grande concerto che riuscì a cambiare la storia del mondo intero. Il protagonista è Elliot interpretato da un monoespressivo Demetri Martin che rappresenterà un ruolo chiave nell'organizzazione dell'evento tessendo rapporti con lo staff e con gli abitanti del posto per far sì che milioni di giovani potessero vivere la musica e la libertà. Questo ovviamente cambierà la sua vita da bamboccione patentato in un uomo più forte e curioso del mondo, scoprendo anche un sopito lato ancora poco chiaro tra il bisessuale e l'omosessuale dopo aver provato dei tutto sommato casti baci e triangoli consumati in una roulotte. Poca musica, molta confusione, pochi messaggi, molta droga, qualche nudità di gruppo e poche femministe, nessun concerto e poco Woodstock: ingredienti che hanno bocciato totalmente il film che lascia l'amaro in bocca chi ha vissuto quegli anni e chi voleva invece saperne di più. L'unica nota gay alla pellicola è la presenza di Vilma, ex-marine travestito interpretato da Liev Schreiber che regala le uniche note di simpatico colore e la presenza di Emile Hirsch, già apprezzato in Milk, che ci regala un nuovo nudo quasi integrale.
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