Puntuale come ogni anno è arrivata anche la festa della donna, quel giorno particolare in cui frotte di giovani ma soprattutto meno giovani persone di sesso femminile si riuniscono per organizzare uscite in compagnia, spesso per motivi goliardici ma ancora più spesso per qualche intento trasgressivamente piccante.
Ecco quindi vedere locali
affittati apposta, riempiti di ormoni femminili impazziti in preda all'isteria nel vedere un massiccio spogliarellista con indosso soltanto un microperizoma sculettare allegramente di fronte alla numerosa presenza di assatanate ed attempate fans. Spettacoli possibili soltanto in questa giornata dell'8 marzo, ma sicuramente anche quelli che donna non sono, ma si sentono fortemente possono essere tranquillamente omaggiati di un ramoscello di mimosa, fiore tipico della festività, ed essere trattati meglio rispetto all'indifferenza, quando va bene, che regna sovrana.
Se con donna si intende il sesso debole, per così dire, allora è giusto elogiare nella giornata
dell'8 marzo, anche quelle minoranze che si sentono di appartenere a questa categoria ma che per tutto il resto dell'anno non ricevono l'accoglienza e il rispetto che una persona civile come tutte le altre meriterebbe. Buona festa della donna, a quelle che lo sono biologicamente, a quelle che lo sono diventate, a quelle che vorrebbero esserlo ma anche semplicemente a chi, dentro di sè, custodisce un animo delicato e femminile.
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