venerdì 7 settembre 2007

Piazza Bellini come Stonewall



Ci tengo a ricordarlo. A Sorrento è stata pubblicata in prima pagina la notizia che un dipendente comunale avesse un profilo su un sito di incontri per omosessuali, così come se fosse un fenomeno da baraccone o come se avesse svaligiato una banca. A Capaccio, in provincia di Salerno è addirittura il sindaco in persona che esprime un esplicito commento verso la comunità omosessuale: "I gay sono gente malata che andrebbe ricoverata, noi accettiamo solo il denaro di gente perbene e tranquilla senza strane idee per la testa". E ultimo ma non ultimo, come potete leggere un paio di post più giù, l'aggressione verbale e quasi fisica a Piazza Bellini a Napoli verso un gruppo di gay e lesbiche che erano semplicemente nel loro solito luogo d'incontro. E' per questi scioccanti episodi che l'Italia deve muoversi ed entrare finalmente nel nuovo millennio per quanto riguarda i diritti civili. Ieri 5 settembre alla Questura di Napoli sono arrivate le prime denunce di chi era a Piazza Bellini e ha assistito all'aggressione, bisogna farla pagare a chi si comporta in questo modo. Salvatore Simioli, il presidente di Arcigay Napoli commenta così: “Oggi per la prima volta tanti omosessuali hanno trovato il coraggio di denunciare i loro aggressori realizzando una piccola Stonewall nel cuore della nostra città: non esistono alibi per transigere sui diritti e la legalità, ed Arcigay non dialoga con chi è violento contro gli omosessuali e i transessuali o chi contratta sui loro diritti”. Arcigay Napoli ha anche ricevuto la solidarietà di consiglieri e della sottosegretaria di stato per le pari opprtunità, ma oltre al loro appoggio servirebbe una vera e propria campagna di sensibilizzazione e soprattutto la tanto attesa estensione del pacchetto anti-violenza anche per i reati d'odio contro persone omosessuali. Quanto ancora dobbiamo aspettare? Vogliamo che ci scappi il morto?

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