Dopo lo sconclusionato ed inaspettato taglio netto a tutte le scene più importanti della trasmissione televisiva in seconda 
serata di Brokeback Mountain, bisogna forse pensare che i responsabili dei palinsesti italiani pensino che gli spettatori non siano pronti a guardare scene di passione o affetto tra omosessuali. E forse i gay non sono ben accolti nemmeno al cinema visto che in poche sale, pochissime, esce proprio oggi nel silenzio generale "Baby Love" titolo italiano per "Comme les Autres", una commedia diretta dall'esordiente Victor Garenq dedicata ad un problema che assilla le coppie gay, quello dell'adozione. La storia è quella
di Philippe e Manu, una coppia di fatto affiatata e lontana dagli stereotipi classici dell'omosessualità. Manu è un pediatria e forse proprio questo continuo contatto con i bambini gli fa nascere un forte desiderio di paternità che naturalmente non potrebbe mai avere: inizia così una caccia all'utero in affitto, fino a quando un provvidenziale tamponamento stradale non permette a Manu di conoscere una donna che gli sconvolgerà letteralmente la vita. L'idea al regista è venuta da una storia vera, proprio quella del suo pediatra gay che cercava di avere un ba
mbino attraverso l'aiuto di alcune coppie di amiche lesbiche e così Garenq ha ben pensato di romanzare la vicenda reale per creare questa pellicola. Grande successo in patria, arriva fino a noi un pò sottotono ma se dovesse spuntare in un cinema dalle vostre parti vi consiglio di non perderlo, dopotutto le commedie natalizie gay non si vedono tutti i giorni.
serata di Brokeback Mountain, bisogna forse pensare che i responsabili dei palinsesti italiani pensino che gli spettatori non siano pronti a guardare scene di passione o affetto tra omosessuali. E forse i gay non sono ben accolti nemmeno al cinema visto che in poche sale, pochissime, esce proprio oggi nel silenzio generale "Baby Love" titolo italiano per "Comme les Autres", una commedia diretta dall'esordiente Victor Garenq dedicata ad un problema che assilla le coppie gay, quello dell'adozione. La storia è quella
di Philippe e Manu, una coppia di fatto affiatata e lontana dagli stereotipi classici dell'omosessualità. Manu è un pediatria e forse proprio questo continuo contatto con i bambini gli fa nascere un forte desiderio di paternità che naturalmente non potrebbe mai avere: inizia così una caccia all'utero in affitto, fino a quando un provvidenziale tamponamento stradale non permette a Manu di conoscere una donna che gli sconvolgerà letteralmente la vita. L'idea al regista è venuta da una storia vera, proprio quella del suo pediatra gay che cercava di avere un ba
mbino attraverso l'aiuto di alcune coppie di amiche lesbiche e così Garenq ha ben pensato di romanzare la vicenda reale per creare questa pellicola. Grande successo in patria, arriva fino a noi un pò sottotono ma se dovesse spuntare in un cinema dalle vostre parti vi consiglio di non perderlo, dopotutto le commedie natalizie gay non si vedono tutti i giorni.
Ormai sono recidivi: qualche anno fa anche una commedia deliziosa come Reinas uscì sotto natale in poche copie proprio per farla diventare un flop, visto che in questo periodo le sale sono quasi tutte occupate dai classici cinepanettoni
RispondiEliminafreedog [il lurkatore che legge sempre questo blog e ogni tanto rispunta]
Hai ragione Freedog, anche Reinas subì lo stesso trattamento nonostante fosse in realtà una commedia vivace e frizzante che reputo tra le più simpatiche da vedere se ci prende la voglia di una commediola gay senza troppe pretese
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