Era un uomo discusso e discutibile a causa di alcune sue scelte e della forte vena aggressiva che caratterizzava il suo operato seguendo i regimi di estrema destra del partito di cui era leader, il Bzoe. Sto parlando di Jorg Haider, il governatore della Carinzia morto per un incidente stradale guidando a folle velocità e andando fuori strada dopo aver alzato eccessivamente il gomito poche ore prima di mettersi al volante. I suoi sostenitori sono in lutto mentre chi difende le minoranze che Haider aveva sempre maltrattato, tirano un sospiro di sollievo, ma dopo la morte si stanno aprendo nuove strade verso una sua segreta seconda vita. Infatti secondo le ricostruzioni delle ore precedenti all'incidente, pare che il leader abbia trascorso del tempo in un locale gay in compagnia di un misterioso ragazzo bevendo allegramente una bottiglia di vodka. E le supposizioni che lo vogliono appartenente all'altra sponda non finiscono qui infatti rincara selvaggiamente la dose Stefan Petzner, braccio destro di Haider che di lui dice semplicemente "è stato l'uomo della mia vita" specificando che la loro relazione oltre che lavorativa, andava ben oltre l'amicizia. Insomma pare proprio che nonostante la sua corrente di pensiero, Haider fosse gay e i tabloid iniziano già a ricamare sull'eventualità che l'incidente sia avvenuto anche a causa di problemi di coppia che abbiano convinto l'ex governatore a fare il suo ingresso in un locale gay e bere un pò troppo per distrarsi. Insomma, ma giudicare dalle apparenze: anche il sostenitore più convinto della famiglia tradizionale potrebbe tranquillamente predicare bene e razzolare male.
Un'amica della coppia ha dichiarato ai giornali austriaci che la moglie di Haider, perfettamente al corrente della relazione extraconiugale del marito, era molto gelosa perchè questi destinava a Stefan la quasi totalità del tempo libero, dei week-end, dei viaggi, lasciando a lei solo le briciole.
RispondiEliminaComunque che dire? Per quanto io abborrisca i partiti d'estrema destra, il coming-out di Petzner ( con cui fra l'altro si è giocato una promettente carriera politica) mi ha commosso.
Quest'ultima testimonianza mi è nuova e l'ho assunta con piacere. Anche io trovo molto bello il coming out di Petzner, ma come mai non l'ha fatto prima? Aveva il guinzaglio troppo stretto? E allora che relazione era?
RispondiEliminaIl fatto che Haider fosse dedito a scorribande omosessuali pare che fosse noto a tutti, a Klagenfurt, e di sicuro non ha nuociuto né alla sua immagine né al suo successo. Ma credo fosse insostenibile per lui far sapere di avere una relazione "famigliare" e stabile con un uomo, smentendo così nella realtà il motto di "Dio, patria e famiglia" che ha mosso tutta la sua politica. I suoi elettori gli perdonavano volentieri i "capricci" e le scappatelle da macho gay o da "etero curioso": non lo avrebbero fatto con la sua relazione con Petzner, che per questo è stata tenuta segreta fino all'ultimo.
RispondiEliminaGan
(Scrivo in anonimo xché nn mi fa fare il login!)
Come ho titolato nel mio blog FumettiGay... "Anche i fascisti si inculano"...
RispondiEliminaA me il coming-out di Petner non ha commosso affatto. E' vero, ha perso il suo compagno, e questo dolore è triste. Ma è anche molto triste tutto il dolore che Haider, Petner e tutto il loro partito hanno fatto patire e fanno patire a milioni di persone, omosessuali compresi.
RispondiEliminaCerte cose si possono cercare di capire (figurarsi, ho persino intervistato un nazista gay, ma certo non si possono giustificare...
Oh mio Dio... questa cosa non la sapevo... per me è una vera riveralizione... che avesse una moglie. Che coraggio cara signora, che coraggio!!!
RispondiEliminaNoirpink, nel coming-out di Petzner ci vedo una sorta di "ravvedimento": facendolo ha dato l'addio definitivo al suo partito e credo anche alla sua ideologia politica.
RispondiEliminaCmq, per quanto detestassi Haider, bisogna dire che lui ed il suo partito non risulta tenessero posizioni omofobe. E che politicamente parlando erano più simili alla Lega Nord che a gruppi neofascisti o neonazisti.