venerdì 16 luglio 2010
Argentina, Matrimoni ed Adozioni Anche per i Gay
Potrebbe mai un paese, la cui popolazione si definisce all'incirca per il 90% cattolica, riuscire ad avere un dibattito serio sul tema dei diritti civili e di rispetto delle minoranze tanto da proporre e magari anche approvare una legge che permetta un unione identica a quella già presente per gli eterosessuali, anche per il mondo gay? Se fino a ieri la risposta poteva anche essere negativa, con la notizia che ha fatto esplodere in un boato di gioia la comunità GLBT argentina e mondiale, si capovolge totalmente il risultato grazie al prezioso traguardo raggiunto. Infatti da ieri, dopo ben 15 ore di trattative serrate in discussione al Senato, e dopo due mesi dal primo si della Camera, l'Argentina diventa a tutti gli effetti il decimo paese al mondo che autorizza i matrimoni omosessuali e primo nell'America del sud. Grandissimo traguardo per un paese in cui il senso cattolico si presenta molto forte, ma a quanto pare si avverte ancora di più una certa sensibilità per adeguarsi alla società che cambia e dimostrare rispetto e giustizia anche nei confronti della comunità gay. Il provvedimento che è stato accettato non solo porterà sull'altare tutte quelle coppie formate da persone dello stesso sesso che vorranno unirsi in matrimonio, ma permetterà anche l'adozione, tema spesso parecchio criticato da parte di molti. L'Italia invece resta a guardare ed ancora oggi non c'è nemmeno un briciolo di speranza riguardo la possibilità di avere qualcosa di simile, evitando magari il matrimonio ed introducendo leggi a favore di unioni alternative, reclamate invano da tempo a gran voce.
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la scelta degli argentini è epocale, ma anche in europa si vedono segnali interessanti, come nel caso di questa sentenza francese di qualche giorno fa, di cui ovviamente non ha parlato praticamente nessuno se non il solito West: http://www.west-info.eu/it/l%E2%80%99omogenitorialita-in-francia-due-pesi-due-misure/
RispondiEliminaDal post: "la possibilità di avere qualcosa di simile, evitando magari il matrimonio ed introducendo leggi a favore di unioni alternative".
RispondiEliminaNo. Proprio non ci siamo.
STESSI DIRITTI CON LO STESSO NOME !
Io l'apartheid delle unioni non la voglio.
Sono degno del matrimonio vero.
I gay argentini, come i gay spagnoli usa canadesi ecc hanno una forte coscienza di ciò che gli spetta e quindi lottano con le unghie e con i denti finché non lo ottengono... qui in Italia ancora si sta a chiedere umilmente qualche sorta di compromesso... come degli inferiori che chiedono un po' di pietà... che tristezza. Breather