venerdì 11 settembre 2009

Giorgio Napolitano Denuncia l'Omofobia e Chiede Rispetto per i Gay


Mai come quest'estate il numero di casi di reati di omofobia è stato davvero impressionando colpendo in special modo gli omosessuali della capitale ma senza far mancare accenni a discriminazione ed odio per i gay anche in altre città d'Italia attraverso episodi di vario tipo. Dalle coppie malmenate all'uscita di locali gay fino a padri che picchiano figli rei colpevoli soltanto di aver fatto coming out, da due uomini felici che convivono e che dovrebbero per questo, secondo i vicini di casa, essere cacciati via, fino a "bombardamenti" nelle zone ad alta frequentazione omosessuale. Questi numerosi casi sono stati sufficienti per permettere a Giorgio Napolitano, il nostro Presidente della Repubblica di spezzare una lancia a favore della comunità gay in occasione del suo discorso nel giorno della lotta alla violenza contro le donne. Dopo aver parlato delle situazioni in cui ancora oggi donne di tutto il mondo si trovano, tra discriminazioni e maltrattamenti, Napolitano ha ricordato che la nostra società deve riscoprire il valore dell'uguaglianza e del rispetto per tutti. Ogni uomo è uguale all'altro, nonostante le differenze per etnia, colore della pelle, convinzioni personali e politiche e non ultimo l'orientamento sessuale, base per cui lottare contro l'intolleranza e la violenza ai danni delle persone omosessuali. L'ignoranza e la perdita dei valori sono gli ingredienti negativi che hanno portato la nostra società ad ospitare simili atti barbari nei confronti dei gay ma chissà se potrà mai bastare un discorso, per quanto tenuto da una figura così importante, per esorcizzare l'Italia dall'omofobia e dalla mancanza di rispetto verso la comunità GLBT.

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