Lo scontro tra le due amazzoni non si celebrerà soltanto con i picchi di vendita dei relativi dischi, nonostante l'uscita sfalsata di una rispetto all'altra, ma quest'anno anche per quanto riguarda le vendite di biglietti e l'afflusso di presenze nei rispettivi tour che porteranno entrambe le dive ad esibirsi in Italia.
Immancabile grazie all'esposizione mediatica di entrambe, uno scontro titanico tra la rediviva Madonna, fresca del lacio del suo nuovo album e l'entusiasmante Lady Gaga che appariva sonnacchiosa per l'eccessiva presenza pubblica ma che si prepara col botto a conquistare tutti col nuovo tour.
Ecco quindi arrivare la signora Ciccone in Italia con ben due date, una fissata per il 12 giugno a Roma mentre l'altra si terrà il 14 giugno in quel di Milano, e tutti sanno bene l'ondata da gay pride che questi due eventi richiameranno, spalmando nelle due location orde di fans assatanati.
Chi invece è curioso di scoprire le follie di Lady Gaga dal vivo, che come supporter si porterà The Darkness, lo potrà fare esclusivamente vicino Milano il 2 ottobre al Mediolanum Forum di Assago, pronta per rilanciare il suo album con il Born This Way Ball Tour.
Insomma guerra aperta tra gli estimatori dell'icona vintage e della nuova arrivata nel mondo della musica internazionale, una battaglia che non vedrà comunque una vincitrice visto che lo spirito della competizione non potrà morire di certo comparando due date italiane di un tour mondiale.
La vita di qualcuno potrebbe anche essere accomunata alle vicende che sono spesso trattate nelle telenovele, dagli intrighi fumosi e misteriosi ai tradimenti tra i personaggi principali, da protagonisti fortemente caratterizzati per restare impressi a spaccati di vita di un periodo storico molto particolare.
Tutto questo è proprio il concentrato di caratteristiche che avrà convinto la giuria nell'eleggere "A novela das 8" come miglior film all'ultima edizione appena conclusa del Torino GLBT Film Festival, l'evento di Giovanni Minerba che ha illuminato per il 27° anno il capoluogo piemontese.
Il miglior documentario è stato invece "Trans" per la sua originalità e per il taglio fotografico dato al progetto, mentre il miglior corto è stato lo struggente "The Lesson", storia di un impiegato giapponese alle prese con un coming out verso la sua insegnante di inglese, scritto benissimo e ottimamente recitato.
Pieno di sorprese questa nuova edizione del festival, con Arisa come ospite d'apertura, la spumeggiante Chiara Francini come madrina e giurata, Luciana Littizzetto premiata con il Dorian Grey per la sua vicinanza alla comunità omosessuale ed ovviamente una ricca selezione di gioielli a tematica gay proposta al cinema Massimo.
Nonostante i continui tagli, uno dei più importanti appuntamenti a livello internazionale per la comunità gay e i film a tematica GLBT continua a stupire e a regalare tante incredibili emozioni.
Si conosce bene purtroppo il consistente strato di omofobia che contraddistingue da sempre il mondo del calcio, a cominciare dai tifosi che spesso, per insultare i componenti delle squadre avversarie si lanciano in epiteti poco eleganti, fino ad arrivare al totale silenzio sui calciatori gay.
A creare scalpore su quest'argomento, ci ha pensato di recente un uomo che di calcio ne capisce visto che si tratta del commissario tecnico della nazionale italiana, Cesare Prandelli, che ha scritto la prefazione del nuovo libro di Alessandro Cecchi Paone, intitolato "Il campione innamorato", basato proprio su omosessualità e calcio.
Ognuno dovrebbe poter amare chi crede, senza distinzione di sesso, che sia un uomo o una donna come tanti altri oppure che sia anche un personaggio sportivo: questo in sintesi il nobile pensiero di Prandelli tra le pagine della nuova opera dell'ex-naufrago dell'Isola dei Famosi.
Immediato il tam tam mediatico derivato da questa notizia, tanto che lo stesso Prandelli si è dimostrato particolarmente stupito di tutto il polverone alzato a seguito delle sue affermazioni, tanto a ricordare all'Italia intera che effettivamente ci ritroviamo nel 2012 e tutto ciò dovrebbe essere più che scontato.
Un grande gesto quello di Prandelli, capace quindi di creare almeno un piccolo squarcio nell'omofobo settore calcistico, sperando che le cose cambino, non solo nei campi in erba, ma nella società italiana intera.
E' stato probabilmente uno degli allievi più martoriati e criticati, sia dal pubblico parlante delle edizioni pomerdiane sia dagli stessi insegnanti che proprio non riuscivano ad andare d'accordo con un carattere difficile e con evidenti difficoltà teniche, soppiantate però da una discreta espressività.
Nonostante tutto questo, Marco Carta è riuscito non soltanto a vincere la sua edizione di Amici, ma anche a varcare le soglie del Teatro Ariston e protarsi a casa l'ambitissimo primo premio sanremese, prima di sparire però un pò dai riflettori in attesa del grande ritorno con un nuovo disco.
Questo nuovo progetto da un pò ha ormai un nome: "Necessità Lunatica" e come primo singolo estratto da questo lavoro, in rotazione nelle radio c'è il brano "Mi Hai Guardato Per Caso", accompagnato da un video a tinte malinconiche, girato quasi come un unico piano-sequenza.
Non contento della sua nuova uscita discografica, Marco Carta è anche uno dei nuovi concorrenti big dell'attuale stagione di Amici, tentando di vincere nuovamente contro alcuni suoi agguerriti rivali già visti nelle precedenti edizioni del talent show.
Dopo le chiacchiere sulla sua presunta omosessualità, i bagni in piscina con il produttore e mesi di palestra che hanno scolpito il suo fisico asciutto, Marco Carta si conferma ancora idolo delle ragazzine, ma riesce, forse inspiegabilmente, a far impazzire anche una buona schiera di pubblico gay, magari non musicalmente, ma soltanto per il suo aspetto fisico.
Non ce l'ha fatta purtroppo a vincere la sua edizione del popolare talent show Amici visto che, proprio nel televoto finale della categoria cantanti è stata scavalcata dal suo rivale Virginio, già transitato per Sanremo Giovani senza molto successo e ancora non sorriso dalla fama.
La sua rivicinta se l'è presa immediatamente dopo grazie ad un disco di cover ed inediti particolarmente ben riuscito e anche dalla scelta di una serie di singoli particolarmente adatti ai passaggi radiofonici e alle ospitate televisive, sempre più ridotte, che il nostro palinsesto promette d'estate.
Continua ora l'ascesa di Annalisa Scarrone, la timida artista che si affaccia alla musica con educazione e discrezione, ma anche con una voce particolare e adatta al tipo di canzoni pop e melodiose che ci ha offerto fin dalle prime prove con gli inediti ancora nella scuola di Maria De Filippi.
E lì ora è tornata, con la gara tra i più meritevoli delle precedenti edizioni, risultando quasi sempre tra le preferite delle giurie, grazie anche alla proposta del singolo di lancio, intitolato "Senza riserva", tratto dal suo nuovo album chiamato "Mentre tutto cambia".
Elegante e precisa, Annalisa ci regala nuovi brani, molti dei quali firmati dalla creativa penna di Roberto Casalino, già autore del fortunato primo tormentone di Giusy Ferreri e dei primi inediti della rossa artista di Amici: un chiaro esempio di come l'arte e l'intrattenimento possano nascere anche da programmi che molti considerano trash.
Dall'esordio con Stefano Tummolini nella pellicola "Un altro pianeta", uno dei rarissimi esempi di film a tematica omosessuale di matrice italiana fino alla simpatia del suo pittoresco personaggio in "Tutti pazzi per amore", è stata scelta Chiara Francini, simpatica attrice toscana, come madrina e giurata del prossimo Torino GLBT Film Festival.
L'evento organizzato da Giovanni Minerba troverà nuovamente posto presso il multicinema Massimo, ai piedi della Mole, nel capoluogo piemontese fino al 25 aprile, e rappresenterà una nuova fresca occasione di ammirare alcune produzioni tra le migliori nel settore della tematica gay, come lungometraggi, corti e documentari.
Il Festival si aprirà giovedì 19 aprile presso l'Uci Cinemas Lingotto con una performance di Arisa, una delle protagonista dell'ultimo festival di Sanremo e continuerà con la proiezione di una commedia coproduzione belga e olandese, per far partire la kermesse in allegria.
Dal giorno successivo gli spettatori potranno tuffarsi nella programmazione vera e propria che offre ampio spazio al triste tema dell'omofobia e rende giustizia al mondo lesbico che da sempre, nel contesto omosessuale è ben più nascosto rispetto a quello maschile, senza tralasciare una buona selezione di corti, da sempre tra i fiori all'occhiello della rassegna.
La nuova edizione del Torino GLBT Film Festival si propone nuovamente ricca di spunti e si conferma ancora tra i più sensibili eventi per celebrare il filone dei prodotti cinematografici omosessuali di respiro internazionale che abbiamo in Italia.
Il cuore del sud Italia può essere aperto nei confronti di una parte della comunità GLBT, come l'ancestrale rispetto che alcuni napoletani hanno per i classici "femminielli", ma può essere anche foriero di minacce e di inquietudine a causa di un orientamento sessuale sbandierato senza troppi problemi.
E' stato questo il motivo per il quale un nuovo attacco omofobo si è manifestato recentemente a Reggio Calabria, ai danni di Claudio, un ragazzo che non si è mai vergognato, giustamente della sua omosessualità, ed anzi si divertiva spesso anche ad organizzare spettacoli di drag queen.
E' bastato rispondere alle minacce verbali di un gruppo di bulletti durante una serata tranquilla passata con gli amici per innescare una provocazione fisica: un pugno gli ha rotto il naso e l'ha fatto urtare contro i vetri del locale, con la necessità di chiamare immediatamente i soccorsi.
Peccato che in ospedale, oltre alle cure necessarie e alla prognosi di 30 giorni che ha immediatamente fatto scattare la denuncia, Claudio non abbia trovato anche il conforto necessario che auspicherebbe di ricevere una vittima di un atto di omofobia così gratuito e terribile.
L'infermiere che assisteva il medico che lo stava curando infatti, gli ha consigliato una terapia ormonale e psicologica per guarire dall'omosessualità, così che non avrebbe avuto più il rischio di essere picchiato per strada: una pugnalata verbale più dolorosa di un pugno in faccia, oltre il danno l beffa.
Ha rappresentato un vero e proprio mito per più di una generazione visto che le avventure metropolitane, tra il professionale, ma soprattutto il sentimentale, hanno coinvolto adulte pronte ad immedesimarsi nei vari personaggi e pubblico gay richiamato dall'irresistibile fascino della serie tv.
Fatto sta che Carrie Bradshaw, paladina della moda newyorkese e protagonista dell'immortale tv show Sex and the City, è impressa nella memoria di molti di noi e ci resterà ancora di sicuro, nonostante l'importante annuncio che è stato fatto e che sta già incuriosando i fans del telefilm.
Dopo un paio di film giunti sul grande schermo come ulteriori sequel al serial infatti, presto partirà un nuovo telefilm che ripercorrerà la vita precedente di Carrie rispetto al periodo nel quale l'abbiamo conosciuta tra i negozi di scarpe e i pranzi con le amiche, intitolato "The Carrie's Diairies".
Immediata ovviamente la curiosità generale riguardo questo nuovo prodotto che promette un tuffo nel vivo degli anni '80, con tanto di abbigliamento decisamente sopra le righe ed improbabili cotonature, nonchè di una personalità di Carrie totalmente inedita rispetto a quella vista in Sex and the City.
Dopo numerosi casting, è saltato fuori il nome della protagonista: AnnaSophia Robb sarà la giovane Carrie che ci accompagnerà in questa nuova avventura, ma speriamo che la sua passione per i tacchi alti e per el storie d'amore tormentate sia all'altezza del grande personaggio a cui dovrà rifarsi!
Donare sangue è sicuramente un dovere che tutti i cittadini del mondo, preferibilmente in modo periodico, quindi con una certa costanza, sarebbe bene rispettassero, per far sì quindi che, in casi di emergenza e di necessità, ci sia la possibilitò per i medici di avere la possibilità di operare in modo sereno e completo.
Esattamente a questa linea di pensiero volevano accordarsi alcuni uomini qualche tempo fa, ma a quanto pare la loro generosità è stata tranquillamente rispedita al mittente con un problema unico, ovvero quello di essere omosessuali, situazione che i giornali hanno già trattato precedentemente e questione irrisolta del nostro paese e non solo.
A quest'avvenimento ovviamente si è avuta un immediata risposta del Policlinico milanese a cui i ragazzi omosessuali avevano tentato di donare sangue, tirando fuori quella che sa tanto di scusa mascherata da omofobia, pur non volendo, forse nelle intenzioni iniziali, toccare la sensibilità della comunità GLBT, riuscendoci invece in pieno.
La motivazione per la quale i donatori gay non sono stati accettati sta nell'interpretazione della normativa in merito che vieterebbe la donazione da parte di soggetti con un comportamento sessuale ad ato rischio di contrarre malattie, semplificando quindi questa regola come gay uguale malato pronto a prendersi qualche problema venereo.
Peccato che medesima accortenza non si usi nei confronti di eterosessuali che di abitudine frequentano prostitute o si divertono a fare sesso senza preservativo: chi glielo va a dire al primario del Policlinico di Milano?
Icona incontrastata dell'ambiguità, personaggio da sempre in bilico su un filo di penombra senza mai rivelarsi più esplicitamente come membro di una fazione o dell'altra, Amanda Lear ha sempre fatto del mistero e del dubbio la sua grande fortuna fin dai suoi esordi.
Quell'uomo che è poi diventato donna, oppure quella ragazza che ha da sempre avuto qualch caratteristica che avrebbe in ogni caso fatto pensare ad un'operazione effettuata in giovane età, non ha mai abbandonato del tutto la luce dei riflettori e negli ultimi tempi ha anzi affondato le radici in un nuovo progetto.
Dopo aver ammaliato il pubblico francese con uno spettacolo teatrale, Amanda Lear è infatti tornata al settore di lancio, quello musicale, presentando un nuovo lavoro discografico da cui è stato lanciato un primo incredibile singolo dal titolo "La bete et la belle".
Conturbante ed ammaliante come una giovanissima lolita, pronta a strusciare le gambe contro lenzuola sfatte ed avvolgere la sua pelle, magari ancora desiderabile, in un peccaminoso boa di struzzo, l'ultrasettantenne Amanda Lear si mostra più provocante che mai nel video che accompagna il suo ultimo brano.
Chi sparla della voglia di apparire giovane che contraddistingue l'ultima Madonna, chissà cosa potrà mai pensare di fronte alle ultime performance della Amanda nazionale?
Qualcuno lo giudica soltanto come mero intrattenimento da consultare nei momenti di solitudine, qualcun altro invece, forse con un pò di fantasia e in casi comunque piuttosto rari, ci vede della vera e propria arte, fatto sta che il porno è sicuramente parte integrante nella vita di tutti, che si ammetta o meno.
Con l'avvento delle nuove tecnologie, di internet, del download folle e dello scambio tra utenti, il regno della pornografia ha fatto passi da gigante e si è diffuso ancora di più, compreso quello omosessuale ovviamente, eppure c'è ancora chi frequenta i classici cinema porno di una volta.
Il motivo è molto semplice: da soli davanti ad un pc o ad un lettore dvd dopo aver acquistato una nuova pellicola in un sexy shop, non si è in compagnia, mentre tra le poltroncine di un cinema si possono fare svariati incontri, nonostante la natura eterosessuale del film proiettato.
Quest'abitudine era fortemente praticata anche al cinema Moulin Rouge di Roma che di recente è stato vittima di una retata della polizia che ha sorpreso quindi un certo sottobosco di arzilli ed arrapati uomini maturi alle prese con sesso di gruppo e prostituzione a go go.
Imbarazzo per molti uomini sorpresi con le braghe calate in compagnia di altri uomini anche per le mogli ignare di tutto e pronte ad aspettare a casa il rientro di padri di famiglia col "vizietto", ma le forze dell'ordine non hanno di certo l'acqua calda con la scoperta di atti sessuali in pubblico al buio di una sala cinmatografica porno.
Fino a qualche giorno fa temperature miti ed un sole bello forte iniziavano a farci pregustare esattamente questa giornata, quella di Pasquetta, come una promettente occasione di provare il brivido e il friccicore dell'inizio della primavera, ma purtroppo il meteo, anche quest'anno è stato piuttosto infausto.
Al posto del leggero venticello pronto ad accarezzare la nostra pelle, una brezza gelida e tanta pioggia sono stati pronti ad accoglierci, rovinando in parte il programma classico della gita fuori porta insieme agli amici, impedendo in alcuni casi la possibilità di divertirsi.
Già si immaginava una bella passeggiata in riva al mare, organizzando mentalmente già il primo bagno della tarda primavera, in cui magari provare anche il senso di libertà offerto da un casto nudismo in compagnia di amici particolarmente coraggiosi.
Si poteva fare anche una bella incursione in un bosco ombreggiato da alberi ad alto fusto e dotato di comode panchine e tavoli da pic nic, con la scusa di poter scorgere qualche invitante orso, con barba folta e camicia a quadri, a cui far curiosare volentieri nel nostro cestino delle vivande.
Ma l'importante è trascorrere questa festività post-pasquale con lo spirito giusto e in compagnia di un gruppo di persone simpatiche e divertenti e, magari mettendosi comunque in viaggio, chissà se, durante una sosta in autogrill non possa saltar fuori una golosa occasione per benedire comunque la Pasquetta?
Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi recita un famoso detto e quindi se nel mese di dicembre siamo stati un pò costretti e un pò siamo stati felicissimi di trascorrere un pò di tempo insieme ai nostri famigliari, magari riuscendo anche a trovare il coraggio per un coming out, la festività di Pasqua è da dedicare a chi meglio crediamo.
Dopo un veloce bacio alla mamma insomma sarebbe ora di preparare un luculliano pranzo da passare con gli amici di sempre o magari con una ristretta cerchia di persone, tra quelle conosciute da poco ma che, complice un'occasione speciale come questa, sarebbe il caso di conoscere ancora un pò meglio tra un antipasto di salumi ed un ovetto sodo.
Non possono mancare uova di cioccolato avvolte in carte variopinte per cercare così di ricreare uno stile kitch ma simpatico, senza dimenticarsi di far attenzione alla linea in attesa dell'imminente prova costume: come resistere però alle nocciole che ricoprono quel guscio di cioccolato o puro buro di cacao fatto cioccolato bianco?
Pensare che, forse per smaltire anche le abbuffate della festa, a New Orleans, come da oltre dieci anni a questa parte, si organizza anche una vera e propria gay parade, tutta dedicata alle uova e ai colori sgargianti, una festa arcobaleno per rivendicare i propri diritti ma soprattutto per stare in buona ed allegra compagnia.
Cosa vorreste che spuntasse dal vostro uovo di Pasqua? C'è ancora speranza per avere un pò di rispetto nell'omofobia dilagante di questo paese?
Se per il Grande Fratello non è stata decisamente una buona annata, facendo registrare cali di ascolti mai subiti prima, meditando così su una pausa di riflessione del più longevo reality della tv italiana, così non è stato invece per l'Isola dei Famosi, nonostante fosse rimasta orfana della capitana Simona Ventura.
Al suo posto un Nicola Savino inizialmente spaurito ha preso in qualche modo il bastone del comando col passare delle puntate, seppur supportato egregiamente da una più adatta Vladimir Luxuria inviata brillante in Honduras, apripista dell'edizione più gay della trasmissione.
Con un cast composto, tra gli altri, dall'iconica Valeria Marini, dall'orso Alessandro Cecchi Paone, dall'ecletticità di Cristiano Malgioglio e da un evidente interesse per i belli dell'isola da parte del Divino Otelma, difficilmente gli autori avrebbero potuto proporre un gruppo di naufraghi più virato verso le tinte arcobaleno.
A sbaragliare tutti i concorrenti, non senza aver accalappiato antipatie generali, sia in studio che direttamente in spiaggia, è stata Antonella Elia, regina della pazzia e dell'invadenza che ha reso impossibile la vita sociale di tutti i partecipanti ma ha conquistato il pubblico con il suo fare sgangherato e con la sua follia di fondo.
Un personaggio difficile e complesso, un secondo tentativo di rivalsa, dopo i litigi con Aida Yespica tra i più belli da ricordare di ogni edizione, Antonella Elia, complice anche un certo ammiccamente tipico da "frociarola" doc, ha trovato il modo di far breccia nel cuore dei televotanti: chi saranno la pecora nera e quella arcobaleno della prossima Isola dei Famosi?
Nonostante sia un mondo bello pieno di materiale in cui sguazzare, dalle commedie rosa e un pò kitch fino ad arrivare ai drammoni che strappano lacrime come se fossero dei tormentati kolossal in costume appartenenti ad un'altra epoca, quello dei film a tematica è purtroppo un regno cinematografico che poco appare nelle sale italiane.
Si contano sulla punta delle dita infatti le pellicole appartenenti a questo filone che purtroppo abbiamo potuto guardare nei cinema delle nostre città, ma per fortuna qualche eccezione che conferma la regola riesce a spuntarla ed è il caso di un nuovo film che arriva nelle sale italiane proprio oggi, un prodotto tutto italiano per giunta.
Si tratta di Good as You, tra l'altro titolo il cui acronimo si sintetizza appunto in G.A.Y, un'opera che vede alla regia Mariano Lamberti e che presenta un gruppo di personaggi rigorosamente omosessuali, sia uomini che donne, alle prese con vari tipi di problemi, da quelli sentimentali alle difficoltà del coming out.
Nel cast spicca Lorenzo Balducci, già vicino alle tematiche omosessuali ad esempio con il superbo Gas, film che ha valso un meritatissimo premio ad un'intensa e drammatica Loretta Goggi qualche anno fa, ma anche credibili interpreti nei ruoli un pò sopra le righe che caratterizzano la divertente commedia.
Un chiaro esempio di come anche in Italia si possa osare e far ridere con una cricca di personaggi omosessuali, giocando con i pregiudizi delle persone, ma proponendo una pellicola che possa far sorridere la comunità GLBT ma interessare anche un pubblico etero.
E' stata una delle regine del podio tutto al femminile dell'ultimo Festival di Sanremo, sfiorando per un soffio la vittoria poi andata ad Emma, pur stregando, con il suo nuovo cambio di look e con la struggente melodia del suo brano, tutti quelli che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo nelle cinque serate dell'evento.
Ne è passato di tempo da quando Arisa ha varcato per la prima volta le porte dell'Ariston con un'espressione stalunata e un'ingenuità un pò teatrale, trasformandosi in una vera principessa della musica capace di divertire con le sette note ma anche toccare corde dell'anima profonde e delicate.
Arisa sarà anche la protagonista della serata inaugurale della nuova edizione del Torino GLBT Film Festival, l'evento organizzato da Giovanni Minerba che porterà nel capoluogo piemontese, dal 19 al 25 aprile, nuovamente, la miglior produzione internazionale di prodotti cinematografici a tematica omosessuale.
La musica della cantante lucana impreziosirà la serata di apertura del festival con grande gioia per l'artista che ha dichiarato di aver deciso di partecipare per premiare il coraggio di un evento come il Festival del Cinema Gay di Torino, memore di una longevità invidiabile e una delle poche occasioni per il cinema omosessuale di farsi notare.
Grande attesa dunque per l'arrivo ufficiale della manifestazione che, dopo Patty Pravo e Noemi, torna con una nuova icona gay tutta da ascoltare.
Nonostante venga considerato in qualche modo ancora un tabù o comunque come un fenomeno da proporre allo spettatore con lo stesso spirito scientifico di una puntata di Superquark, l'omosessualità al Grande Fratello non è mai mancata, specialmente se sopra le righe ed ipercolorata, insomma facilmente distinguibile per la sicurezza spirituale dell'etero maschio latino.
Non sono mai sate assenti anche le donne omosessuali, intasando di lesbiche o presunte tali, le quattro mura domestiche con piscine e giardini annessi, più spiate d'Italia, facendo continuare l'istinto voyeurista su alcuni ex-concorrenti anche una volta abbandonata la location del famoso reality che oggi soffre di un pò di stanchezza.
Emblematiche le due coinquiline Sarah Nile e Veronica Ciardi, due bellezze diverse che hanno destato scalpore per i loro baci saffici, ma a quanto pare una nuova concorrente della nuova edizione, parecchio sottotono, del Grande Fratello, ha manifestato, dopo aver tentato di sedurre un ragazzo fidanzato nella casa, una certa preferenza per le donne.
Si tratta di Chiara Giorgianni che ha rivelato di avere attualmente rapporti sessuali con Francesca De Andrè, nipote del nobile Fabrizio e naufraga di una passata edizione dell'Isola dei Famosi ormai già piuttosto dimenticata.
Le due ex-concorrenti di reality, che per dovere di cronaca fanno parte anche della stessa agenzia per lo spettacolo, hanno preferito uscire allo scoperto e rivelare i loro giochi saffici piuttosto che giocare a guardie e ladri coi soliti paparazzi che probabilmente avrebbero spiattellato la notizia ad un qualsiasi giornale di gossip.
Non è difficile farsi venire mille dubbi sulla questione: si tratta di una vera libertà di espressione oppure dell'ennesima semplice trovata pubblicitaria per arrapare il maschio medio che immagina due belle donne in focosi amplessi e meritarsi qualche articolo?
La abbiamo vista zuccherosa come una caramella e colorata come l'incarto di alcuni cioccolatini nel video di "California Gurls" che l'ha rilanciata, semmai ne avesse avuto bisogno, nell'olimpo delle star musicali internazionali, imponendosi anche nel settore delle icone gay.
Insomma Katy Perry l'abbiamo ammirata in molte vesti diverse, da paladina dei cuori infranti in "Fireworks", consigliandoci di trovare la strada per la nostra felicità, che spesso è molto più semplice da trovare di quanto crediamo, nonchè ci ha mostrato una storia da film, invecchiando di qualche decennio, nel video di "The one that got away".
Dopo averci anche fatto tornare indietro nel tempo con "Last friday night" in una festa nel pieno degli anni '80 tra colori improponibili e cotonature impossibili, eccola tornare con la riedizione di "Teenage Dream" ed una nuova hit che ha prodotto un videoclip che è già in heavy rotation su tutti i canali musicali.
"Part of me" è il titolo della nuova canzone che mostra, nel relativo video, una storia d'amore finita ed una reazione inaspettata della protagonista: Katy Perry taglia i suoi lunghi capelli e si trasforma in una provetta soldatessa alle prese con prove di forza e rigida educazione.
Un nuovo piccolo film della ragazza di "I kissed a girl" che le regala un luminoso angolo di celebrità anche tra il pubblico gay nonostante il ritorno altisonante di Madonna.
dive ad esibirsi in Italia. 
esclusivamente vicino Milano il 2 ottobre al Mediolanum Forum di Assago, pronta per rilanciare il suo album con il Born This Way Ball Tour. 
