Anche se sono ancora molti i timidi che fanno fatica a vivere la propria omosessualità alla luce del sole o comunque senza quei veli di riservatezza che si autoimpongono anche quando una botta di gayezza è possibile, il mondo d'oggi è decisamente più libero rispetto a molti anni fa. Per esempio anche l'universo mediatico che riguarda la carta stampata è molto cambiato e adesso in edicola fanno bella mostra di sè anche riviste pensate precisamente per un pubblico gay come Pride o altri magazine che strizzano l'occhio agli omosessuali. Ma se facciamo un salto nel passato possiamo ricordare quanta tensione e quanto coraggio servivano per avere quella rivista che ci dava una mano a vivere esattamente come avremmo voluto e a scoprire che non siamo soli. I viaggi in macchina o con i mezzi pubblici per distanziarsi il più possibile dalla propria casa, scuola o luogo di lavoro per visionare se l'edicola del paese vicino o posta all'altro capo della grande città in cui si viveva era fornita del materiale che cercavamo. Il bisbiglio sottovoce all'edicolante che spesso non capiva la nostra richiesta e ci costringeva a ripetere il titolo della rivista che avevamo intenzione di acquistare e che con tanta tenacia avevamo pronunciato con un fil di voce. Una serie di pagine più o meno patinate ci immergevano però finalmente nell'immaginario gay erotico e non: uomini nudi in bella mostra o semplicemente annunci per incontri piacevoli, notizie di attualità riguardanti il mondo gay o semplici curiosità che facevano parte della cultura omosessuale. Abbiamo ancora molta strada da fare ma almeno oggi c'è un pò meno vergogna ad andare in edicola.
Io parto dal presupposto che più tenti di nascondere una cosa e più le persone si insospettiscono , nel mio caso poi c'è sempre stato poco da nascondere , quindi andavo alla mia solita edicola di fiducia e compravo tutte le riviste che mi interessavano .
RispondiEliminaLa gente se ha voglia di sparlare e sputtanare lo fa comunque , e fare le cose a testa alta , ma soprattutto con naturalezza , ha fatto si nel mio caso che ognuno si facesse gli affari propri .
Solo una volta mi è successa una cosa buffa , ero in un'edicola dove passavo raramente , avevo allora 23 anni, e l'edicolante non voleva vendermi un porno perché , a suo parere , non ero ancora maggiorenne .Mi sono fatto una risata e gli ho mostrato un documento .
Asa grazie mille per averci regalato quest'aneddoto sulla tua vita. Ammiro il tuo coraggio e il "menefreghismo" su eventuali commenti, ma in fondo capisco anche chi ha qualche remora, soprattutto nei paesini di provicina dove queste cose, già etero, figuriamoci gay, sono viste come eresie..
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