La sua testa pelata e la sua fisicità non esattamente a prova di sport, la sua dialettica con il forte accento siciliano che da sempre lo caratterizza e qualche modo spiccio, nonchè la sua proverbiale dimestichezza con i casi polizieschi più arzigogolati, l'hanno reso un beniamino del grande pubblico.
Nato dai romanzi dell'ormai celeberrimo Camilleri, quello
che noi tutti vediamo in tv come il romanzesco Commissario Montalbano interpretato magistralmente da Luca Zingaretti, si è trasformato in un beniamino delle casalinghe e degli appassionati di fiction televisive. Da una settimana è però spuntato nei palinsesti della Rai una sorta di enorme flashback sulle avventure del commissario più amato del tubo catodico, permettendo di conoscere il passato del poliziotto siciliano grazie ad una nuova serie televisiva che ha subito stregato il pubblico.
Il giovane Montalbano, un modo in pià per sfruttare il grande successo della serie principale è stato affidato al fascinoso Michele Riondino, acclamato interprete teatrale e cinematografico, già protagonista dell'ottimo Dieci Inverni, uno dei pochi
esempi di cinema italiano interessante e coinvolgente. Chi ama la fisicità da orso e in genere l'uomo più maturo, resterà comunque stregato dal corpo di Zingaretti, ma gli amanti della barbetta incolta e della carne più fresca, vedranno sicuramente nel giovane Montalbano, alias Riondino, un motivo di turbamento maggiore.
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