Lo abbiamo visto nei panni di un cronista kazako di nome Borat che, dopo aver abbandonato il suo villaggio tra baracche e galline, si fionda negli Stati Uniti per il suo lavoro da giornalista indossando per l'occasione anche uno striminzito costume da bagno femminile paragonabile ad una sorta di filo interdentale che avvolge tutto il corpo. Da una settimana lo troviamo nuovamente nei cinema nelle vesti variopinte e scioccanti di Bruno, un giornalista esperto di moda della tv austriaca che si diverte a mettere disordine e imbarazzo all'interno dei vari contesti a cui si trova a partecipare. Questo ed altro dal genio di Sacha Baron Cohen, l'uomo dai mille volti e dalle mille variabili interpretazioni che si è lanciato in una nuova avventura cinematografica vestendo, e spesso svestendo, i panni di un nuovo personaggio scomodo che tanto ha fatto parlare di sè. Da film comico quale poteva essere Bruno, il risultato è un film demenziale che può piacere solamente ad un numero limitato di spettatori, traghettandosi ancora oltre quello che fu a suo tempo Borat. La pellicola con il protagonista omosessuale ha lasciato perplessa addirittura l'intera comunità GLBT per lo stile pecoreccio e trash che pervade tutto il film, di certo quindi poco piacevole anche per uno spettatore medio che si ritrova volgarità vere e proprie in bella mostra molto spesso. Bruno non si può definire un film gay perchè non analizza l'omosessualità e non la difende, un pretesto quello di un personaggio brioso e sopra le righe per strappare, nelle intenzioni, qualche risata in più al pubblico.
cmq a fisico non è niente male! :D
RispondiEliminaIl film mi piacerebbe vederlo. Deciderò..in questo periodo ci sono troppi film da vedere al cinema :D
mi sa che ha un bel culo!
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