sabato 10 dicembre 2011

Vittorio Feltri Omofobo, Multato per Insulti in Diretta


Quante volte il popolo gay è costretto ad ascoltare offese ed insulti, spesso alquanto gratuiti, da beceri individui che ancora non accettano e non comprendono l'omosessualità, rendendo esplicito questo disagio con termini e dichiarazioni degne di essere punite.  

Questo può avvenire tra colleghi di lavoro che scoprono più o meno casualmente l'omosessualità di un semplice impiegato o ancora delle freccatine sempre più pungenti da parte di conoscenti che magari frequentano gli stessi luoghi di un ragazzo o una ragazza omosessuale.  

E' ancora più grave quando questi insulti arrivano dai piani alti, da persone che dovrebbero essere non solo prese come esempio, ma fautrici di un'informazione corretta e neutrale, come dovrebbe essere anche Vittorio Feltri.  

L'ex-direttore de "Il Giornale" infatti è stato costretto a pagare ben 50mila euro per aver insultato, con un intento volutamente offensivo, Gianpaolo Silvestri, oggi dirigente di Sel e fondatore di Arcigay negli anni '80, il tutto davanti ad alcune telecamere televisive nel 2007. 

 Colpevole di aver appoggiato l'abolizione della pena di morte in ambito militare, Silvestri si è sentito attaccato soprattutto perchè gay con testuali parole pronunciate da Feltri: "E' iscritto all'Arcigay e ama i disertori, forse perché scappando offrono le terga". Non c'è bisogno di aggiungere altro, se non che la comunità GLBT per una volta si è presa una sonora rivincita.

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