martedì 9 agosto 2011
Paola Concia, Giovanardi e la Santanchè Contro il Suo Matrimonio
Il matrimonio è etichettato da sempre come il giorno più bello della vita di una persona e gli estenuanti preparativi sono senza dubbio parte del coronamento di un sogno d'amore che si è cementato pian piano attraverso una conoscenza approfondita ed un sentimento che si fa sempre più forte, tanto da volerlo sancire con una cerimonia.
La gioia è ancora maggiore quando il matrimonio si celebra tra due persone dello stesso sesso, un evento purtroppo circoscritto solo ad alcuni paesi ma che, proprio per questa sua rarità e per la forte volontà di chi riesce a realizzare un evento simile, così com'è avvenuto tra Paola Concia e la sua compagna Ricarda.
E' recentissima la notizia delle loro nozze a Francoforte, luogo in cui hanno dovuto recarsi a causa della mancata possibilità di potersi sposare a Roma dove entrambi hanno la cittadinanza da anni, ma non è stata questa l'umiliazione che hanno provato le due donne.
Infatti a seguito di questa notizia, alcuni pareri, per così dire illustri, hanno fatto precipitare nuovamente l'Italia in una coltre di omofobia e di triste realtà per quanto riguarda le speranze di avere avanzamenti nel campo dei diritti civili nel nostro paese.
Giovanardi si è trincerato di nuovo dietro l'idea del matrimonio esclusivo tra uomo e donna e della necessità di farlo tra due persone che possono avere figli, in barba tra l'altro a tutti quelli che soffrono di sterilità, ma è di qualcun altro l'insulto peggiore.
La Santanchè infatti si è chiesta in modo serio e deciso che bisogno avesse la Concia di sposarsi con la sua compagna, dando un cattivo esempio ai giovanissimi e ai figli di famiglia che vedono due donne contrarre matrimonio: sarà un crimine così efferato dimostrare in modo così umano e forte una storia d'amore importante e serena?
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