martedì 25 ottobre 2011
Grande Fratello 12, Rugbisti e Modelli per il Pubblico Gay
Tutti la criticano per vari motivi, tutto sommato abbastanza giustificati, ma tutti insistentemente, magari di nascosto, finiscono per guardare anche soltanto pochi secondi, rapiti dalla sindrome del voyeur, curiosi di sapere se almeno per la nuova edizione ci siano effettive novità e anche per conoscere le nuove facce che faranno compagnia ai telespettatori per i mesi a venire.
Ieri sera è stato dato il via al Grande Fratello, giunto al dodicesimo anno e quindi privo di tutta quella magia anche psicanalitica che poteva avere la prima inedita edizione, ma ancora una volta ricolmo di mille stereotipi che abbiamo già visto nelle ultime stagioni.
Nello schieramento femminile non sembrano essere state introdotte iconiche protagoniste che almeno per un briciolo di ammirazione nel look, potrebbero essere ammirate dalla comunità gay, preferendo invece uno stile più modaiolo e riconducibile ai tormentoni alla Uomini e donne.
Nel gruppo dei maschietti le cose vanno decisamente meglio: pur ricamando insistentemente sull'ignoranza e il dialetto infimo a tutti i costi, nonchè sulle storie più drammatiche che ci siano, Danilo ne sembra il rappresentante perfetto, con un passato da delinquente e l'illuminazione ecclesiastica alle spalle.
Le bellezze del gruppo però sono incarnate in Mario, giovanissimo modello con la voglia di fare l'attore, ma soprattutto con Rudolf, nome virile e tempra da vichingo del rugby, decisamente l'uomo più appetibile per gli amanti dei giovani orsi muscolosi e con la barba stuzzicante.
Non sembrano esserci almeno al momento gay velati o macchiette alla Maicol Berti, ma chissà che con i nuovi ingressi previsti la situazione non replichi di nuovo alcuni episodi del passato, dopottuto il Grande Fratello è (solo?) questo.
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