Nel weekend è sicuramente un'abittudine piuttosto comune quella di eliminare tutto lo stress accumulato durante una dura settimana passata al lavoro o chinati sui libri con una spassosa uscita con i propri amici, magari andando in discoteca per fare quattro salti e divertirsi in compagnia.
E'

Sette ragazzi, probabilmente vistosi, erano intenti a ballare su un cubo per divertirsi, ma gli uomini della security, una volta identificati, li hanno costretti a scendere per essere brutalmente buttati fuori tra insulti, minacce e violenza non soltanto verbale, come se i ragazzi non avessero il diritto di ballare in una discoteca "etero".
Tra le vittime dell'ennesimo caso omofobo risulta esserci anche Marco Coppola, presidente dell'Arcigay di Verbania che ha immediatamente denunciato l'accaduto permettendo quindi un certo tam tam mediatico della notizia tra indignazione

"Ghettizzarsi" in una discoteca gay tra le note dell'ultima hit di Madonna e un revival della Carrà potrà essere triste per qualcuno, ma di certo più sicuro che farsi menare da un gorilla della sicurezza soltanto per divertirsi come fanno gli altri.
Ora la questura ha deciso, giustamente di chiudere il locale, ma quanti altri episodi simili si saranno già consumati e ancora si consumeranno senza riuscire a contenere quest'odio viscerale?
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