Nonostante sia ampiamente verificato e testimoniato che l'omosessualità non sia una malattia ma un modo di vivere il proprio orientamento sessuale dettato esclusivamente dalla natura stessa, in molti sono ancora convinti che l'omosessualità sia un'epidemia da debellare, una sorta di virus che miete sempre più vittime diffondendosi come una moda. Ad inculcare questo ragionamento è spesso il forte sentimento religioso che ci viene trasferito fin dalla giovanissima età, rinnegando il culto della carità e dell'amore verso il prossimo senza distinzione di sesso, razza e chiaramente di preferenze sessuali. L'idea che essere gay significhi essere malati è molto grave per principio ma è ancora peggio quando ad essere convinti di ciò sono gli psicologi: in una recente ricerca infatti, uno psicologo inglese su 6 pare che abbia lavorato per far sì che i propri pazienti sconvolti dalla scoperta della propria omosessualità guarissero tornando etero. La cura, se così vogliamo chiamarla, a detta anche dei ricercatori del dipartimento di psichiaria dell'università di Londra, sarebbe quella di portare il paziente ad una graduale accettazione della propria natura e vivere tranquillamente il proprio amore e le pulsioni sessuali verso le persone dello stesso sesso. La terapia per indurre l'eterosessualità, anche se voluta dal cliente stesso non può e non deve essere praticata dai luminari della psicologia ai quali si rivolgono perchè è giusto avere, almeno dalla persona alla quale ci si affida per i propri problemi, l'idea che l'omosessualità non sia più considerata una malattia ma un istinto identico e rispettabile come l'eterosessualità.
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