Per la signora della musica internazionale è tempo di un nuovo cambiamento radicale oppure dovremo abituarci a vederla in varie vesti oltre quella di cantante affermata ed idolatrata dalle masse e soprattutto dal pubblico gay che continua a farle le feste? Madonna non contenta dell'uscita del suo ultimo album "Hard Candy" e probabilmente dell'inaspettato calo di vendite visto che di capolavoro proprio non si può parlare in fondo, sembra aver spostato momentaneamente il suo interesse verso la regia e la produzione di film e documentari. Ancora una nuova camaleontica variazione sul tema della più grande icona gay mondiale che dopo essere passata per Berlino presentando il suo "Filth and wisdom", sporcizia e saggezza, ovvero i nuclei centrali del film stesso, ha calcato il red carpet di Cannes per la presentazione del suo nuovo documentario sulle condizioni dei bambini del Malawi, terra che ormai sembra essere assediata da vip in cerca di bimbi da adottare o di filmati da girare, intitolato "I am because we are". Ad accompagnarla sulla passerella zeppa di flash accecanti di fotografi affamati di vip, una magnifica Sharon Stone formando quindi una coppia di bellissime 50enni della serie "ci sono ma non si vedono", bionde, ricche, belle ed affermate, nonchè in qualche modo vicine al mondo gay, per charme, attrazione fisica e quel vago piglio da donne aggressive che tanto ci stuzzicano l'appetito. Insomma Maddy, cinema o musica? Mi sa tutti e 2..
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