martedì 21 aprile 2009

Didorè, Rispolverata dalla Destra la Legge sulle Coppie di Fatto?


In principio furono i Pacs, quei patti civili di solidarietà che, seguendo l'interessante modello francese avrebbero potuto sancire in modo onesto rispettoso le unioni diverse da quelle sotto contratto matrimoniale permettendo così anche alla cosiddette coppie di fatto di avere una tutela generale sotto ogni aspetto della propria vita. Ma l'Italia che tanto avanti non è riguardo queste regolamentazioni e soprattutto sotto la "salvaguardia" di specie protette come le coppie non sposate e le coppie omosessuali ha bocciato anche le alternative più instabili come i famosissimi Dico o ancora i Cus che sono letteralmente spariti nel nulla dopo aver brillato di un barlume di speranza. Ora si ritorna a parlare di questa materia facendo tornare in pista i Didorè, un acronimo che sembra più una filastrocca che starebbe ad indicare i diritti ed i dover di reciprocità dei conviventi, un'idea lanciata da Brunetta e rispolverata da Lucio Barani del PdL e che potrebbe segnare un passo in avanti della destra italiana sulla regolamentazione delle coppie di fatto. Secondo recenti interviste Barani afferma che la Chiesa potrebbe tacere rispetto alla possibilità data anche alle coppie gay di definirsi una "famiglia", ma è la sinistra, con portavoce Paola Concia che vorrebbe giustamente rivedereil progetto per l'approvazione finale. Ad approfittare dell'eventuale realizzazione dei Didorè, sarà anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini per poter regolamentare l'unione con la sua compagna, e questo mi fa tornare in mente quelle leggi ad personam che ai piani alti di adesso sono piuttosto frquenti. Apertura di occhi sui problemi della nostra società in materia di diritti e tutela delle minoranze o semplice bisogno personale delle alte cariche dello stato?

1 commento:

  1. Io credo che lo faranno. Sarà una cosina all'acqua di rose, che non parificherà di certo le coppie di fatto alle famiglie, e si limiterà alla formalizzazione di qualche piccola concessione giuridica. Il tutto sarà basato sul concetto della "convivenza" e non certo su quello del "coniugo famigliare", per non incorrere nel veto della Chiesa cattolica. Non sarà molto di più di quanto esiste oggi, ma basterà al Governo per zittire quanti lo accusano di oscurantismo nei confronti dei diritti civili.
    Reputo molto più interessante l'iniziativa della Rete Lenford a proposito dei matrimoni!

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