Le misure contano? E' un dilemma che continua a suscitare dichiarazioni di ogni tipo daparte più o meno di tutti, donne, uomini, omosessuali, eterosessuali, tutti pronti a dire la loro riguardo l'esigenza di possedere o di avere a che fare con grossi calibri o piuttosto con l'indifferenza riguardo le grandezze dei gioielli di famiglia.
Detto questo è ovvio che si è più felici se al centro della discussione ci siano delle misure alquanto convincenti che permettano di vivere serenamente un menage di coppia o anche un semplice incontro fugace, tessendo il meno possibile ansei da prestazioni e problemi sessuali.
Ma c'è invece chi del pene piccolo ne fa praticamente una bandiera, vuoi per interesse mediatico scaturito da un'affermazione simile, vuoi magari per una sorta di esorcizzazione del problema in sè, qualora ci fosse, non perdendo occasione di parlare a voce alta di questa particolare dote fisica.
L'artista in questione è Enrique Iglesias che non smette praticamente mai di parlare delle sue misure, etichettandosi come uno degli uomini dall'aspetto tipicamente spagnolo, ma dotato di uno dei peni più piccoli del mondo, senza preoccuparsi di questo ma nemmeno elogiando gli eventuali piaceri di un'equipaggiamento simile.
Questa sua provocazione gli ha già permesso di avere un contratto con una casa produttrice di profilattici adatti a peni piccoli, ma ora che inizia a parlare anche di durata molto breve del rapporto chissà che non riesca anche a diventare testimonial di un profilattico ritardante?!
C'è chi dice che l'omosessualità è contro natura, che due uomini e due donne non possono stare insieme perchè la signora che ha creato alberi, prati, animali e persone non avrebbe mai permesso un simile gap riproduttivo e che essere gay sia quindi qualcosa che va contro il girare del mondo.
Niente di più sbagliato a giudicare anche dai fenomeni che sono più che frequenti invece in natura ma che i detrattori del mondo gay fanno finta di non vedere: tra questi c'è un caso che ha emozionato molte persone e si è fatto notare nelle ultime settimane.
A Toronto infatti si sono fatti notare per le loro "smancerie" due animali molto particolari, ovvero Pedro e Bobby, due pinguini maschi che vivono nello zoo di Toronto che hanno praticamente fatto coming out esibendosi ufficialmente come coppia.
Per prevenire però l'estinzione della specie, i due compagni sono stati divisi per favorire un eventuale accoppiamento con le femmine della specie, cercando di tradire quindi la vera natura dei pinguini innamorati e facendo indignare non poco la comunità gay che li aveva considerati come un simbolo d'amore.
La buona notizia è che, terminata la stagione dell'accoppiamento, quindi nella prossima primavera, Pedro e Bobby potranno tornare insieme e continuare serenamente la propria vita di coppia come se niente fosse, in barba ancora una volta a tutti quelli che non considerano amore anche questi fenomeni puramente naturali diffusissimi in ogni specie.
Sono passati ben tre anni da quando decise di emozionare il suo pubblico con "Alla mia età", lavoro dal quale si evinceva in pieno un certo periodo di sofferenza e di malessere provato dal cantante a causa di un problema interiore che andava affrontato, esattamente com'è accaduto.
Dopo tutto questo tempo e dopo un coming outche ha aperto gli occhi anche alle fans più accanite che non avevano letto tra le righe di "E Raffaella è mia", il validissimo Tiziano Ferro torna in pista oggi con l'uscita in tutti i negozi con "L'amore è una cosa semplice", album attesissimo di pura rinascita.
Abbandonando, ma non del tutto, le melodie più mielose e drammatiche contenute nell'ultimissimo lavoro, Tiziano Ferro mostra un lato di sè più giocoso e gioioso, grazie a sonorità e sperimentazioni che finora sono state sconosciute.
Non soltanto lavoro cantautorale stavolta per l'artista di Latina che ha deciso di omaggiare Nesli con una cover de "La fine" e di affidarsi all'amica Irene Grandi per proporre "Paura non ho", pezzo in realtà scartato dall'artista toscana, ma che avrebbe tutti i diritti di essere un prossimo interessante singolo.
Per proporre il nuovo cd, Tiziano Ferro ha già avuto un'ospitata a "Che tempo che fa" proponendo non solo "La differenza tra me e te" che spopola nelle radio e nelle classifiche già da un mesetto, ma anche il nuovo brano che da il titolo al lavoro, "L'amore è una cosa semplice", il tutto nel video qui di seguito.
Mancano ancora circa tre mesi all'inizio della kermesse tra le più seguite ed anche criticate del panorama musicale italiano, uno degli ultimi baluardi rimasti alla canzone nostrana di apparire in televisione dopo l'abolizione di qualunque trasmissione avesse a che fare col mondo delle sette note.
Eppure di Sanremo già se ne parla, se non altro per la riconferma di Morandi e Mazzi alla guida dell'evento e poi per la prima lista di possibili candidati alla partecipazione o di sicuri esclusi nonostante gli estenuanti corteggiamenti.
Al prossimo Sanremo 2012, festival notoriamente seguito in buona parte anche da un pubblico gay onorato di poter seguire le esibizioni di giovani e mature dive della musica, Malika Ayane ha già dato un suo sonoro no, fiera di potersi godere la sua nuova vita da moglie.
Per un no che arriva, pare invece confermata Nina Zilli, astro nascente rivelazione di uno degli ultimi Sanremo Giovani, che sarebbe quindi nuovamente in gara, così come gli occhi azzurri dell'affascinante Nek e della rossa Noemi che brilla sempre di più.
Molto spazio verrà sicuramente dato ai talent: chissà se parteciperà uno dei ragazzi della nuova edizione di X-Factor? Ma è molto probabile l'arrivo di Annalisa da Amici e, dallo stesso programma, magari anche i ritorni di Marco Carta e Valerio Scanu già vincitori di passate edizioni.
Poche possibilità per dive ormai secolari di cui non si fanno ancora i nomi, ma la partecipazione a sorpresa di una Patty Pravo per l'ultima edizione, fa ben sperare in qualche ritorno di fiamma grazie ad un brano indicato per il prossimo grande evento sanremese.
Come di consuetudine, quest'anno si sono svolti due eventi molto attesi dalla comunità GLBT come il TGLFFovvero il Festival del Cinema gay di Torino, nonchè il Festival Mix, manifestazione milanese che mette sotto i riflettori il meglio della cinematografia a tematica omosessuale in circolazione, ma appuntamenti simili continuano a farsi notare in agenda.
Dal 25 novembre fino al 7 dicembre infatti sarà Firenze la meta da raggiungere per entrare nel mondo del Florence Queer Festival, la manifestazione giunta alla sua nona edizione che mette in luce uno spaccato di cultura omosessuale, principalmente a livello cinematografico ma attraversando molte forme artistiche.
Nutrita come sempre la sezione cinema, che si svolgerà all'Odeon con omaggi ai lavori indiani e svedesi, ma anche corti e lungometraggi provenienti da ogni parte del mondo, pronti a raccontare storie che riguardano principalmente amori, passioni, gioie e dolori del mondo omosessuale.
Non solo cinema però al Florence Queer Festival visto che non mancheranno appuntamento letterari come la presentazione del libro "Diverso sarà lei" di Willy Vaira o ancora l'atteso ritorno teatrale di Fabio Canino in "Tutta colpa di Miguel Bosè", dopo l'esilarante omaggio alla Carrà con "Fiesta".
Tutti a Firenze quindi per una serie di eventi importanti che raccontano l'universo gay, pieno di storie e di arte, ma ancora così bistrattato.
Il sesso occasionale è sempre stato un ingrediente ben presente nel ricettario della comunità gay: in attesa del principe azzurro che tarda sempre ad arrivare, molto spesso ci si concede con quelli sbagliati e quindi ecco orde di uomini gironzolare in alcuni luoghi riconosciuti come battuage.
Zone ben precise di parchi più o meno pubblici, bagni di stazioni di servizio, di metropolitane o supermercati, ma anche saune e locali che sono frequentati apposta per cercare dei partner momentanei con cui soddisfare degli animaleschi istinti legati al sesso e poco altro.
A seguire questa prassi è anche Frank il protagonista di "Ai cessi in tassì", titolo italiano di "Taxi Zum Klo", un film degli anni '80, tra i più disinibiti della sua specie, che è già disponibile su Queer Frame come una perla del passato da riscoprire anche ai giorni nostri, da rivedere con simpatia o da gustare per la prima volta.
Le abitudini peccaminose del protagonista vengono messe a repentaglio dall'incontro con Bernd che vorrebbe una storia seria, abolendo gli incontri con i primi che capitano, ma riuscirà Frank a tenere a bada la sua sessualità così aperta per soddisfare il bisogno di coppia del suo possibile partner fisso?
Ai cessi in tassì, con le sue scene anche particolarmente esplicite e con frequenti nudi a dir poco integrali, risulta unico nel suo genere e, senza mezze misure, racconta degli spaccati di vita comuni a molti esponenti della comunità GLBT.
Qualcuno probabilmente se lo ricorderà nel ruolo del figlio poliziotto di Lando Buzzanca nella fiction "Io e mio figlio", uno dei pochi prodotti italiani a sottolineare la presenza di un personaggio omosessuale come protagonista di una prima serata della Rai seguita da milioni di persone che, con il mondo GLBT, spesso non hanno nulla a che fare.
Qualcun altro potrebbe averlo visto nel film "Cane pazzo" nei panni di un giornalista ossessionato da un serial killer: si parla di Giuseppe Schisano, giovane nuova leva del cinema e della tv italiana che ha preso una decisione molto importante per la sua vita privata e di conseguenza professionale.
Pare sia stato proprio il suo ruolo da maschio virile e trascurato in "Cane pazzo" ad aprirgli gli occhi di fronte alla sua vera natura: già consapevole di essere gay, l'attore ha infatti capito meglio la sua anima totalmente femminile, decidendo di intraprendere un percorso per il cambio di sesso.
Da Giuseppe insomma diventerà presto Vittoria, sperando di continuare la sua carriera nel mondo dello spettacolo, nonostante questo drastico cambio di rotta, ma magari proprio approfittando della curiosità sul suo "personaggio" in quanto primo attore pronto a diventare davvero donna dopo aver già raggiunto la notorietà.
E' stato importante per lui comunicare tutto in famiglia prima che ai giornali per evitare scoperte da scoop sui tabloid, ma la decisione così importante di Schisano dev'essere di esempio per tutti quelli che invece continuano a nascondere, spesso inutilmente, la propria omosessualità per paura di perdere un briciolo di pubblico, ma non assecondando le linee della propria vita.
Qualcuno sosteneva che il bacio è un apostofo rosa messo tra le parole t'amo, è una nuvoletta rosa sulla quale appoggiarsi quando si sta bene con una persona, è un segno d'affetto tangibile tra due persone, senza distinzione di sesso, di età, di religione, di mentalità, guidato solo da stima e passione.
Questo gesto semplice ma pieno di significato è stato adottato come protagonista principale di una nuova campagna pubblicitaria per il marchio Benetton che fin dalla sua prima apparizione ha destato non poco clamore e critiche ad ampio spettro facendo
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discutere molto.
Questo è accaduto per i personaggi scelti come protagonisti della campagna, tutti ritoccati abilmente dalla grafica, inventando quindi baci impossibili tra importanti icone del nostro tempo, sia per il versante religioso che per quello puramente politico, obbligando Benetton anche a ritirare alcuni scatti incriminati.
Fa di certo sorridere il bacio affettuoso tra la Merkel e Sakrozy, ma fa già più effetto quello tra Mahmud Abbas e Benjamin Netanyahu nonchè la foto che ha fatto innervosire la Casa Bianca che vede Obama baciare il Presidente cinese Hu Jintao, ma è un'altra la pietra dello scandalo.
L'Imam che bacia il Papa è infatti una foto che non apparirà più nella campagna Unhate, proposta come variante dei bambini di varia nazionalità per cui è famosa Benetton, giudicata troppo ardita e per alcuni anche patetica, sfruttando personalità che qualcuno reputa intoccabili.
Che una campagna contro l'odio serva davvero quindi?
Ci sono dei personaggi famosi, appartenenti al mondo dello spettacolo, della canzone, del cinema, della musica o di quant'altro sia più o meno di dominio pubblico che, più o meno dal loro ingresso nel mondo dello show-biz hanno sempre avuto un contorno di chiacchiericcio e dicerie sulla propria persona.
Di qualcuno si accenna ad un passato sconveniente, di qualcuno si vociferano flirt più o meno scandalosi, di qualcun altro invece si nomina sempre un certo orientamento sessuale dettato da un aspetto differente dal canonico o da frequentazioni decisamente ambigue.
E' questo il caso di Susanna Tamaro, nota scrittrice italiana arrivata alla notorietà nazionale grazie al best seller "Va dove ti porta il cuore" da cui è stato anche tratto un celebre film, che è sempre stata etichettata come donna lesbica, ma a quanto pare questo non le sta più bene.
Dopo alcune dichiarazioni fatte negli anni, come quella in cui affermava di vivere con una donna ma di non farci sesso, la Tamaro ha deciso in una recente intervista di fare una sorta di coming out all'inverso ribadendo la sua eterosessualità al mondo intero.
Non può confermare qualcosa che non c'è afferma, parlando poi della Chiesa che deve accettare i "problemi" altrui, inserendo quin di, secondo i suoi canoni, l'omosessualità in un contesto negativo: omofobia di fondo, anche personale, o semplice stress da voci di corridoio che corrono un pò troppo freneticamente?
Ha già avuto modo di coronare uno dei suoi sogni riuscendo nell'impossiile impresa di scappare dalla tenaglia della notorietà riguardo la propria vera affettività con un platealecoming out qualche tempo fa, rivelando al mondo intero la sua omosessualità in barba alla possibilità di perdere lo zoccolo duro di fans femminili che da sempre comprano i suoi dischi.
Pare non sia importato molto a Ricky Martin quest'eventualità, almeno non così tanto rispetto alla libertà che adesso proverà grazie all'acquisto di un modo di vivere più sereno e totalmente alla luce del sole: ma presto un altro gradino potrebbe essere percorso dal noto cantante.
Sotto sua richiesta, grazie ad alcuni parenti stretti provenienti dalla penisola iberica, Ricky Martin ha infatti richiesto la cittadinanza spagnola, paese che l'ha sempre visto di buon occhio, per raggiungere un altro degli scopi più importanti della sua vita dopo quello di essere diventato padre di due bambini adottati.
Lo stato spagnolo ha accettato la sua richiesta e il cantante portoricano ha ricevuto a tutti gli effetti la cittadinanza spagnola, riuscendo ad ottenere quindi anche la possibilità, qualora lo volesse, di sposarsi con il suo compagno, l'economistaCarlos Gonzales, creando quindi una famigia anche sotto il profilo giuridico e religioso.
Un nuovo traguardo quindi per il coraggioso artista che ha dimostrato di tenere molto ai suoi affetti e alla sua vita privata.
Il mondo del rugby è sempre stato uno dei più virili per quanto riguarda le discipline sportive esistenti, vista la presenza di soli uomini massicci intenti a braccarsi l'un l'altro per conquistare la palla, ma al tempo stesso è anche sempre stato uno di quelli più vicini alla comunità gay.
Non è di certo una novità affermare che il prestigioso calendario Dieux du Stade che immortala da anni i più affascinanti atleti di questo sport completamente nudi, sia quasi a completo appannaggio del mondo omosessuale maschile.
Da un pò però il rugby ha avuto il ruolo di protagonista in merito ad un sorprendente evento che ha riguardato la vita di Chris Birch, un impiegato di banca inglese con la grande passione per questo sport che ha visto la sua esistenza cambiare radicalmente.
Proprio giocando con gli amici, l'uomo ha avuto un ictus in seguito ad una capriola mal gestita, ma al suo risveglio, Birch ha avuto una folgorazione: si è accorto di provare un certo istinto sessuale nei confronti del primo uomo degno di nota che gli passò accanto al letto d'ospedale.
Insomma sono bastati pochi momenti per accorgersi di essere "diventato" omosessuale, abbandonando quindi la compagnia, le sue tipiche abitudini eterosessuali e iniziando anche a svolgere la professione di parrucchiere lasciando il suo concreto lavoro in banca.
A quanto pare una delle conseguenze dell'ictus, oltre a crear problemi sulla gestione dei movimenti e della parola, può anche manifestarsi con questi eccentrici cambi di personalità: qualcuno potrebbe avereil sospetto che l'uomo abbia colto (è il caso di dirlo) la palla al balzo per cambiare finalmente vita e vivere la propria omosessualità in modo più sereno?
Un'icona di stile innanzitutto, un simbolo per la comunità omosessuale nonostante non abbia mai alzato un dito nei confronti del popolo gay, una diva della musica internazionale, un personaggio che resiste nel campo discografico immune dai cambi di generazione che l'hanno vista protagonista.
Chissà se teme il ciclone Lady Gaga che potrebbe averle sgraffignato un bel gruppo di accaniti fans, fatto sta che Madonna è sempre sulla cresta dell'onda e la notizia del nuovo tour ha già fatto carburare tutta la massa di suoi appassionati che partiranno presto a caccia dei biglietti.
Non mancherà anche stavolta una tappa della signora Ciccone qui in Italia: tra notizie ufficiose e smentite, pare che stavolta sia vera la data comunicata, ovvero quella del prossimo 14 giugno a Milano, location che farà invadere la città di migliaia di seguaci madonnari.
Il tour è ovviamente una conseguenza all'uscita del nuovo album della signora della musica americana che è già stato anticipato da un singolo intitolato "Give me al your love", un brano che a dire il vero ha fatto storcere il naso anche a qualcuno dei puristi incondizionati di Madonna.
Sonorità non esattamente entusiasmanti, un testo che non offre nulla di nuovo sotto il sole e una canzone oggettivamente non bellissima sono i pareri più diffusi, ma chissà che con un video degno di questo nome e con altri brani contenuti nel cd degni di nota, Madonna non possa riscattarsi definitivamente e rientrare in pista come si deve.
La notte degli Oscar è sicuramente uno degli appuntamenti più attesi e seguiti, sia da parte degli addetti ai lavori che sperano di portare a casa almeno una delle prestigiose statuette, sia dal pubblico, estasiato di fronte ad un mare di vip pronti a sfoggiare abiti eleganti e sfilare sul red carpet.
A quattro mesi dal nuovo gran giorno, il produttore Brett Ratner ha offuscato la brillantezza di un evento così importante come la notte degli Oscar, con un'uscita decisamente barbara e gratuita, tirandosi dietro anche il suo affezionato amico, nonchè futuro conduttore della serata Eddie Murphy.
Per una cerimonia così importante sembrava assolutamente giusto allo staff fare delle prove affinchè la serata andasse per il meglio, ma a quanto pare Ratner giudicava le prove una "cosa da froci", esibendo così una sua vergognosa omofobia, ma anche una mancanza di professionalità senza paragoni.
In seguito a quest'uscita plateale così poco elegante, il conduttore prescelto per la serata, l'attore Eddie Murphy, noto al mondo per i suoi divertenti film, ha deciso di appoggiare la decisione del suo "compare" e di rinunciare al suo prestigioso ruolo facendo gli auguri alla prossima squadra da Oscar.
Dio li fa e poi li accoppia sarebbe il caso di dire, peccato che l'omofobia regni ancora sovrana anche nelle alte sfere della scintillante Hollywood.