mercoledì 14 marzo 2012
Matrimonio Gay, Lotta tra Alfano e la Concia
Una folla di invitati creata richiamando amici più stretti e parenti, quindi tutto quelle persone che si vorrebbero vicine in un momento importante, una torta tutta ricoperta di dolcissima glassa candida pronta da tagliare e da offrire agli invitati e una promessa d'amore scambiata con la propria persona del cuore.
Elementi tipici di un matrimonio, evento che tutti conosciamo bene e a cui abbiamo sicuramente partecipato almeno una votla nella vita, ma questa parola, rigirata nel versante gay, è una di quelle che fa più paura all'intera società italiana, tanto che ancora si litiga e si sparla al riguardo.
La pietra dello scandalo la getta Alfano qualche giorno fa riconoscendo alla vittoria della sinistra solo la possibilità di far diventare realtà i matrimoni gay, per altro opportunità davvero minima visto l'andazzo anche della politica progressista italiana.
La risposta del PD è stata purtroppo, come al solito occorrerebbe dire, piuttosto blanda, con una rimarcatura dell'evento soltanto da Rosy Bindi in tv che ha ritenuto opportuno affermare come non si parlerebbe nemmeno di matrimonio visto che quello resterebbe esclusivo delle coppie etero, dando quindi una bella zappa sui piedi alla comunità gay.
Come al solito l'unica sincera portavoce della società GLBT è stata Paola Concia, sposa da meno di un anno in Germania con la compagna Ricarda, che ha puntato un dito contro il suo partito, incapace di gestire anche una sola accusa omofoba e tentando la discolpa come se far sposare due uomini o due donne fosse peccato.
Di questo passo quando avremo anche noi la possibilità di far valere i nostri diritti come sarebbe giusto che fosse?
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