C'è stata la rossa Noemi come artista ufficiale per l'apertura delle danze nella serata di inaugurazione presso l'UCI Cinemas Lingotto che ha impreziosito
l'evento con i suoi pezzi più celebri, ma c'è stato anche Dario Argento che ha dato lustro al genere horror presente anche nelle categorie delle pellicole rainbow. Nel capoluogo piemontese è anche trasitato Lindsey Kemp, stralunato ed istrionico protagonista di mille iperboli del passato, così come Veruschka, icona incontrastata del cinema ma soprattutto della moda negli anni '60 come musa 
ideale di molti artisti. Il Torino GLBT Film Festival ha appena chiuso i battenti della sua ventiseiesima edizione con un grande successo di pubblico e una fantastica selezione di prodotti appartenenti alle tre categorie fondamentali: lungometraggi, corti e documentari, celebrando con la serata di premiazione, i migliori tra pubblico e critica. Per i documentari ha battuto tutti i concorrenti "We were here", uno spaccato della società degli anni '80 in piena esplosione della minaccia AIDS, mentre per i corti la giuria ha deciso che i migliori fosse Plan cul, scanzonata mini-commedia divertentissima da rivedere con gli amici. La pellicola vincente è stata Tomboy, originale storia tra bambine già alle prese con la consapevolezza della propria identità sessuale, trattata con 
grande profondità e sensibilità. E' un bene sapere che i diritti di questa pellicola sono stati acquistati per introdurla nei circuiti cinematografici classici, in modo che non siano soltanto i visitatori del festival i fortunati spettatori di un lavoro che è giusto vedere nelle sale di tutto il paese.
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