Quando qualcuno immagina un modello, sicuramente la mente viaggia per materializzare la figura di un ragazzo dai lineamenti quasi femminili, senza ombra di dubbio slanciato e magrissimo, magari con caratteristiche particolari come belle labbra e begli occhi ma nulla di virile nel suo aspetto. Eppure nel mondo delle sfilate mondiali, a volte capita di assistere a delle originali passerelle in cui i canonici fisici anoressici, anche maschili, che la moda ha imposto nel corso degli anni, vengono sostituiti con delle tipologie fisiche completamente diverse. E' il caso della recente sfilata Wonderbear in cui, e il nome è tutto un programma, a mostrare un'inedita collezione di abiti, è stato un gruppo di quelli che comunemente nel vocabolario gay si defeiniscono orsi. Quindi ciccia e pelo a go-go, barba folte ma curatissime, lineamenti maschili e decisamente diversi da quelli che normalmente si vedono sulle passerelle delle grandi griffe mondiali. L'idea è venuta allo stilista Walter Van Beirendonck che ha deciso di dedicare appunto un'intera collezione a quel tipo di uomo, piuttosto comune rispetto alle taglie striminzite presentate durante le varie stagioni della moda, che ha lo stesso bisogno di qualcosa di originale per valorizzare il proprio corpo. Tra colori luminosi e vivaci, occhiali che ricordano le zampette d'orso, simbolo che spesso si incontra nella grande famiglia degli orsi, e con una proposta di costumi da bagno, Wonderbear si è imposta come l'ideale per la comunità ursina mondiale che segue la moda attuale.
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