giovedì 21 giugno 2012

Nudismo, Filosofia Naturale e non Trasgressione


Il caldo che è arrivato così all'improvviso ci ha colto assolutamente di sorpresa: se fino a poco tempo fa era meglio portarsi un giacchino per la sera, ora anche stare a mezze maniche per strada fa boccheggiare i poveri abitanti dello stivale che devono necessariamente cercare refrigerio in qualche modo. 

Insomma l'estate sembra sia letteralmente arrivata e con essa anche le possibilità di immersione nella graditissima filosofia nudista, spesso scambiata per un antipasto di sessioni sessuali poco consone all'abitudine di mettersi nudi a contatto con la natura.  

Se all'estero è pratica comune denudarsi in boschi o spiagge legalissime, qui in Italia il nudo è considerato solo un invito alla trasgressione, motivo per il quale in molti vincono il pudore di mostrarsi senza costume e senza vestiti di fronte agli altri, con la speranza di rimorchiare uno o più uomini e dar vita ad alcune fantasie erotiche ben predisposte.  

Una serie di dune che non possano lasciar intravedere quello che di molto intimo sta accadendo agli altri bagnanti in spiaggia o una fitta pineta che nasconde dagli occhi indiscreti un incontro sessuale consumato con fretta ma passione al'ombra di alberi ad alto fusto, sono purtroppo all'ordine del giorno in questi luoghi. 

 Ci si può anche concedere un pizzico di esibizionismo, dopotutto per la nostra società, mettersi nudi di fronte agli altri non è "normale" e può provocare eccitazione, ma basta fermarsi un momento, sentire quel che c'è intorno a sè, avvertire il sole e il vento sulla pelle e godersi quel momento: un orgasmo, per quanto mentale, sarebbe assicurato comunque.

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