venerdì 9 luglio 2010
Massimiliano Varrese, un Ruolo Gay al Cinema
Ancora non è riuscito ad esplodere nel mondo dello spettacolo come probabilmente si sarebbe aspettato già da un pò Massimiliano Varrese, promettente giovane leva, in effetti già da un pò bazzicante nell'universo della tv, del cinema e della fiction, dimostrando tutta la sua versatilità. Da ballerino, quando muoveva i primi passi a suon di danza, fino a cantante e quindi ad attore dove ha più volte partecipato a serial di successo, senza però mai fare quel passo in più per arrivare al cinema con un film che consacrasse a tutto tondo la sua carriera. Dopo la parentesi para-omosessuale esibita tra mille polemiche sul palco di Sanremo di un paio di anni fa, quando ha permesso a Povia di sfruttarlo come il Luca che era gay in una sorta di piccolo spettacolo a corredo della canzone, ora Varrese torna a vestire i panni di un gay, decisamente più convinto. Si tratta del ruolo che interpreta nel film per il grande schermo intitolato Alice, che non si rifà ai fasti di Tim Burton, ma rappresenta l'opera prima di Oreste Crisostomi, dove evste appunto i panni del migliore amico gay della protagonista spronandola a vivere al meglio la sua vita. Non manca un approfondimento per il personaggio di Varrese che vivrà una tormentata storia d'amore con un uomo sposato, esperienza che purtroppo vivono moltissimi gay ogni giorno, spesso approfittando di momenti di debolezza di presunti etero, spesso soffrendo, rimanendo nel limbo dello stato di amante. Viste le tante esperienze, che Massimiliano Varrese voglia quindi specializzarsi nei ruoli da omosessuale?
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In una scena Varrese definisce fascista sua cognata perché non gli permette di vedere suo nipote... Un film che prende posizioni così nette rispetto ad un atteggiamento omofobo mi è sembrato piuttosto coraggioso coi tempi che corrono... soprattutto in Italia.
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