Sei spensierato, senza problemi, sei felice.. si, sei felice, forse è questa quella che chiamano felicità, l'hai finalmente raggiunta con la persona che ti sta accanto. Tu sei un uomo, lui è un uomo, ed è il tuo uomo, è la persona che cercavi da una vita, quello sguardo da cucciolo, quell'aria furbetta, quel sorriso ammaliante, quella barba di tre giorni che ti fa impazzire, quella camminata virile, quel fisico perfetto, tutto ti piace di lui, vorresti gridarlo al mondo intero. Ma siete nel pieno centro di una caotica tipica città italiana e cosa fai? Gli stringi la mano e gliela tieni passeggiando come se niente fosse oppure ti comporti come se fosse un tuo caro amico e state semplicemente facendo quattro passi insieme? Conosco persone che non si fanno il minimo problema a tenere per mano il proprio uomo fregandosene altamente degli sguardi curiosi e colpevolizzanti della gente, ma ne conosco anche altri che preferirebbero passeggiare con il proprio lui quasi come se fosse un perfetto estraneo pur di non mostrare alla gente quale tipo di relazione ci sia tra i due. In qualunque capitale europea due uomini possono tranquillamente camminare mano nella mano, ma come mai in Italia se uno prova a farlo c'è come minimo uno sguardo che ti segue come se da un momento all'altro uno degli elementi dell'inusuale coppia dovesse trasformarsi in un alieno o come se a quella dolce stretta di mano dovesse seguire un caldo incontro di sesso consumato proprio lì in strada. Quando cambierà mai la nostra società nei confronti delle coppie gay?
sabato 31 maggio 2008
venerdì 30 maggio 2008
Da Oggi al Cinema il Film di Sex and the City
Forse a qualcuno sarà scesa addirittura una lacrimuccia guardando con un velo di malinconia l'ultimo episodio di Sex and the City, un telefilm durato ben 6 stagioni che ha fatto breccia nei cuori delle donne per aver sdoganato il tema delle donne stesse che parlano di sesso, e negli omosessuali per aver mostrato delle protagonista che possono considerarsi delle vere e proprie icone gay. Abiti costosi e all'ultima moda, scarpe quasi sempre dal tacco vertiginoso e dal costo inconcepibile, abitudini alquanto libertine e modi di fare e dire assolutamente irresistibili per il pubblico gay, questo e molto altro è Sex and the City, quel serial che ha fatto di Carrie Bradshaw alias Sarah Jessica Parker un'icona di stile e che ci ha fatto adorare Samantha Jones la mangiauomini della serie, in fondo fragile ma apparentemente spregiudicata e affamata di sesso come nessun altra. Dopo quell'ultimo episodio si è parlato molto di un eventuale film con le stesse protagoniste per chiudere sul grande schermo la serie culto, e proprio oggi arriva nelle sale di tutto il mondo il film di Sex and the City per respirare ancora le atmosfere fashion di Manhattan in compagnia di Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha sempre più complici e sempre più alla moda anche se ormai anche per loro gli anni sono passati. Non vedo l'ora di prendere posto in sala per gustarmi probabilmente il film dell'anno per chi come me ha amato moltissimo questa serie e da qualche tempo si sentiva un pò orfano senza aver sentito in nessun telefilm dicorsi così espliciti sul sesso e nessun paio di Manolo Blanhik ai piedi di una protagonista!
giovedì 29 maggio 2008
Il Triangolo No.. o Si?
Il triangolo no, non l'avevo considerato intonava qualcuno qualche anno fa. In quel caso il triangolo era una situazione totalmente inaspettata, un incontro sessuale ampliato all'insaputa di un elemento della coppia preso quindi di sorpresa e in quel contesto contrariato da una situazione inusuale che di certo non si attendeva. Ma siamo proprio sicuri che il triangolo sia una pratica così poco frequente e che le coppie siano così blindate come spesso vogliono far credere? E' opinione comune, da me non condivisa, che le coppie gay vivano spesso di solo sesso e che quelle poche che resistono abbiano come segreto appunto quest'ingrediente in più che può essere rappresentato da uno stallone di riserva da inserire all'interno della coppia quando occorre una ventata di divertimento in più per scaricare lo stress e scacciare la noia di un rapporto di coppia probabilmente logorato dagli anni di attività in comune. Ma farà davvero bene un terzo uomo ad una coppia gay navigata e con un bel bagaglio di esperienze per offrire una luce ai momenti bui e sbriciolare quel necessario peperoncino a letto attivando così giochi di ruolo ed appassionati incontri più numerosi provando sensazioni nuove e condividerle con il proprio partner? Quanto dura la passione iniziale prima che la gelosia o la noia anche del triangolo abbia il sopravvento? Forse ha ragione il detto che dice meglio soli che mal accompagnati, ma per fortuna esistono coppie che poggiano la propria base su un vero sentimento e sulla voglia di iniziare un percorso di vita insieme, senza aver bisogno di stare troppo stretti a letto..
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martedì 27 maggio 2008
Mehdi Kazemi è Salvo!
Dopotutto non sempre le cose vanno male. Noi in Italia ci lamentiamo tanto della completa assenza di diritti a nostro favore e di continue discriminazioni da parte di quelli che potevamo credere fossero amici, da colleghi di lavoro e capouffici, dalle occhiate per strade o da terribili pestaggi e violenze più o meno fisiche che minano la nostra libertà. Ma bisogna ricordare anche quei paesi che sono in uno stato ancora più arretrato del nostro, quei paesi in cui l'omosessualità non viene vista come un male incurabile su cui è necessaria soltanto la violenza definitiva, la morte per impiccagione con l'accusa di sodomia. Ciò accade in Iran, luogo natale di Mehdi Kazemi da cui il 19enne è scappato per evitare la morte rifugiandosi nel Regno Unito per poi tentare di nuovo la fuga verso il Canada per evitare il rimpatrio, ma purtroppo alla frontiera viene fermato e spedito in Olanda, paese più clemente riguardo l'asilo politico. Peccato che la pacchia duri poco visto che è stato effettuato lo spostamento del giovane di nuovo nel Regno Unito affinchè tornasse in Iran per affrontare il suo triste destino, ma per fortuna l'associazione EveryOne e una pressante campagna mediatica sono riusciti a mettere in crisi il sistema di esplusione per i profughi dal Regno Unito facendo riconoscere la necessità di cambiare le procedure. In questo modo Mehdi Kazemi non rischia più la morte visto che la procedura per l'espatrio è stata sospesa. Resta ancora forte il problema in Iran dove un ragazzo può essere ucciso per il semplice motivo di essere gay.
lunedì 26 maggio 2008
Addio Markette
La scorsa settimana si è conclusa la stagione e probabilmente l'intera programmazione di un programma che ha fatto brillare il palinsesto di una rete come La7 spesso considerata come canale minore ma che nulla ha da invidiare ad alcuni programmi che vanno in onda sulle reti ammiraglie della tv italiana. Lo show in questione è Markette condotto magistralmente da Piero Chiambretti che probabilmente dal prossimo autunno sarà al timone di un programma della Rai e con questo darà il definitivo addio ad un figlio che ha svezzato e cresciuto insieme ad un gruppo di lavoro affiatato e simpaticissimo, colorato, festoso e decisamente gay-oriented. Moltissimi i personaggi che nelle varie stagioni del programma l'hanno reso uno dei preferiti dal pubblico gay presentando spesso macchiette ed esagerazioni dello stereotipo, ma anche tante icone gay o rappresentanti ideali di una gay tv vera e propria. A cominciare da ospiti come le donne dello spettacolo più in auge fino ai vari personaggi minori legati al mondo gay per la carriera o un episodio in particolare. Ma il fulcro di Markette è stato il cast variegato e nutrito, a cominciare dalla favolosa Maga Maghella alias Costantino della Gherardesca che prima con le sue predizioni al vetriolo e poi con i suoi gay-test è senz'altro il mio preferito, per poi continuare con l'acido cromatologo, con l'incomprensibile nonnina, la pseudo-lesbica Faiella al call-center e ancora alle vecchie rubriche di Signorini sul gossip e di Johnathan Kashanian sui gadget erotici in generale. Markette un pò ci mancherà con la sua carica di brio, ma chissà che il programma che lo sostituirà non sarà ancora più gay!
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domenica 25 maggio 2008
Sondaggio - Arriva il Film di Sex and the City..
Le confortanti notizie arrivate in questi giorni da parte delle idee che hanno i membri del nuovo governo appena formatosi hanno di sicuro illuminato un percorso già ben delineato nelle nostre menti che si allontana a grandi passi da quelli che sono gli obiettivi principali degli omosessuali. Dopo la Carfagna che nega patrocini e fa l'indifferente direi che ben poco dobbiamo aspettarci, ma vediamo il sondaggio dela scorsa settimana che risultati ha dato per capire anche un pò la vostra opinione. Vi avevo chiesto cosa mai vi aspettaste da questo nuovo governo riguardo la tutela dei diritti degli omosessuali e molto ottimisticamente la voce più favorevole a noi, ovvero quella della creazione della legge sulle coppie di fatto è rimasta a zero. Al secondo posto abbiamo invece un rassegnato "non si muoverà nulla" col pensiero che passeremo altri 5 anni di lotte inascoltate e manifestazioni inutili per i nostri scopi. A pari merito al primo posto ognuno con il 40% c'è chi auspica almeno la legge che punisca i reati d'odio, tra cui anche quelli di omofobia e dall'altro la speranza che il governo ombra di Veltroni possa far qualcosa per accontentarci. La speranza è l'ultima a morire, ma se il buongiorno si vede dal mattino io la vedo davvero dura.. Ma cambierei del tutto discorso provando a distrarci con il succulento film che sta per arrivare nelle nostre sale e che farà la felicità di molti di voi, ovvero Sex and the City The Movie: lo attendete con ansia o non ve ne frega nulla? Rispondete numerosi mi raccomando!
venerdì 23 maggio 2008
Gaetana/Giusy di X-Factor - Il Party & La Bambola
Ho già parlato di lei in altri articoli di questo blog ma mi sento di dedicarle un'intera rubrica dei video settimanali per svelare un piccolo segreto (che poi probabilmente tanto segreto non è) del suo passato che in trasmissione, a quanto ricordi, non è stato mai rivelato. Chissà se Giusy di X-Factor farà delle serate canore già quest'estate riempiendo le piazze di chissà quale paesino per la festa di chissà quale santo patrono. Lei, con quella voce un pò così che ricorda un pò la vecchia cantante dei Delta V se vogliamo restare nei confini italiani, o moltissimo quella di sua maestà Amy Winehouse grazie al suo particolare modo di cantare che la rende differente da tutte le voci seppur melodiose e più dirette presenti nel programma. Ma non tutti i protagonisti di X-Factor sono sotto i riflettori per la prima volta.. Infatti mentre Tony si esibiva come cantante nei pianobar come ha dichiarato già più volte, Antonio l'orsacchiotto napoletano uscito diverse puntate fa fu uno degli attori/cantanti del musical "Scugnizzi", mentre Ilaria era una corista. Ok, nomi non notissimi quindi, ma quello di Giusy invece si, anche se prima non era Giusy bensì Gaetana, per omaggiare il nome di sua nonna, che qualche anno fa arrivò sulle reti musicali con il video del suo singolo "Il Party" che secondo me era orrendo e non metteva in evidenza la sua voce particolare. Voi la preferite in versione Gaetana o in quella di Giusy per esempio quando ha personalizzato "La Bambola" di Patty Pravo? Gustatevi i video nella colonna qui a destra!
Madonna Arriva al Festival di Cannes
Per la signora della musica internazionale è tempo di un nuovo cambiamento radicale oppure dovremo abituarci a vederla in varie vesti oltre quella di cantante affermata ed idolatrata dalle masse e soprattutto dal pubblico gay che continua a farle le feste? Madonna non contenta dell'uscita del suo ultimo album "Hard Candy" e probabilmente dell'inaspettato calo di vendite visto che di capolavoro proprio non si può parlare in fondo, sembra aver spostato momentaneamente il suo interesse verso la regia e la produzione di film e documentari. Ancora una nuova camaleontica variazione sul tema della più grande icona gay mondiale che dopo essere passata per Berlino presentando il suo "Filth and wisdom", sporcizia e saggezza, ovvero i nuclei centrali del film stesso, ha calcato il red carpet di Cannes per la presentazione del suo nuovo documentario sulle condizioni dei bambini del Malawi, terra che ormai sembra essere assediata da vip in cerca di bimbi da adottare o di filmati da girare, intitolato "I am because we are". Ad accompagnarla sulla passerella zeppa di flash accecanti di fotografi affamati di vip, una magnifica Sharon Stone formando quindi una coppia di bellissime 50enni della serie "ci sono ma non si vedono", bionde, ricche, belle ed affermate, nonchè in qualche modo vicine al mondo gay, per charme, attrazione fisica e quel vago piglio da donne aggressive che tanto ci stuzzicano l'appetito. Insomma Maddy, cinema o musica? Mi sa tutti e 2..
giovedì 22 maggio 2008
Breakfast with Scot
Al Festival del Cinema Gay di Torino di quest'anno mi è capitato di vedere un film che sulla carta non mi aveva convinto più di tanto, ma che alla visione si è dimostrato simpatico e coinvolgente sorprendendomi positivamente. Breakfast with Scot è la storia di una coppia gay che convive: Sam è un avvocato, Ed invece un ex-giocatore di hockey diventato cronista sportivo. Il fratello di Sam, Billy ha una relazione con una ragazza madre che muore per overdose e, per non ricevere in affidamento il bambino, decide di trasferirsi in Sud Africa, passando così in affido il ragazzino alla coppia gay protagonista. Il piccolo Scot va così dai suoi nuovi genitori momentanei che riceveranno un'inaspettata sorpresa visto che aprendo la valigia del bambino scopriranno che all'interno ci sono boa di struzzo dai colori più sgargianti, spazzole per capelli, collanine ed orpelli di vario genere.. insomma Scot, nonostante i suoi 11 anni, sembra già sapere benissimo quale strada intraprendere. Questo farà notare una netta contrapposizione tra la libertà di un bambino di vivere la propria vita in qualunque modo desideri per quanto "anomala" sia, e le varie imbavagliature, obbligate o volute che un uomo adulto, in questo caso Ed, mantiene nella vita di tutti i giorni spesso sacrificando delle vere emozioni e rinnegando quello che si è. Straordinaria l'intepretazione del piccolo Noah Bernett che risulta assolutamente convincente nel suo ruolo, con tutta la voglia di vivere di un bambino, arricchita da quel tocco gayo non troppo calcato che lo rende davvero apprezzabile. Ho i miei forti dubbi ma spero arrivi presto anche nelle sale italiane.
mercoledì 21 maggio 2008
Mara Carfagna Nega il Patrocinio al Gay Pride
Non so bene se si tratta della prima dichiarazione a dir poco folle della novella ministra per le Pari Opportunità che malauguratamente dovremo sorbirci per i prossimi 5 anni, ma Mara Carfagna di sicuro non si fermerà qui in quanto ad esternazioni omofobe ma soprattutto controproducenti verso la società civile che la classe politica si ostina a rifiutare e rigettare come se fosse la cosa più normale del mondo. Tutti sapete probabilmente che a fine giugno ci sarà il Gay Pride nazionale che si svolgerà a Bologna ma la signora Carfagna ha candidamente ammesso che il governo non darà il patrocinio alla manifestazione per il semplice fatto che secondo lei i gay non sono affatto discriminati e quindi non c'è bisogno di un Gay Pride. Secondo la Carfagna le vere lotte contro la discriminazione devono organizzarle soltanto i portatori di handicap, le donne maltrattate, i bambini e gli anziani, ma non i gay visto che secondo tutti i suoi amici omosessuali la realtà italiana al riguardo non è affatto discriminatoria. Beh Mara se continui a frequentare le dive fashion che lavorano per le Grandi Firme mi sembra ovvio che per i soldi che hanno sono discriminate nè tanto meno hanno problemi di nessun tipo, oltre a fregarsene dei diritti civili sacrosanti per tutti, ma fatti un pò in giro in un'edicola e quasi quotidinamente purtroppo leggerai tantissimi episodi di violenza fisica e psicologica, mobbing e torture varie ai danni dei gay che, per un clima di indifferenza come quello che aleggia intorno a te, sono costretti ancora a nascondersi e spaventarsi di essere quello che si è. Non so voi, ma io mi vergogno profondamente, e l'Italia è ancora una volta la barzelletta dell'Europa.
lunedì 19 maggio 2008
Matrimoni e Separazioni tra le Coppie Lesbo Famose
Visto che ormai anche lo stato della California ha detto si ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, i protagonisti omosessuali del mondo dello spettacolo americano hanno dato vita ad alcune dichiarazioni riguardo la propria vita privata che muovono un pò le acque nel gossipparo mondo dello showbiz, soprattutto per quanto riguarda le coppie lesbiche uscite allo scoperto. L'icona lesbo per eccellenza, Jodie Foster, acclamata protagonista de "Il silenzio degli innocenti" e "Panic Room" dopo aver finalmente rivelato a tutti la propria omosessualità ed aver presentato alla stampa la propria compagna Cydney Bernard con cui ha cresciuto due figli avuti con l'inseminazione artificiale, ha annunciato la separazione dalla sua donna dopo 14 anni di vita insieme. Non sono ben chiari i motivi ma a quanto pare anche le coppie omosessuali di lunga data non sono affidabilmente stabili, esattamente come quelle etero. Ma per una coppia che si sfascia, altre due ben solide probabilmente diverranno ancora più salde vista l'intenzione di contrarre matrimonio. Una delle coppie in questione è composta da Ellen DeGeneres che ha espresso la ferma volontà di sposare la sua compagna Portia De Rossi, bellissima donna già apprezzata in serial come Ally McBeal. L'altra donna su cui circolavano voci su un presunto matrimonio lesbo è Cynthia Nixon, la Miranda di Sex and the City che ha lasciato il marito e i figli per una donna, ma a quanto pare l'attrice ha dichiarato come false questi rumors riguardo le sue imminenti nozze gay. Che fosse tutta una montatura per dare ancora più luce ai lustrini del nuovo film di Sex and the City?
domenica 18 maggio 2008
X-Factor: Ci Sarà una Nuova Icona Gay?
Mancano appena due puntate e si concluderà quello che sulla carta doveva essere il vero evento televisivo del 2008 che invece si è rivelato un mezzo flop con ascolti piuttosto bassini e scopiazzature varie da altri programmi come Operazione Trionfo e soprattutto Amici di Maria De Filippi a giudicare dalle incazzature e i litigi dei 3 giudici. Sto parlando ovviamente di X-Factor che per ora vede ancora 5 protagonisti in gara e già si fantastica su chi possa essere il vincitore ma soprattutto chi di questi potrà salire sui palchi delle feste estive e magari anche diventare una nuova icona gay. A parte il gruppo di Morgan direi che tutti hanno una chance: Emanuele con il suo visino dolce in constrasto con un fisico atletico e leggermente scolpito è di sicuro un'attrattiva interessante verso chi ama il genere maschile, così come Tony che diventerà subito una piccola icona dei gay un pò più maturi e bisognosi di coccole, meglio se a farle è un ragazzetto quasi napoletano dagli occhioni azzurri e il visino fresco tutto da sbaciucchiare e smanacciare. Discorso ovviamente diverso per le donne: Ilaria potrebbe diventare la reginetta dei gay più romantici e dolci, quelli che sognano con le canzoni e con le belle voci melodiose grazie a questa bella ragazza sarda. Giusy infine non solo potrebbe diventare un'icona lesbo grazie alla sua voce roca e al look a volte un pò graffiante ed aggressivo, ma anche un'intrigante personaggio musicale vista l'aria un pò stralunata e dall'animo sicuramente da frociarola: ha anche una marcia in più visto che il panorama musicale l'ha già intravisto qualche anno fa, ma ve ne darò prova in uno dei prossimi post!
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sabato 17 maggio 2008
17 Maggio - Giornata Mondiale Contro l'Omofobia
Il nome di Louis-Georges Tin probabilmente a nessuno farà venire nulla alla mente, ma ci serve sapere che il curatore del "Dictionnaire de l’homophobie" è colui il quale ha proposto l'iniziativa di istituire una giornata mondiale contro l'omofobia che cade proprio ogni 17 maggio. Oggi quindi in molte città italiane, come nel resto del mondo, si organizzeranno eventi e manifestazioni, incontri e dibattiti sul tema ricordando quanto sia importante difenderci da questo male che mina prima di tutto gli omosessuali in prima persona, ma anche la società e la morale civile di un paese che ancora oggi bisogna istruire sul rispetto delle regole e soprattutto delle altre persone. Siamo nel 2008 inoltrato eppure, nonostante nel resto del mondo si faccia di tutto per istituire delle leggi che permettano anche ai gay una vita normale dal punto di vista giuridico, qui in Italia non solo la parola gay è quasi ancora un taboo, ma bisogna difendersi dai molteplici episodi di bullismo e di violenza ai danni degli omosessuali. L'ultimo soltanto in ordine di tempo è il tentativo di omicidio da parte di una madre nei confronti della figlia 16enne soltanto perchè quest'ultima aveva osato rivelarle la sua relazione con una ragazza 18enne, senza dimenticare il triste episodio di Torino dove un ragazzo sbeffeggiato dai compagni perchè probabilmente gay, non ha resistito alle continue angherie ed ha preferito togliersi la vita. I problemi ci sono ancora e ce ne sono molti, speriamo che iniziative come questa possano farci sperare in un futuro prossimo migliore che ci porti un pò di rispetto e delle vere punizioni verso le continue violenze che molti di noi devono ancora subire.
venerdì 16 maggio 2008
Gina Lollobrigida a Markette
Ieri sera la noia e la sonnolenza stavano imperversando e lo zapping televisivo era uno dei miei unici sollazzi possibili, così con destrezza ho digitato più volte sul telecomando per godere della mera programmazione seral-notturna del palinsesto italiano quando sono stato abbagliato da una visione inaspettata. Gina Lollobrigida, la mitica Lollo nazionale in tutta la sua vetusta carica di anni mai rivelati era seduta comodamente sul trono di Markette intervistata dal simpatico Piero Chiambretti in occasione di una nuova esposizione delle sue opere scultoree. Era fasciata da un abito nero di chissà quale stilista non-vedente, al collo aveva dei cristalli da lampadario di sala dei primi del '900 e alle orecchie altre 2 grosse pietre che probabilmente a fine intervista le avrebbero allungato i lobi di almeno mezzo centimetro. Il trucco era quello di una belva feroce, eccessivo sotto ogni punto di vista per una donna della sua età e per concludere, sulla testa c'era una delle parrucche più innaturali che abbia mai visto con l'attaccatura posteriore mal incollata sulla nuca e di un'altezza spropositata anche dopo una cotonatura di ore per delle ciocche di capelli naturali. Non parliamo poi delle affermazioni sugli attori di Hollywood, sulle critiche mosse al bambino (ormai 40enne) di Pinocchio che pare l'abbia diffamata e quasi uccisa lapidandola, e soprattutto sulle sculture che dichiara come sue: ma l'immaginate la Lollo malferma sulle gambe che sale su un'impalcatura per levigare un blocco di marmo di 6 metri? Quante favole ci racconti cara Lollo, anche per questo sei diventata un'icona gay.
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