Variano molto a seconda della posizione e della località, ma sono diversi i posti di ritrovo per la comunità omosessuale italiana, da piazze tacitamente diventate luogo di aggregazione per gay e lesbiche fino a veri e propri locali che organizzano serate a tema. Ma qualche timidissima provincia può anche avere la fortuna di possedere la sede di una libreria gay, una delle pochissime che ci sono in Italia e che molto timidamente fanno sentire la propria voce nonostante rappresentino delle realtà da diffondere. Dopo la silenziosa chiusura, pare per motivi burocratici della libreria Babele di Milano, forse in futuro con una nuova gestione in una nuova location, di recente era quasi confermata l'intenzione a causa di scarsi profitti, della chiusura anche della filiale romana della libreria. Per fortuna però di recente nei circuiti gay ha iniziato a circolare una lettera scritta direttamente dai gestori del locale che annunciano la rinascita della storica libreria capitolina grazie al sostegno di alcuni fidati amici e di nuove iniziative che di sicuro faranno piacere ai numerosi affezionati clienti. Ciò che dispiace è l'apparente indifferenza della comunità omosessuale alla notizia delle chiusure delle due principali librerie gay dello stivale, preferendo forse come luoghi di ritrovo i classici scopatoi con annesse dark room senza tener conto del valore di una base culturale e sociale in cui anche uomini e donne gay non avvezzi alla mondanità di una festa in discoteca possono trovare un luogo per essere sè stessi.
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