venerdì 18 novembre 2011

Benetton, Baci Gay nella Campagna Unhate


Qualcuno sosteneva che il bacio è un apostofo rosa messo tra le parole t'amo, è una nuvoletta rosa sulla quale appoggiarsi quando si sta bene con una persona, è un segno d'affetto tangibile tra due persone, senza distinzione di sesso, di età, di religione, di mentalità, guidato solo da stima e passione.  

Questo gesto semplice ma pieno di significato è stato adottato come protagonista principale di una nuova campagna pubblicitaria per il marchio Benetton che fin dalla sua prima apparizione ha destato non poco clamore e critiche ad ampio spettro facendo
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discutere molto.  

Questo è accaduto per i personaggi scelti come protagonisti della campagna, tutti ritoccati abilmente dalla grafica, inventando quindi baci impossibili tra importanti icone del nostro tempo, sia per il versante religioso che per quello puramente politico, obbligando Benetton anche a ritirare alcuni scatti incriminati.  

Fa di certo sorridere il bacio affettuoso tra la Merkel e Sakrozy, ma fa già più effetto quello tra Mahmud Abbas e Benjamin Netanyahu nonchè la foto che ha fatto innervosire la Casa Bianca che vede Obama baciare il Presidente cinese Hu Jintao, ma è un'altra la pietra dello scandalo.  

L'Imam che bacia il Papa è infatti una foto che non apparirà più nella campagna Unhate, proposta come variante dei bambini di varia nazionalità per cui è famosa Benetton, giudicata troppo ardita e per alcuni anche patetica, sfruttando personalità che qualcuno reputa intoccabili. 

Che una campagna contro l'odio serva davvero quindi?

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