martedì 24 gennaio 2012
Agostino Ghiglia e l'Attacco Gay su Facebook
Non è passato in fondo molto tempo da quando alcuni ignoti personaggi avevano ufficializzato l'intenzione di procedere verso un atto forse moralmente poco piacevole ma che serviva a mettere in luce situazioni personali di alcuni particolari uomini politici italiani.
La fantomatica lista di politici di destra omosessuali velati, ed anzi sempre volti a mettere i bastoni tra le ruote alla comunità gay e a difendere a spada tratta i valori della famiglia tradizionale gettando fango sulle coppie di fatto e sulle possibilità di introdurre il matrimonio gay, ha fatto insomma un buco nell'acqua.
Senza una prova, senza un'identità vera di chi ha lanciato questa provocazione, vera o finta che sia, c'era da aspettarselo un polverone mediatico istantaneo e poi un viaggio di sola andata verso il dimenticatoio, ma forse approfittando di quell'idea, un hacker ha lavorato contro un nuovo uomo politico del PdL.
Qualche giorno fa infatti, sulla bacheca Facebook di Agostino Ghiglia, onorevole torinese del PdL, era apparsa una confessione "Sono omosessuale", immediatamente cancellata e rivelatasi opera di un pirata informatico stanco dei continui insulti alla comunità gay da parte del politico di destra.
Lotte contro il Gay Pride che ha sfilato tra le strade del capoluogo piemontese, dimostrazioni contrarie nei confronti dei fondi offerti al Torino GLBT Film Festival, uno dei principali eventi cinematografici a tematica gay di respiro internazionale ed ovviamente mentalità retrograda contro famiglie arcobaleno e matrimonio omosessuale.
Il mezzo utilizzato non è stato di certo corretto, ma l'hacker di turno si sarà preso una bella soddisfazione!
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Francamente, non so cosa ci possa essere di soddisfacente in questi scherzetti che, in realtà, sono a danno ESCLUSIVO della comunità omosessuale (notasi: "omosessuale", non "gay", che è un termine orribile), perché fintanto che la sessualità non diventerà una cosa del tutto indifferente e sulla quale non si fa del gossip da quattro soldi, saremo sempre visti e bollati come "diversi".
RispondiEliminaQuanto alle "coppie di fatto" ed ai "matrimoni gay", sappi che sono due problemi per nulla concatenati tra loro perché sono due fattispecie del tutto diverse. In più, la locuzione "matrimonio gay" non ha il men che minimo senso, perché non esiste da nessuna parte. Nei paesi dove alle coppie dello stesso sesso è consentito sposarsi, non è stato inventato un matrimonio solo per le coppie omosessuali, ma è stato semplicemente esteso il matrimonio già esistente per quelle etero. Quindi, si parla di matrimonio e basta, non di "matrimonio etero" o "matrimonio omo".
Mi rendo conto di essere stato pesante e pedante, chiedo scusa, ma fintanto che non iniziamo noi stessi a correggere gli errori che in primis siamo noi a commettere, non riusciremo mai a spiegare alla gente le motivazioni delle nostre istanze.