Durissima la vita per un omosessuale iraniano. Non so se lo sapevate ma mentre in tutto il resto del mondo i gay e le lesbiche venivano non solo visti male ma etichettati come "malati", in Iran c'è addirittura la pena capitale! Se la tua natura ti porta semplicemente ad amare una persona del tuo stesso sesso, quello che ti attende è la morte, assurdo, davvero assurdo ma vero. Ed è proprio questo che stava capitando a Pegah Emambakhsh, donna iraniana con alle spalle un matrimonio fallito e 2 figli, colpevole di essersi innamorata di una donna e di voler vivere serenamente la sua nuova vita da lesbica. Ma ciò nella sua patria non è possibile, così la sua compagna è stata arrestata mentre lei è scappata nel Regno Unito chiedendo asilo politico e affinchè si faccia qualcosa affinchè questa tortura e questa legge fuori da ogni rispetto sociale sia abolita il prima possibile. Detenuta in Inghilterra e a rischio di essere inviata di nuovo nel suo paese dove l'avrebbe attesa una fine tristissima, è recentissima la notizia della sua scarcerazione e quindi della sua libertà in ogni senso. Fortissimo l'appoggio di tutti con sit-in in varie città del mondo e grande appoggio con la campagna "Flowers for Pegah" che ha visto recapitare migliaia di mazzi di fiori per sostenere la causa della povera donna iraniana e lottare contro queste barbarie. Questo appena fatto con Pegah è sì un grande passo, ma la strada è ancora lunga da percorrere: speriamo che con un passetto alla volta riusciremo a cambiare qualcosa.
Nessun commento:
Posta un commento