Mentre l'Italia continua a vagare nel suo stato vegetativo in materia di passi in avanti sotto l'aspetto giuridico e legislativo per quanto riguarda i diritti civili estesi anche alle coppie omosessuali, il resto del mondo ride di noi stupendosi dell'enorme gap sociale che si evince dalle scarse possibilità che i gay nel nostro paese hanno. Eppure pare che questo fenomeno sia dovuto alle cariche politiche vigenti, sotto il forte influsso della Chiesa cattolica, che non vuole rispettare i sacrosanti diritti che spettano ad ogni persona nel nostro paese, eterosessuale o omosessuale che sia. Una fazione politica che non tiene conto del cambiamento sociale in atto, testimoniato da un recente sondaggio dell'Eurispes che mostra chiaramente una maggioranza netta di italiani che vorrebbero nel nostro paese un riconoscimento giuridico anche per le coppie gay. Dal 2003 sono ben 8 i punti di maggioranza delle persone a favore di questo rispettoso cambiamento e oltre la metà degli italiani ha anche dichiarato che l'amore omosessuale non ha nulla in meno rispetto a quello tra un uomo e una donna: dei dati che universalmente possono sembrare anche miseri, ma che per l'Italia rappresentano già un valido traguardo. Insomma abbiamo il rispetto, almeno teorico da parte dei nostri concittadini, ma siamo totalmente ignorati da chi conta in materia di azione reale in questo campo: quando si toglieranno il prosciutto dagli occhi e si accorgeranno che è necessario un cambiamento netto in questi termini?
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