mercoledì 14 settembre 2011

Moclinejo, la Prima Città a Misura di Gay


Una delle cose di cui la comunità gay non fa altro che lamentarsi, giustamente, è della mancata possibilità di esternare, in modo pulito e sereno, i propri sentimenti in pubblico: alc ontrario di quello che accade per le coppie etero, camminare mano nella mano o scambiarsi un innocente bacio scatenerebbe chissà cosa.

E' così che purtroppo sono nate le scintille che hanno alimentato molti degli attacchi om
ofobi che abbiamo purtroppo letto sui giornali italiani in tutti questi anni, spinti da un clima di odio verso gli omosessuali, alcune persone non sono riuscite a contenere lo sdegno per una cosa al contrario naturalissima e giusta.

Forse per ovviare anche a questi problemi, ma tutto sommato c
reandone molti altri, il sindaco di una cittadina spagnola nell'Andalusia, ha in mente un piano che sulla carta favorirebbe la comunità GLBT ma che a conti fatti non farà altro che ghettizzare ancora di più un certo ambiente.

Antonio Munoz
, il sindaco di Moclinejo, una cittadina che raccoglie un migliaio di abitanti, per rilanciare l'economia del paese in forte crisi, ha deciso di trasformarla in una vera e propria città gay favorendo in tutti i modi il turismo omosessuale invogliando i viaggiatori a visitare il luogo.


Tra gli accorgimenti che sono in programma c'è la tinta di tutti gli edifici da cambiare in rosa confetto, una chiesa dedicata a San Sebastiano protettore degli omosessuali, l'istituzione di vie tutte dedicate ai gay più famosi e nuovi allog
gi confortevoli per una clientela rigorosamente omosessuale.

Idea interessante e finalmente un occhio di riguardo per il mondo gay, s
olo una mera attività commerciale per spillare soldi ai più facoltosi turisti omosessuali o una vera e propria ghettizzazione che magari sarà un focolaio di nuova omofobia da scatenare sugli sventurati visitatori?

3 commenti:

  1. Edifici tutti rosa confetto? Bleah... si vuole proprio mettere in risalto gli stereotipi gay... che schifo.

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  2. Mah... Lodevole e discutibile al tempo stesso. Certo, rispetto ai casi di violenza omofoba di molte città italiane è un bel passo avanti. Ma le belle notizie arriveranno veramente solo quando iniziative come questa non saranno più necessarie.
    Gli edifici rosa confetto poi... quelli proprio no, por favor! ;-)

    c.

    p.s. è il mio primo commento qui, ma ti seguo sempre. Grazie per quello che fai! Complimenti!

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  3. E' altamente probabile che il sindaco, per quanto volenteroso di diventare paladino dei gay (e di farsi una seria pubblicità), sia dannatamente etero ed incline allo stereotipo più becero! Cminuscolo, grazie per i complimenti di tutto cuore :)

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