Era la data ufficiale per cui era previsto il corteo del Gay Pride nazionale che quest'anno di terrà a Genova ma che è stato, per vari motivi posticipato di due settimane fissando il suo appuntamento per il prossimo 27 giugno per le strade del capoluogo ligure sfidando le strutture alberghiere che mal volentieri accoglieranno i gay in trasferta e il solito scetticismo generale. Ma il 13 giugno non rimarrà vuoto come giorno utile per dare alla comunità omosessuale italiana di manifestare ancora una volta per far valere i propri diritti ed urlare a chi di dovere la propria presenza e la propria volontà ad ottenere ciò che ci spetta, è il caso di dirlo, di diritto. Proprio per il 13 giugno infatti è stato fissato il Roma Pride di cui fa parte il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e che resta quindi un appuntamento fisso per tutti i gay capitolini e tutti quelli che pososno raggiungere la città ed avere così una nuova occasione di scendere in piazza e far sentire la propria voce. Data a rischio quella prescelta visto che lo stesso giorno gli italiani potrebbero essere chiamati alle urne per un referendum riguardo la legge elettorale, ma speriamo che ciò non abbassi il numero di partecipanti alla manifestazione che quest'anno, seguendo i buoni propositi e il grande cambio di guardia che ha caratterizzato la storia americana contemporanea con l'elezione di Obama, avrà come simblo una stilizzata Statua della libertà. Una libertà che speriamo ci venga concessa a favore di uno stato laico a tutti gli effetti che si accorga di come il modello sociale attuale e l'idea di famiglia siano molto cambiati rispetto a 50 anni fa.
Ancora c'è il Pride????? ma non lo facevano nel paleolitico?
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