lunedì 8 giugno 2009

Academy, l'X-Factor della Danza si Rivela un Flop?


La televisione negli ultimi ha slevaggiamente aperto le porte al pubblico che di solito era comodamente seduto a casa in pantofole e in poltrona a giocare col telecomando, offrendo la possibilità di avere quel briciolo di celebrità e mettersi alla prova davanti ad una commissione esaminatrice. I cosiddetti talent show hanno preso il sopravvento da quando la sagace Maria De Filippi ha scimmiottato la scuola di Saranno Famosi copiandone il nome e tramutandolo poi in Amici, facendo seguire sulla Rai il diesel X-Factor che solo sul finire dello scorso anno ha raggiunto più notorietà. Visto il clamore della seconda edizione, alla Rai hanno ben pensato di spostare l'attenzione dal canto alla danza proponendo Academy, una scuola di ballo di ogni genere che mette in luce le doti artistiche di giovani talentuosi alle prese con prove sempre nuove e giudizi tecnici di tre giudici d'eccezione. Luciana Savignano, Raffaele Paganini e Little Phil sono le versioni danzerecce di Morgan, Maionchi e company senza lo stesso appeal provenendo da un settore in cui la disciplina e l'attenzione sono di casa molto più che nella musica. Il programma poteva essere un fiore all'occhiello anche per la comunità gay visto che la danza spesso ha un forte ascendente sui gusti degli omosessuali ma l'assenza di un'edizione in prima serata e un ritmo male sostenuto stanno affossando il programma che rileva ascolti non eccellenti. Peccato per Lucilla Agosti, spumeggiante nel ruolo di vj e promettente nella sua versione rock di un recente Dopofestival, ma alquanto inadatta alla conduzione di un programma di cui, si vede non capisce molto: andrà meglio la prossima volta.

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