venerdì 18 giugno 2010

Pegaso d'Oro 2010, Premiate Iva Zanicchi e Lella Costa


E' stato istituito soltanto lo scorso anno, ma il Pegaso d'oro comincia già a far sentire la sua forza, andando a premiare quei personaggi del mondo dello spettacolo che durante l'anno si sono mostrati particolarmente sensibili per aiutare il mondo gay e a sostenere l'intera comunità GLBT. Consegnati in chiusura del Milano Pride dalla sede Arcigay regionale, quest'anno il Pegaso d'oro ha voluto premiare due donne, tutto sommato diverse tra loro ma che, secondo le motivazioni ufficiali, hano dato peso alla causa gay in particolari circostanze. Una delle premiate è stata Iva Zanicchi grazie al ruolo interpretato all'interno della fiction Caterina e le sue Figlie dove veste i panni della madre di un ragazzo gay, dapprima sconvolta dalla notizia, ma poi vicinissima alla vita diversa del figlio rispetto a quella che avrebbe voluto per lui. Premio criticabile visto che sarebbe più corretto celebrare idealmente il personaggio della Zanicchi e non direttamente l'interprete di Zingara visto che ha rivestito il ruolo di europarlamentare PdL e quindi non vicinissima alla causa gay in prima persona. Di tutt'altra pasta Lella Costa che ha ricevuto la tessera onoraria Arcigay per il suo contributo costante riguardo la piena lotta per ottenere parità in tutto anche per le persone omosessuali, ribadendo più volte come i diritti per tutti non toglierebbero nulla a nessuno, in barba a chi farnetica sempre sull'impoverimento del valore del matrimonio tradizionale. Due personalità diverse, a modo loro entrambe icone gay, premiate per un sostegno che dovrebbe diventare ogni anno sempre più forte, marcato e tangibile.

1 commento:

  1. ...se poi aggiungiamo che è stata premiata
    dopo aver dichiarato alla stampa che lei vuole difendere la famiglia (la famiglia eterosessuale, ovviamente, messa in contrapposizione, non si capisce perché, alle coppie omosex che non sarebbero famiglie...) ed è contro le adozioni omosessuali... beh, il premio è ancora meno comprensibile!
    Lella Costa, invece, si è sempre mostrata estremamente sensibile e battagliera sul fronte dei diritti: brava!

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